Anno XI 
Giovedì 13 Novembre 2025

Scritto da Redazione
Politica
16 Dicembre 2024

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"Doveva essere una festa indimenticabile trasmessa in diretta su Radio Italia e invece è solo una delle tante mistificazioni della realtà dell'amministrazione Pardini e del magico duo Mia Pisano (assessore alla cultura) e Remo Santini (assessore al turismo), che, ancora una volta, non paghi del flop della fantomatica riapertura del Caffè Di Simo, prendono in giro la città, spendendo soldi pubblici per l'ennesimo evento costosissimo che non avrà ricadute sulla comunità, neanche in termini di promozione".

A dirlo sono la segreteria comunale e il gruppo consiliare del Partito Democratico.
"Ci uniamo alle sollevazioni fatte da Pierluigi Stefani e Lista Civile - spiegano -  per ribadire che ancora una volta siamo davanti a una presa in giro abbastanza colossale. Il famoso concerto di fine anno di Radio Italia in piazza Santa Maria costerà ai lucchesi circa 53mila euro. Ma non ci saranno nomi di rilievo, dj di fama o artisti di fama, almeno, nazionale, né dirette su tutto il Belpaese: Radio Italia, infatti, ha annunciato ufficialmente che sarà a Palermo per Capodanno, con i suoi dj di punta e il concerto di Biagio Antonacci, non avendo mai assolutamente scelto Lucca come città da cui trasmettere in diretta per Capodanno. Quindi a Lucca cosa ci sarà? Ci sarà un format acquistato - alla modica cifra di 53mila euro - tramite la società dall'evocativo nome "Audere" (azienda che ci occupa di matrimoni, feste e catering) dal titolo "Radio Italia Party", dove alcuni dj metteranno musica in tema. Quindi, quando l'assessore Santini annuncia che 'Non si è mai vista una Radio nazionale nella nostra città!', alla fine è vero. Non si è mai vista, neanche questa volta".


"Questo episodio, benché solo uno tra i tanti nella "città delle feste e delle lucine", è emblematico del modo di operare dell'assessore al turismo e dell'amministrazione Pardini, le cui promesse, di tanto in tanto, vengono clamorosamente smentite dai fatti, facendo assomigliare la loro narrazione più a quella di un televenditori di tappeti che a quella di amministratori comunali: perché, infatti, non dire le cose come stanno anziché raccontare realtà inesistenti? Se davvero la diretta radiofonica era un miraggio, perché spendere una somma simile senza cercare soluzioni più economiche, valorizzando, magari, anche artisti - dj in primis - locali?".

"Il gran teatro delle maschere di Lucca continua, quindi. Dopo Il Carnevale di Viareggio sulle Mura, con carri pagati profumatamente alla Fondazione Carnevale, e il mercatino tirolese costosissimo, che di tirolese ha solo qualche pezzo di speck e qualche pretzel, copia-incollato da Arezzo, anche il Capodanno fuffa".

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