Cultura
Giubileo 1775: concerto della Sagra Musicale Lucchese nella chiesa di Sant’Alessandro
Sta per iniziare una nuova vita per la Chiesa di Sant'Alessandro, una delle più antiche di Lucca, con la fine dei lavori di restauro finanziati dalla Fondazione Cassa…

Malcolm Mc Dowell, un’altra grande stella a Lucca Film Festival
Grande attesa al Lucca Film Festival per l'attore Malcolm McDowell che il 24 settembre sarà ospite della ventunesima edizione del Lucca Film Festival, che si terrà -…

Over The Real, una decima edizione con tanti eventi fra Lucca e Pietrasanta
Over The Real, Festival Internazionale di Video & Multimedia Art, festeggia la sua decima edizione con una serie di eventi, a Lucca e al MuSA di Pietrasanta dal…

E' Kevin Spacey il super ospite di Lucca Film Festival 2025: ecco quando sarà in città
Tutto pronto per la ventunesima edizione del Lucca Film Festival, che si terrà - a ingresso gratuito fino a esaurimento posti - nella città toscana dal 20 al 28 settembre 2025, con…

L’ultima raccolta poetica di Marisa Cecchetti, Il faro di una lucciola
Lettori e recensori sono ormai concordi nell’attribuire alla poesia di Marisa Cecchetti le caratteristiche proprie di una classica compostezza. Misura, sobrietà e “musica dentro” sono le specificità della…

Camera di Commercio e Lucchesi nel Mondo premiano 15 nostre eccellenze sparse nel globo: ecco chi sono
Donne e uomini, diversi imprenditori, un'avvocata, un giudice, un batterista, un giornalista, un architetto, ma soprattutto figure di riferimento per la comunità dei Lucchesi all'estero. Ecco…

Lucca Genius Loci, un percorso itinerante per valorizzare l'eccezionale tradizione musicale della città
Sulla scia dei Lucca Puccini Days prende vita un nuovo progetto culturale: “Lucca Genius Loci”, promosso dal Teatro del Giglio Giacomo Puccini. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di proseguire…

Le castagne non fanno paura
Mi permetto di segnalare ai lettori il libro di Bea Harrison, autrice anglosassone, mai sentita nominare prima d'ora. Si tratta di una storia vera

'La famiglia del diavolo' di Chiara Bimbi: un piccolo caso editoriale
Il volume dell'avvocato lucchese nella prima settimana è entrato nella top ten di Amazon nella categoria storie alternative

Pubblicato il Lago della Menzogna, primo romanzo noir di Massimo Raffanti
Il lago della menzogna" è il titolo del nuovo lavoro del giornalista lucchese Massimo Raffanti. Il libro, già acquistabile su Amazon, racconta la storia di un "poliziotto…

- Scritto da Redazione
- Cultura
- Visite: 731
L’evento organizzato dal Rotaract Club Lucca ha raggiunto il sold-out solamente dopo poche settimane di vendita dei biglietti. Domenica 19 giugno, nella cornice del Real Collegio, il Club avrà come ospite un noto influencer, che terrà uno spettacolo intitolato “Ho fatto il classico”. L’iniziativa culturale è stata promossa e sponsorizzata da Tarabori Srl, Akeron Srl e il Gruppo Esedra. La presidentessa dell’associazione Viola Salvetti è molto grata dell’entusiasmo e del supporto dimostrato da queste realtà, grazie alle quali il club riesce a portare avanti un evento di tale portata.
Pierluca Mariti, 32 anni, è infatti un influencer e comico conosciuto sui social con il nome Piuttosto_Che, che crea contenuti sui social dal 2020 e ad oggi una delle personalità più ricercate da molti marchi per le loro sponsorizzazioni. “Ho fatto il classico” nasce come reading, ma ha da subito assunto una natura di spettacolo a sé stante. Chi ha fatto il classico è solito rimarcarlo nelle conversazioni e sa che sin dal primo anno di liceo è condannato a studiare opere di persone morte anche migliaia di anni prima e anche a ripetere il mantra “sono sempre molto attuali”.
Pierluca un po' ci crede, ed è quello che prova a dimostrare nello spettacolo. Attraverso una selezione di autori e di scritti classici, noti e meno noti, per compiere un viaggio attraverso l’ultimo anno e mezzo che abbiamo tutti vissuto, dalla pandemia fino ad oggi, Pierluca racconta il nostro mondo. La pandemia ci ha fatto perdere il senno, come è successo a Orlando, ci ha fatto scoprire la precarietà della felicità, come ci insegna Montale, ci ha dato una nuova definizione di rapporti a distanza, come nelle metafore della poesia inglese del ‘600. Il viaggio è sempre ironico e leggero, con diversi momenti di improvvisazione e conversazione con il pubblico. Spesso, lo spettacolo si conclude con uno spazio per le domande libere dal pubblico e per un momento Tell Mama. Tell Mama è un format molto popolare sul suo profilo Instagram. È una posta del cuore ironica e caricaturale, che dal vivo viene riproposta con dei bigliettini anonimi dal pubblico e un lavoro di improvvisazione per le risposte, che vogliono comunque far ridere e divertire gli spettatori.
- Scritto da Redazione
- Cultura
- Visite: 778
7 giugno 2022, una data storica per Lucca: dopo 138 anni (ovvero da quel 1884, anno in cui fu rappresentata per l'ultima volta ), l'opera giovanile del suo più illustre concittadino, il maestro Giacomo Puccini, torna ad essere rappresentata nella sua prima versione - praticamente sconosciuta al pubblico.
"Le Willis", ovvero le 'villi' (spietate creature ultraterrene), hanno fatto la loro apparizione al Teatro del Giglio, invocate da Guglielmo Gulf, per vendicare la promessa d'amore infranta da Roberto nei confronti della figlia Anna.
Una storia semplice e surreale: nella cornice gotica di una foresta nera, tempestata dagli spiriti, il pretendente Roberto, durante una serata conviviale, dichiara il suo amore per la bella Anna prima di partire per un imprecisato viaggio; di fronte agli occhi di Guglielmo, il padre dell'amata, si consuma così la promessa d'amore che, però, verrà tragicamente disattesa dal giovane amante.
Puccini risparmia al pubblico i dettagli cruenti: non mostra lo strazio di Anna, morta suicida in attesa del ritorno sperato di Roberto; lascia agli spettatori l'ossimorica sensazione di leggere, sul libretto, la triste sorte della protagonista mentre, dal golfo mistico, risuonano le dolci note dell'intermezzo sinfonico della Filarmonica Arturo Toscanini diretta dal maestro Omer Meir Wellber.
Mostra, però, il dolore del padre, Guglielmo, che chiede ai demoni dell'oltremondo di vendicare la sciagura familiare: ed ecco, quindi, le villi circondare, silenziose, Roberto - di ritorno dopo il tradimento - e risucchiarlo in un vortice fatale che lo ricongiunga ad Anna nel regno dell'aldilà. Una tragedia senza mezzi termini: quello che rimane è il rimorso.
Un applauso ai tre attori, Selene Zanetti (Anna), Kang Wang (Roberto) e Vladimir Stoyanov (Guglielmo), al regista, Filippo Ferraresi, e allo scenografo, Guido Buganza; bravissime anche le "Willis", la cui voce - sul palco - è stata prestata dal coro della Camerata Musicale di Parma, diretta dal maestro Martino Faggiani; nota di merito, infine, per la ballerina Silvia Layda, abile nella danza dei giri Dervish.
Resta il mistero: lo scheletro di Anna, la preghiera di Guglielmo, il pentimento di Roberto, la discesa tra i vivi delle Willis, la voce fuori campo dei montanari... La vita e la morte, la morte e la vita. Un intreccio palindromo che può anche essere letto al contrario.