Politica
Baldini (Lega) non ci sta e attacca ancora Roberto Vannacci: "Da quando è entrato nel partito, in Toscana è stato il caos"
Da quando ad aprile scorso l'On. Vannacci è entrato nel partito assumendo via via, negli ultimi 4 mesi, incarichi sempre più…

Ecco i candidati alle regionali di Fratelli d'Italia: scontro sulla via Pesciatina, Triggiani e Nicodemo si sfidano sullo stesso... pianerottolo
Saranno depositati nelle prossime ore i nominativi dei candidati alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 ottobre per Fratelli d'Italia. Ecco, intanto, la lista: - VITTORIO…

Gruppi di opposizione: "Equinozio non sarà più sulle Mura di Lucca: una vera perdita per la città nell'ignavia dell'amministrazione comunale"
Sono i gruppi consiliari di opposizione, Pd, Lucca Futura, Sinistra civica ecologica, Lucca è un grande noi, Lib dem, Lucca Civica Volt Lucca è Popolare a intervenire riguardo alla chiusura di Equinozio sulle Mura Urbane

Elezioni regionali, insulti sui social alla candidata leghista Frigo, la solidarietà di Cavirani
Annamaria Frigo, consigliera comunale di opposizione a Bagni di Lucca fresca di candidatura alle regionali all’interno del suo nuovo partito (la Lega) è stata oggetto nelle ultime ore…

Elezioni regionali, Zappelli si candida ufficialmente con Giani e Del Ghingaro lo scarica
In merito alla candidatura del consigliere comunale David Zappelli nella lista "Giani Presidente – Casa Riformista" per il collegio Lucca Versilia, l'amministrazione Del Ghingaro precisa che tale scelta è…

Elezioni regionali, Lucca Civica al fianco della candidatura dell'ex sindaco Tambellini
Lucca Civica nasce nel 2012 a sostegno di Alessandro Tambellini sindaco e, a distanza di anni, conferma con convinzione la propria fiducia nella sua persona, nel suo profilo…

Carlo Bigongiari (Fi): "La salute prima di tutto: serve una sanità più vicina al cittadino"
"Non possiamo più chiudere gli occhi di fronte alla drammatica situazione che sta vivendo la sanità nella nostra provincia. Quando vedo pazienti costretti ad attendere giorni al Pronto…

Viareggio, la maggioranza manda un comunicato ma mancano le firme di Zappelli e Bertolucci: Del Ghingaro perde pezzi?
Dagli esponenti di maggioranza del Comune di Viareggio riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato, in risposta all'ennesimo attacco ricevuto dall'opposizione di centrosinistra. Al termine della nota, l'elenco…

Elezioni regionali, Minniti senza soste: dopo Baldini, adesso “randella” anche Bartolomei
Giovanni Minniti, atto secondo. L'ex assessore al sociale del Comune di Lucca in quota Lega - silurato pochi mesi fa dal suo stesso partito -, prima ha…

Salvadore Bartolomei candidato alle regionali
Ebbene sì, indiscrezioni giornalistiche confermate: sarò candidato per le prossime elezioni regionali del 12/13 ottobre. La mia è chiaramente una candidatura di servizio

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"Non ci sono più medici e quelli che ci sono rifiutano anche le borse di studio. È notizia di pochi giorni fa che quest'anno su 17mila borse di studio per specializzandi 1300 sono state rifiutate o non assegnate in particolare per le specializzazioni di medicina d'urgenza e anestesia e rianimazione.
Il Covid ha lasciato anche questa ferita! La crisi della sanità di questi ultimi anni è emersa in tutta la sua gravità in questa epoca di pandemia da SARS -Cov 2".
Inizia così l'intervento-denuncia delle dottoresse Daniela Melchiorre, presidente della società medico-chirurgica lucchese, e Cristina Petretti, consigliere comunale con delega alla sanità.
"Non possiamo essere ipocriti - continuano -. L'inizio della crisi va fatta risalire ad alcuni decenni fa caratterizzata dalla cosiddetta "pletora medica", quando sembrava non ci fosse possibilità di impiego per tutti i medici che in quegli anni ('80) si laureavano. Sono passati più di 40 anni dalla sua istituzione e abbiamo festeggiato la "resistenza" del nostro sistema sanitario nazionale ritenuto uno dei migliori al mondo. In realtà al momento non abbiamo molto da festeggiare: ad oggi assistiamo ad una grave carenza di personale sanitario sia medico che infermieristico.
In Toscana, per garantire l'assistenza domiciliare ai pazienti Covid, sono state create le USCA – unità speciali continuità assistenziale - utilizzando personale impiegato nei turni di guardia medica. Di conseguenza, l'attività di guardia medica spesso è stata svolta dai sanitari del 118 andando pertanto ad impoverire l'attività di emergenza-urgenza. In questa situazione i pronto soccorso, a differenza di quanto accaduto nel primo lockdown, sono stati nuovamente sovraccaricati da una enorme richiesta di prestazioni, a cui i medici di medicina generale che operano sul territorio spesso non hanno potuto far fronte, lavorando con organici e risorse ridotti all'osso. A tutto questo aggiungiamo la richiesta crescente di medici-vaccinatori e, per complicare il quadro, ci sono anche i sanitari no-vax che devono essere allontanati dal servizio".
"Certo - aggiungono Melchiorre e Petretti -, gestire il sistema sanitario è cosa complessa, ma è anche altrettanto vero che in questi anni sono stati compiuti molto errori. Pensiamo al progressivo definanziamento della sanità pubblica ritenuta un "costo" nelle voci di bilancio quando invece sappiamo bene che una popolazione sana è garanzia di benessere e di risparmio, anche per le finanze dello Stato; pensiamo all'"imbuto formativo" con l'attuazione del numero chiuso delle specializzazioni che non ha tenuto conto del rapporto tra domanda e offerta. Aggiungiamo poi il blocco del turn-over delle risorse umane al punto di essere arrivati ad avere la classe medica più vecchia d'Europa; lo smantellamento progressivo dei servizi di prevenzione e mancanza di una seria e radicale riorganizzazione del territorio la cui evidenza è stata palese e tangibile in questo periodo di emergenza sanitaria; la mancata rivisitazione contrattuale delle prestazioni, delle responsabilità e dei nuovi modelli organizzativi delineati dal Piano nazionale ripresa e resilienza (la Legge Gelli aveva già permesso miglioramenti); la spinta verso la sanità privata per cercare, senza riuscirci, di gestire le lunghe liste d'attesa che ha invece favorito le disuguaglianze sociali".
Veniamo quindi al problema sociale che la pandemia ha messo in luce con tutta la sua evidenza e drammaticità. "In questo periodo di pandemia - concludono - la difficoltà all'accesso delle cure si è manifestato in maniera più marcata per i soggetti con cronicità (in Italia rappresentano il 43% della popolazione a fronte di una media europea del 30%) e più fragili anche da un punto di vista socio-economico. Questo contesto "Covid centrico" ha messo in evidenza che proprio i cittadini affetti da pregresse condizioni morbose croniche – quali malattie cardio vascolari, broncopolmonari, neoplasie, diabete, malattie reumatologiche - hanno avuto maggiori difficoltà di accesso all'assistenza sanitaria e alle opportune cure, così come quelli in stato di povertà, marginalità e basso livello di istruzione. Cosa possiamo fare allora? Potenziare il servizio sanitario, che deve rimanere pubblico, ripensando complessivamente i ruoli, le responsabilità e la remunerazione con finalità di ricostruzione. Fare in modo che i finanziamenti previsti dal Piano nazionale ripresa e resilienza, irripetibile occasione, siano giustamente indirizzati alla luce di modelli assistenziali innovativi che diano garanzie di risposte adeguate alle esigenze dei cittadini. La sanità va certamente rifinanziata, ma rifinanziare ciò che ha dato prova di inefficacia, le diseconomie, le disfunzioni, gli squilibri non ha senso".
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Il segretario del circolo centro storico del partito democratico Roberto Panchieri commenta l'intervento del senatore Massimo Mallegni di Forza Italia che ha, di fatto, delegittimato tutti gli sforzi delle liste civiche e del candidato Mario Pardini:
L’intervento del Sen. Mallegni, l’esponente più eminente del Centro-Destra nella nostra Provincia, è certamente un siluro scagliato nel pantano del suo schieramento, ma sollecita considerazioni politiche di più ampio respiro. Suona come un “de profundis” per la candidatura di Pardini, ma anche per quella di Santini, che viene gentilmente accompagnato alla porta di uscita con i ringraziamenti per l’impegno profuso nella sua opera di opposizione all’amministrazione Tambellini, definita da Mallegni, con scarsa lucidità politica, di “malgoverno”, mentre sarebbe corretto giudicare seria e trasparente, seppur con alcuni limiti di progettualità.
In realtà il siluro è per tutto il Centro-Destra, che nella sua attuale modulazione di Destra-Destra-Centro potrebbe magari vincere le prossime elezioni amministrative ma non potrebbe governare. In fin dei conti la ricerca di un “Altrove”, di un ipotetico Salvatore e Unificatore (una sorta di Principe-Feudatario), che cos’è se non il tentativo di risolvere in modo personalistico un nodo che è tutto politico? Non si governa una città come Lucca con uno schieramento che comprende i liberali e i cosiddetti “fascisti moderni”. Di qui non si scappa. Con la sua presa di posizione, Mallegni ha oggettivamente delegittimato tutta la sua coalizione. Dopo questo tipo di intervento, infatti, chi può ragionevolmente essere abilitato a ricominciare il confronto e a ritessere le fila del Destra-Destra-Centro?
Qualcuno potrebbe sostenere che questa uscita sia propedeutica alla nascita di un Terzo Polo. Possibile, ma difficilmente realizzabile in tempi così brevi, a meno che non ci si rivolga a quei “poteri forti” che tanto Mallegni mostra di voler avversare. Ma l’avvertimento è anche per il Centro-Sinistra che parte, secondo i sondaggi, svantaggiato. Usiamo bene gli ultimi mesi di amministrazione, apriamo le porte a nuove energie portatrici di nuove idee e di una rinnovata mentalità. Il vero modo per “difendere Lucca” è accompagnarla nel futuro. E’ questo il tempo di completare il rinnovamento della macchina amministrativa ed è, soprattutto, il tempo di portare una nuova generazione, una rinnovata classe dirigente al governo della città. Lucca avrà ancora a lungo bisogno del governo del Centro-Sinistra.