L’ennesimo episodio di cronaca che ha riguardato l’Università di Pisa ha acceso i riflettori su una scelta ideologica rivelatasi fallimentare: quella dei bagni “gender-less”. Una studentessa di 21 anni è stata filmata di nascosto in un bagno misto alla facoltà di Ingegneria. Un fatto grave, che mette in luce tutti i limiti di una visione ideologica che antepone slogan e simboli all’incolumità e al rispetto delle persone. Noi come Lega Giovani, ci sentiamo direttamente chiamati in causa, poiché l’Università di Pisa, assieme a quella di Firenze, rappresenta uno dei principali poli accademici frequentati dai giovani della nostra provincia. Proprio per questo, non possiamo restare indifferenti di fronte a decisioni che mettono a rischio la serenità e la sicurezza degli studenti, molti dei quali sono nostri coetanei e militanti. Azione Universitaria Pisa ha sollevato la questione richiedendo il ripristino della divisione tra bagni maschili e femminili e noi della Lega Giovani Lucca non possiamo che unirci a questa richiesta di buonsenso. La realtà, ancora una volta, ha dimostrato che in nome di un finto progresso e di un’idea astratta di inclusione non si puó dimenticare la differenza biologica tra uomini e donne, e cancellare spazi di privacy e tutela per gli studenti. Come Lega Giovani Lucca, crediamo che la vera inclusione non si costruisca cancellando le differenze, ma garantendo a tutti la stessa dignità e sicurezza. Chiediamo quindi che l’Università di Pisa riveda immediatamente la decisione sui bagni gender-less, ripristinando la divisione per sesso nei luoghi pubblici dell’ateneo. È una questione di rispetto, di tutela e di buonsenso. Così il direttivo della Lega Giovani di Lucca: Federico Taddei, Amanda Lombardi e Jacopo Dazzi



