Cultura
Maggiano, ex ospedale psichiatrico: venerdì 21 novembre alle 16 presentazione del libro "Bellezza e verità" di Paolo Vanelli
Venerdì 21 novembre alle 16, presso la Fondazione Mario Tobino all'ex manicomio di Maggiano, è in programma la presentazione del libro "Bellezza e verità. L'opera narrativa di Mario Tobino" scritto da Paolo Vanelli

Convegno di studi «Acuto senso e profondo amore». Nuove ricerche su Armando Spadini a cent’anni dalla morte
La Fondazione Ragghianti, con l’Accademia di Belle Arti di Firenze e il Museo Ardengo Soffici e del ’900 italiano di Poggio a Caiano, il 24 e 25 novembre 2025 organizza il Convegno di studi «Acuto senso e profondo amore». Nuove ricerche su Armando Spadini a cent’anni dalla morte

Ancora Pianostrada: a Mandorla l'esibizione del Quartetto Gaio
Giovedì 20 novembre alle 18 un concerto aperto a tutti, un viaggio nella storia della musica leggera italiana

Al cinema Astra Aguirre di Herzog in versione restaurata
Prosegue al Cinema Astra di Lucca - martedì 18 novembre alle ore 21.00 - il programma del Cineforum Ezechiele 25,17 con la proiezione di uno…

Al Cinema Astra lunedì 17 novembre (ore 20.30) Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini
Al via lunedì 17 novembre alle ore 20.30 al Cinema Astra la seconda edizione di “PPP Pea Pound Pasolini – Tre irregolari del Novecento” con la proiezione de…

I librai lucchesi della "Piazzetta del Libro" ospiti ufficiali a Parigi per le Celebrazioni del 475° Anniversario dei "Bouquinistes"
Si sono svolte ieri, 14 novembre, a Parigi le celebrazioni per il 475° anniversario della presenza ininterrotta dei "bouquinistes" della Senna,…

Prosegue il ciclo d’incontri sul “Mercato globale dell’arte” con il secondo appuntamento organizzato alla Fondazione Ragghianti
La Fondazione Ragghianti prosegue il ciclo d’incontri dedicato al “Mercato globale dell’arte” con il secondo appuntamento, “L’antiquario e il gallerista: caratteri ed evoluzione di due figure-chiave del sistema…

Gioseffo, il cantore della luce. Spazi senza tempo nella musica dei Guami
Un viaggio nel tempo e nella memoria musicale di Lucca: con “Gioseffo, il cantore della luce. Spazi senza tempo nella musica dei Guami”, il Teatro del Giglio Giacomo…

Alle origini del “giallo” tricolore: Il cappello del prete di Emilio De Marchi
In un passato recente genere letterario praticato solo da una minoranza del popolo dei lettori, oggi il cosiddetto “giallo” nelle sue diverse accezioni - mistery, thriller, noir, spy…

Pea Pound Pasolini: torna la rassegna dedicata ai tre irregolari del Novecento
Tre irregolari del Novecento, tre autori complessi e tra loro profondamente connessi e rassomiglianti: torna nella sua seconda edizione il progetto del teatro del Giglio Giacomo Puccini PPP - Pea Pound Pasolini, con proiezioni, spettacoli, convegni e mostre dedicati all’esplorazione del tema del sacro nelle opere di questi tre artisti

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In una Lucca di fine anni Cinquanta incontriamo Antonio, Ettore, Franco, Giulio e Marcello. Ecco i quattro amici inseparabili protagonisti del film Giovani mariti che verrà proiettato straordinariamente giovedì 1 dicembre al Cinema Centrale, alle ore 21, per celebrare i 100 anni dalla nascita del regista, il pistoiese Mauro Bolognini.
La pellicola, datata 1958, che si aggiudicò tra l’altro al Festival di Cannes di quell’anno il premio per la miglior sceneggiatura, è un ritratto malinconico dell’evoluzione dei rapporti tra un gruppo di amici di una generica – e mai specificata – città della provincia italiana, ma nella quale sarà molto semplice riconoscere gli scorci di Lucca.
L’evento, nato da un’idea del Professor Umberto Sereni in collaborazione con il Circolo del Cinema di Lucca, e realizzato da Lucca Film Festival col sostegno della Fondazione CRL, riporta in sala un film decisamente singolare, in cui Bolognini si avventura al di fuori della sua più naturale “comfort zone”.
Il regista è infatti per lo più ricordato per aver ‘tradotto’ abilmente sul grande schermo celebri opere letterarie del Novecento: si ricordano infatti Il bell'Antonio (da Brancati, 1960), La viaccia (da L'eredità di Pratesi, 1961), Agostino (da Moravia, 1962), e ancora Senilità (da Svevo, 1962), Metello (da Pratolini, 1970), considerato la sua l'opera migliore, fino ad arrivare a Per le antiche scale (da Tobino, 1975).
Estremamente apprezzato anche come narratore della contemporaneità e della storia (Imputazione di omicidio per uno studente, 1972 o Fatti di gente perbene, sul caso Murri, 1974), Bolognini è autore in continua evoluzione, che nella carriera ha conosciuto importanti connubi, come quello con Pier Paolo Pasolini, e interessi poliedrici, che lo portarono anche a occuparsi anche di teatro.
Seppur mai nominata, Lucca è grande protagonista di questa pellicola, alla cui sceneggiatura lavorarono Ennio Flaiano e lo stesso Pasolini. Un set naturale e ideale per un racconto al contempo intimo e collegiale, incentrato sull’evoluzione dei rapporti, sulla vita che scorre e sui cambiamenti di cui siamo, il più delle volte, protagonisti – o vittime – inconsapevoli.
Una bella occasione per sbirciare una Lucca che non c’è più, ma soprattutto per ricordare un maestro del cinema italiano non certo dimenticato, ma mai sufficientemente ricordato, che proprio in questi giorni viene celebrato nella ‘sua’ Pistoia da una bella mostra dal titolo Mauro Bolognini | Un nouveau regard. Il cinema, il teatro e le arti, allestita tra Palazzo Buontalenti e l’Antico Palazzo dei Vescovi.
La proiezione di Giovani Mariti è a ingresso libero e gratuito, anche per i non iscritti al Circolo del Cinema.
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Il 25 novembre rappresenta ormai dal 1999 una data simbolo: la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tale giornata porta con sé un tasso di interesse di grande importanza che però spesso tende a spegnersi al tramonto, intrappolando come in una bolla tale tematica.
Certo, telegiornali e articoli conferiscono a notizie di questo genere la giusta importanza, anche se non sempre, ma l’attenzione con la quale tutto questo viene recepito dalla gente non è di sicuro altrettanto adeguata.
Oggi, alla vigilia di questa giornata significativa, la libreria Ubik di Lucca ha organizzato un incontro volto proprio a sensibilizzare sull’argomento, anche grazie alla presentazione del libro “Tutte le donne del Mondo” dell’autore Leonardo Dianda.
Introdotto dal questore di Lucca Dario Sallustio, l’evento ha accolto anche gli interventi del dirigente dell’ufficio scolastico Donatella Buonriposi e il dirigente della divisione anticrimine della questura Lina Iervasi. Mediante questi interventi è stato sottolineato come il dipartimento della pubblica sicurezza stia operando per migliorare notevolmente su una tematica così delicata grazie a grandi investimenti e anche ad una formazione adeguata, sia rivolta agli addetti ai lavori, sia alle persone comuni, con una particolare attenzione verso i giovani.
La finalità è quella di forgiare una sensibilità appropriata al trattamento di determinate situazioni che possono presentarsi, ma anche quella di fornire ai ragazzi e alle ragazze, innanzitutto gli strumenti legali per affrontare i pericoli di violenza e maltrattamenti a cui possono essere esposti, e poi anche delle indicazioni corrette con cui riuscire ad acquisire consapevolezza.
Spesso infatti sia aggressore che vittima non sono consci di cosa essi stiano provocando o subendo, in quanto certi tipi di comportamento vengono percepiti come normali. Altro importante obbiettivo, per cui sono stati fatti numerosi passi avanti, è quello di portare i giovani a sentirsi protetti e a capire l’importanza della comunicazione ai danni invece di un velenosissimo silenzio.
A dare una mano sono sicuramente tutte le storie di ragazze che con molta fatica si sono ribellate ed abusi e violenza subiti e che hanno trovato nella legge e nelle istituzioni competenti un aiuto fondamentale. Tali storie sono presenti nel libro dell’avvocato Dianda che, attraverso un lavoro certosino compiuto anche in collaborazione con decine di ragazzi, è riuscito a raccogliere e a unire in un volume molto forte e d’impatto per chiunque voglia apprestarsi a leggerlo.
Formazione e fiducia nelle autorità sono quindi i due principi su cui si basa la lotta alla violenza e alla misoginia, non più per sperare in un futuro migliore, ma per avere la certezza in un’evoluzione sociale che porti finalmente alla parità dei sessi. Una luce in un immenso tunnel di oscurità.
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