Un viaggio nel tempo e nella memoria musicale di Lucca: con “Gioseffo, il cantore della luce. Spazi senza tempo nella musica dei Guami”, il Teatro del Giglio Giacomo Puccini, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e, per l’occasione, in collaborazione con Associazione Italico Splendore e il gruppo vocale StereoTipi, invita il pubblico a riavvolgere il filo del tempo per riscoprire le radici più profonde del genius loci lucchese.
Lunedì 17 novembre (ore 18.00, foyer del Teatro del Giglio) la conferenza-concerto condotta dal compositore e musicologo lucchese Federico Favali sarà dedicata alla riscoperta di Gioseffo Guami (1542–1612), uno dei più importanti musicisti lucchesi del Rinascimento, per accompagnare il pubblico in un viaggio tra storia, arte e suono, narrando la straordinaria vicenda della famiglia Guami e, in particolare, la figura di Gioseffo, organista e compositore che da Lucca prese le mosse e lavorò a Monaco di Baviera, Genova, Venezia in contesti artistici di grandissimo prestigio, per ritornare infine nella sua città natale, Lucca, dove divenne organista della Cattedrale di San Martino, incarico che mantenne fino alla morte.
L’evento sarà impreziosito dall’esibizione di un quintetto del gruppo vocale StereoTipi – composto da Serena Salotti, Silvia Verucci, Morando Bertoncini, Dario Atzori e Martino Biondi – che interpreterà due brani: Gravi pene in amor si provan molte (per 5 voci) di Gioseffo Guami, ed El paraìso de tus ojos (per 4 voci) di Federico Favali. Verrà poi presentato anche il lavoro di trascrizione che Favali ha fatto su Guami, in particolare una sua trascrizione per pianoforte.
Gioseffo Guami nacque a Lucca, certamente prima del 1540. Dei genitori si conosce solamente il nome del padre, Domenico. Non sappiamo con chi abbia iniziato a studiare musica, sappiamo però che si perfezionò a Venezia con Adriano Willaert. Tali studi fuori Lucca furono resi possibili grazie al sostegno di due nobili lucchesi, Giuseppe Bonvisi e Ludovico Penitesi. Il primo libro a stampa del Guami, il primo libro di madrigali a cinque voci, è dedicato proprio ai suoi benefattori. Completata la formazione trascorse un periodo a Monaco di Baviera come organista della cappella ducale del duca Alberto V di Baviera. Nella città tedesca restò fino al 1579. Dopo quell'anno si stabilì a Lucca prestando servizio come organista nella chiesa di San Michele in foro. Il 6 luglio 1579 si sposò con Ortensia Bedini. Pare che nel 1585 sia stato maestro di cappella del principe Gian Andrea Doria a Genova. Grazie a referenze lusinghiere, il 30 ottobre 1588 fu eletto organista della Basilica di San Marco a Venezia. Successe a Vincenzo Bellhaver. Per anni dunque collaborò con Giuseppe Zarlino, maestro di cappella, e Giovanni Gabrieli, secondo organista. Dopo la morte di Zarlino, avvenuta il 4 febbraio 1590 non fu nominato suo successore. Forse per questo motivo, già nell’agosto 1591 lasciò Venezia per tornare a Lucca. Il 5 aprile dello stesso anno era stato nominato organista della cattedrale di San Martino. Tenne questo posto fino alla morte.
Posto unico 5,00 euro.
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