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Riceviamo e pubblichiamo questo J'accuse a firma del presidente del circolo Nuoto Lucca contro Enel Energia per una vicenda dai contorni non proprio edificanti:
Preg. ma Gazzetta,
chi scrive è Pietro Casali, presidente del Circolo Nuoto Lucca. Vi chiedo spazio per illustrare un comportamento vessatorio che sta tenendo Enel Energia spa, un comportamento al limite della truffa.
L'associazione da me rappresentata, all'inizio dell'anno 2019 ebbe a stipulare, per quanto riguarda la fornitura di gas naturale, un contratto con Enel Energia. La fornitura ebbe inizio dal mese di marzo del 2019 e durò fino al mese di giugno dello stesso anno.
I problemi iniziarono con la seconda bolletta/fattura, quella relativa al mese di aprile. In cinque minuti capì che l'importo economico di oltre 10.000 euro era sproporzionato in quanto negli anni precedenti, per il mese di aprile, il Circolo Nuoto, aveva sempre pagato importi dell'ordine di 6.000 euro. Il motivo era semplice. Enel Energia aveva dimenticato di applicare le accise ridotte, non si capisce perché, in quanto nella fattura precedente, quella relativa al mese di marzo, erano state tranquillamente applicate.
Chiamato il servizio clienti di Enel, mi fu detto di fare la segnalazione di errore, cosa che puntualmente feci, aggiungendo inoltre che il Circolo Nuoto avrebbe pagato una volta fosse arrivata la fattura corretta.
Dopo circa tre settimane, invece di arrivare la fattura corretta, arrivò una lettera di diffida a pagare. Alle mie rimostranze mi venne detto che ormai il Circolo Nuoto, essendo arrivata la messa in mora, doveva pagare la suddetta fattura ed in un tempo successivo Enel Energia avrebbero provveduto al rimborso dell'eccedenza. Non rimase che pagare; il rimborso arrivò circa tre mesi dopo.
Ovviamente il Circolo Nuoto Lucca cambiò gestore. Avevo visto abbastanza. Ma il peggio doveva arrivare.
L'ultima bolletta dell'infelice rapporto contrattuale, relativa ai mesi di maggio e giugno 2019 arrivò con micidiale ritardo, ovvero a fine gennaio 2020. L'importo era pari ad € 9.600 circa.
Siccome da li a poco entrammo in zona Covid, la faccenda passò in cavalleria. Inoltre, come Enel Energia era stata lentissima nel chiudere il rapporto, il Circolo Nuoto si adeguava.
Verso la fine del mese di aprile venni contattato da una società di recupero crediti, tal SERFIN 97 srl la quale mi sollecitava il pagamento della fattura di cui sopra. Feci notare che la piscina era chiusa causa motivi di forza maggiore (decreti governativi legati al Covid) e quindi il Circolo Nuoto Lucca non aveva disponibilità immediata. Si era pronti a pagare ma era necessaria una rateizzazione in almeno 5 o 6 rate mensili.
Al che, l'incaricata mi fece una proposta di quelle che non si potevano rifiutare. Mi disse che se il Circolo Nuoto avesse pagato subito, erano disposti ad elargire uno sconto del 35% sull'importo della fattura. Era un'offerta, evidentemente, dettata dai tempi di vacche magre, che il Circolo Nuoto accettò.
Tutto documentato e dettagliato, non basato su discorsi. Posso produrre la documentazione.
Tempo dieci giorni, i soci si frugarono in tasca e trovarono i soldi per risolvere la questione. Pagarono 6 mila 300 euro circa in unica soluzione. Tutto sembrava concluso per il meglio.
Circa 15 giorni fa, sono stato contattato, come presidente del Circolo Nuoto Lucca, da un avvocato di Roma il quale mi disse che agiva per conto di Enel Energia per recuperare un credito che vantava nei confronti del Circolo Nuoto.
Feci notare che ci doveva essere un malinteso, in quanto ai primi di maggio avevamo chiuso la questione con un saldo e stralcio. Inviai tutta la documentazione in mio possesso.
Invece di avere una risposta positiva, mi sono visto rispondere che Enel Energia mai aveva autorizzato il saldo e stralcio con una riduzione del 35% dell'importo della fattura e il legale di cui sopra aveva il mandato per recuperare la differenza economica, pari a € 3.370 circa.
La faccenda è scaduta nel ridicolo se non in una subdola forma di raggiro. Ad aprile venne proposto un saldo e stralcio, puntualmente accettato, a novembre l'impegno preso non conta. Francamente un simile comportamento, da far rabbrividire i più crudeli capitani di ventura del medioevo, Enel Energia lo deve spiegare bene. Neppure Uguccion della Faggiola, si rimangiava la parola con simile faccia tosta con i prigionieri catturati sul campo di battaglia. O Enel si affida a dei cialtroni, ed allora ne risponde, oppure si rimangia candidamente la parola, il che è ancora peggio.
Mi pare proprio che questa storia rafforzi quello che è un motivo dominante di questo disgraziato paese. I grossi squali, le multinazionali, forti dei grossi poteri che li proteggono e fanno Leggi su misura per loro, con i quali hanno rapporti privilegiati e clientelari, provano sempre a violentare i piccoli, coloro i quali hanno poche difese e nessuna protezione.
Una cosa è certa: comunque vada a finire questa faccenda, con il sottoscritto, con i miei familiari, con il Circolo Nuoto Lucca, Enel Energia ha chiuso. E ha chiuso a doppia mandata.
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Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato del Wwf Alta Toscana in cui si ribadisce l'importanza nazionale della Riserva Regionale del lago di Sibolla per la presenza di molti animali:
"Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio in questi giorni ha reso noti i risultati dei censimenti dell'avifauna nidificante nella Riserva Regionale del lago di Sibolla. Oggi diamo quasi per scontata la presenza di molti animali che fino a non molti anni fa non avremmo mai immaginato di incontrare, come la spatola e il mignattaio, il più bello fra gli ibis.
Dal 2016 una ondata di mignattai ha invaso il Padule di Fucecchio, arrivando poi a Sibolla. Hanno poi iniziato a nidificare nelle diverse garzaie, ancora tutte monitorate, sia in Padule che a Sibolla. Quasi contestualmente (nel 2014) a Sibolla ha iniziato a nidificare anche la Spatola, della stessa famiglia degli ibis (Tresckiornitidi) e non meno rara del Mignattaio in Italia.
Il 2020 è stato un anno record sia per il Mignattaio che per la Spatola. A Sibolla sono stati contati circa 12 nidi di Spatole e 20-30 di Mignattaio. Sempre a Sibolla da alcuni anni nidifica anche l'Ibis sacro, anch'esso di recente colonizzazione. Questi uccelli utilizzano la Sibolla come sito di nidificazione e il Padule di Fucecchio come area prevalente di foraggiamento, trasportando il cibo nello stomaco ai piccoli nel nido. Considerato che in Italia sono stimate circa 150 coppie di Spatola e 100 di Mignattaio, si comprende ancora di più l'importanza della Sibolla come sito di nidificazione di queste specie rare.
Oggi sappiamo che il sistema Fucecchio - Sibolla è la macroarea più importante a livello nazionale per il Mignattaio e la sola area di nidificazione della Spatola a sud della Pianura Padana (dell'Ibis sacro vi è meno interesse dato che è di origine alloctona e considerato un invasivo).
Sappiamo tutto questo (ed anche qualcosa in più) perché per più di trenta anni sono state compiute attività di monitoraggio da parte del Centro Ornitologico Toscano e del Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio. A fronte dell'importanza dell'area bisogna far rilevare l'assoluta latitanza degli enti preposti alla gestione dell'area protetta, in primis la regione Toscana e poi il comune di Altopascio, che ormai da anni hanno lasciato l'area nel più completo abbandono. Fortunatamente, grazie alla collaborazione del comando provinciale dei Carabinieri Forestali di Lucca e alla guardie giurate volontarie del WWF Alta Toscana, nel corso del 2020 è stata assicurata la sorveglianza dell'area e la tutela della nidificazione degli Ibis e degli Aironi della locale garzaia.
L'importanza dell'area rende sempre più urgente l'individuazione di un soggetto competente che gestisca l'area protetta secondo i più moderni criteri conservazionistici".