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America, ma che ce vengo a fa…
Così cantava negli anni ‘70 il simpatico Pippo Franco! Si dovrebbero chiamare Stati Uniti d’America ma, per noi italiani, sono sempre stati semplicemente l’America; sogno, liberatori, alleati, ingombranti,…
Abito vintage: una scelta chic, sostenibile e di tendenza
Scopri perché l'abito vintage è tornato di moda, diventando una scelta consapevole e sostenibile grazie alla sua unicità, qualità e ridotto impatto ambientale
Jackpot Sounds: Vivi le emozioni unica delle vittorie senza giocare
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“Quelli” di destra o “quelli” di sinistra?
Non sono un giudice di cassazione né sono un costituzionalista; sono solo un “coglione” che ha abbastanza tempo e, quando è stato ratificato dal parlamento il cosiddetto decreto sicurezza, si è preso la briga di andarsi a leggere quei 39 articoli di cui è composta la legge
Dolori da ciclo? Una guida alle soluzioni efficaci per ritrovare il benessere
Anche se il ciclo mestruale è una parte naturale della vita delle donne, non tutte lo vivono allo stesso modo. Alcune persone durante il periodo premestruale o durante…
What Was Bitcoin Pizza?
Bitcoin Pizza refers to one of the most famous transactions in cryptocurrency history. On May 22, 2010, a programmer named Laszlo Hanyecz made the first documented Bitcoin purchase by buying two pizzas for 10,000 BTC
I tigli lungo viale della stazione a Ponte a Moriano, le riflessioni di un residente
"Da più di cento anni lungo il Viale della Stazione di Ponte a Moriano due file di magnifici tigli
Destra e sinistra, "Caro Aldo ti scrivo, così, mi arrabbio un po'..."
Caro amico mio, ho letto il tuo articolo con grande, enorme difficoltà. Non entro nel dibattito politico perché è giusto che ognuno abbia le sue idee; ti faccio però un esempio concreto: come sai frequento (anzi frequentavo) la curva laziale dello stadio olimpico e ti posso garantire che è una curva completamente in mano alla destra...
La sessualità maschile rappresenta un pilastro essenziale della qualità della vita
La sessualità maschile, ancora oggi tema spesso sottovalutata o affrontata con imbarazzo, rappresenta un pilastro essenziale della qualità della vita. Disturbi come calo del desiderio, disfunzione erettile o eiaculazione precoce…
Aprire un centro scommesse in Italia nel 2025: guida per chi vuole investire nel settore
Avviare un centro scommesse oggi può rappresentare un’interessante occasione per chi cerca un’attività imprenditoriale regolamentata, con margini di crescita e una base di clientela ben definita
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Riceviamo e pubblichiamo questa lettera, scritta da 'Non Una Di Meno Lucca), inviata ai vertici della Asl Toscana Nord-Ovest sui disservizi consultoriali:
"Come collettivo femminista, in lotta per il diritto all’autodeterminazione e alla salute riproduttiva, ci rivolgiamo nuovamente a chi di dovere per sottoporre alcune criticità riguardanti i servizi consultoriali dell’Ospedale Campo di Marte di Lucca.
Tali mancanze erano già state rilevate e segnalate a febbraio di quest’anno; la risposta a noi arrivata dal Direttore Generale, in data 9/03/2021, smentiva i nostri dati e presentava i servizi consultoriali come regolari e funzionanti. Purtroppo ci ritroviamo oggi a dover ribadire che il consultorio non è accessibile, accogliente e preparato come dovrebbe essere e come è ed è stato presentato. Non vogliamo credere che, dopo le nostre segnalazioni di pochi mesi fa, la risposta, in realtà fuorviante rispetto alla realtà, fosse stata pensata in malafede. Perciò chiediamo un maggior controllo sui punti che seguiranno e un resoconto che rispecchi in maniera veritiera l’attuale situazione del servizio in questione, ma soprattutto vogliamo venire a conoscenza di come saranno colmate le mancanze nel servizio e in quale modo sarà concretamente migliorato. Le fonti grazie alle quali siamo venute nuovamente a conoscenza di lacune e scorrettezze all’interno del consultorio sono dovute a testimonianze di alcune persone che hanno usufruito del servizio e di esperienze personali e dirette.
È necessario innanzitutto ribadire la difficoltà di muoversi all’interno del sito uslnordovest.toscana.it e ricercare una comunicazione chiara e dei contatti a cui chiedere maggior informazioni. L’unico contatto rilevabile sul sito, proviene da una pagina che indica come numero del Consultorio quello del Punto Donna (0583.970120). L’impossibilità di trovare il numero del Consultorio e, anzi, far passare quello del Punto Donna come tale, a nostro avviso si collega alla limitatissima reperibilità del certificato per l’IVG. Ogni volta che quel numero veniva chiamato per chiedere informazioni in merito al certificato, l’operatrice indicava solo il lunedì come unico giorno per riceverlo. Segnaliamo quindi nuovamente che l’accesso al certificato per l’IVG non “è stata estesa ormai da tempo a tutto l’arco della settimana, dal lunedì al venerdì” come da voi risposto.
Un’altra mancanza già segnalata è l’inutilizzabilità dell’ecografo. Nonostante ci fosse stata la possibilità di utilizzare tale strumento, così non è. La sua applicazione è a discrezione della ginecologa presente durante la visita, ma la prassi è quella di non utilizzarlo in quanto molto datato. In ultima analisi, grazie ad alcune testimonianze che ci sono pervenute in maniera scritta ed orale, e dunque in seguito ad un confronto con chi aveva direttamente usufruito del servizio consultoriale, sono emerse varie carenze nell’accoglienza dal punto di vista professionale. Più nel dettaglio, l’atteggiamento di alcune ginecologhe nei confronti di varie ragazze è stato percepito sul piano emotivo come giudicante, non empatico e molto sbrigativo, mentre dal punto vista più strettamente medico non sono stati impiegati tutti gli strumenti idonei, quali l’ecografo, adducendo la motivazione già precedentemente esposta. Le conseguenze sono state chiaramente negative, di sfiducia verso il servizio e di allontanamento da esso. Attendiamo una risposta che includa proposte volte al concreto e reale miglioramento dei servizi consultoriali".
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Lasciami dire la rabbia e la pena che mi fanno le anime belle che accusano “l’assessore leghista” di Voghera, e non l’avv.to Massimo Adriatici, di aver “assassinato” un uomo inerme.
L’accusa è disumanizzata: frega niente che sia morto un tale, italiano o marocchino poco importa: è un uomo perso.
Frega niente sapere come e perché, quello che importa è che Massimo Adriatici è un “assessore leghista” e come tale colpevole apriori e con lui colpevole Salvini, colpevoli tutti i leghisti, e dunque, in fondo alla piramide anche il sottoscritto.
Col cavolo egregi compagni: andate a spendere altrove le monete false che volete spendere anche qui. Fuori dai piedi e lontani dalle persone per bene.
I morti vanno rimpianti ma non sempre è possibile onorarli.
Youns El Boussetaoui, la vittima marocchina, era irregolare sul suolo italiano e senza fissa dimora. In oltre 10 anni aveva ricevuto numerosi ordini di lasciare il territorio Ue, mai rispettati.
In 39 anni di vita aveva accumulato reati come minacce, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Arrestato per produzione e spaccio di stupefacenti, evasione, reati di falsità in scrittura privata, falsa attestazione e truffa. Dal 19 luglio era colpito da un ordine di cattura da parte della Stazione dei carabinieri di Biella per ricettazione e porto d’armi e oggetti atti a offendere. Da una decina di giorni era oggetto di segnalazioni per atti osceni in pubblico e ubriachezza molesta con richieste di interventi alle forze dell’ordine di Voghera.
Meritava di morire? Non lo meritava, ma neanche merita di diventare un testimone virtuoso, martire della violenza leghista e delle pulsioni xenofobe che agitano i “neofascisti” che infestano l’Italia.
Ricordo che la settimana scorsa in Puglia, un cittadino italiano inerme è stato ucciso da due rapinatori albanesi. Al PD non è mosso un pelo: Letta fra tartine al caviale e dichiarazioni indignate a difesa dei massimi sistemi, non gli ha dedicato un rigo.
Nessun polverone mediatico, la notizia è digerita e dimenticata: un pensionato italiano accoppato da albanesi (clandestini?) non diventa icona, anzi dalle anime belle esala il frequente e mefitico ritornello della “mancata inclusione” e dei “disagi sociali”, cosìcché alla fine la colpa è sempre degli italiani, possibilmente di Salvini che null’altro è se non la punta dell’iceberg della xenofobia razzista che inquina la nostra società.
O ti adegui al buonismo peloso o non hai alternativa: xenofobo, razzista e magari neofascista. Mi viene in soccorso il mio conterraneo Grillo: ma vaffa!
Commento di Aldo Grandi: Caro Francesco Pellati il tuo articolo è magistrale. Io la penso come te. E sto con l'assessore leghista. La Sinistra fa schifo e i suoi politicanti da strapazzo anche peggio. Vogliono distruggerci, ma a costo di difenderci strada per strada gli impediremo di farci diventare quello che vogliono loro ossia dei beoti dementi.