Politica
Estate 2025: Viareggio cresce e convince. Turismo in salute nonostante le sfide meteo
Viareggio chiude la stagione estiva 2025 con numeri che parlano da soli: la città ha saputo attrarre, accogliere e fidelizzare i visitatori, confermandosi una destinazione turistica solida e competitiva, anche in un contesto nazionale segnato da flessioni significative

Viareggio, Simoni traccia la rotta: centrodestra unito, apertura al civismo e un sindaco espressione della città
In vista delle prossime elezioni amministrative, Massimiliano Simoni Consigliere Regionale Lega, delinea la strategia chiara per Viareggio: costruire una proposta compatta del centrodestra, capace di presentarsi agli elettori con una sola voce e con un progetto riconoscibile

Scudo penale e alabarda spaziale
La recente proposta targata Fratelli d’Italia, volta a mitigare gli automatismi perversi dell’atto dovuto, ha scatenato – ma era ovvio – il putiferio, con l’opposiuzione a strepitare contro…

Mozione in Consiglio sull'acqua, Bianucci: "La votazione ha reso evidente le spaccature all'interno della maggioranza, tra un mese scade la convenzione con GEAL e siamo al caos"
"Sul futuro del servizio idrico lucchese e della nostra acqua, le divisioni all'interno della maggioranza di destra sono ormai evidenti e l'Amministrazione comunale procede in…

Riccardo Zucconi saluta il prefetto Scaduto
"Con la conclusione del suo incarico a Lucca, desidero rivolgere un ringraziamento al Prefetto Giusi Scaduto per il lavoro svolto in questi due anni al servizio delle…

"Lucca Comics & Games, un successo, ma è mancata la politica"
A chiusura di sipario sulla edizione Lucca Comics & Games 2025, che ha confermato nelle presenze il gradimento dell'evento, durante l'ultimo Consiglio comunale del 4 novembre ho inteso ringraziare tutta la…

Consiglio di mozioni con un Daniele Bianucci scatenato contro la maggioranza
Consiglio di mozioni con un Daniele Bianucci scatenato contro la maggioranza visto che le sue mozioni vengono discusse a distanza di due anni

Foro Boario, Enzo Alfarano denuncia gli interventi di riparazione della giunta Pardini
Dopo le modifiche sostanziali intervenuti sull’arcinoto incrocio Foro Boario – Salicchi, dopo un mese circa dal mio accesso agli atti che chiedeva se vi erano state modifiche del…

Concessioni balneari e direttiva Bolkestein, onorevole Zucconi (FdI): “Serve chiarezza e tutela delle aziende”
“Quella della Direttiva Bolkestein sulle concessioni balneari è una questione annosa: adesso, in barba ai conclamati principi sulla concorrenza, le nuove acquisizioni sono fatte da grandi gruppi economici.

Baldini (Noi Moderati): "Proteggere la vita è un dovere costituzionale"
Maria Teresa Baldini (Noi Moderati) interviene a sostegno di Domenico Caruso: La lista civica Capannori 2034 attacca il consigliere comunale di Capannori capogruppo di Noi Moderati Domenico Caruso…

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Per Lucca e i Suoi Paesi rilancia l'idea di un comune unico (Lucca, Capannori e Porcari) e chiede ai sindaci di iniziare questo processo di integrazione.
"Sul sito del comune di Capannori - esordisce - si può leggere la seguente dichiarazione dell’assessore alla mobilità Giordano Del Chiaro: “Bene il bonus statale per l’acquisto di una bicicletta o di un monopattino elettrico ma non può riguardare solo i comuni con più di 50 mila abitanti. Deve essere destinato anche a quelli che, come Capannori, fanno parte di agglomerati urbani omogenei, qual è la Piana”.
"Ci fa molto piacere - spiega - che da parte di un giovane amministratore di un comune importante come Capannori (che di abitanti ne ha comunque 47.000) si riconosca che la pianura lucchese è un “conglomerato omogeneo”. Noi di Per Lucca e i Suoi Paesi affermiamo da anni che di fatto ci troviamo di fronte ad una sola città amministrata da tre comuni (Lucca, Capannori e Porcari). Come molti sapranno, da anni abbiamo lanciato l’idea di un comune unico, il quale avrebbe poco meno di 150.000 residenti e sarebbe il quarto della regione (con peso demografico simile a quello del terzo) e tra i primi trenta a livello nazionale. Il comune unico potrebbe amministrare in modo efficace un insieme che giustamente Del Chiaro definisce “omogeneo”, inoltre, dato il numero di abitanti avrebbe maggiore facilità di accesso ai provvedimenti di legge pensati per le medie e grandi aree urbane, come la vicenda, tutto sommato minore, del bonus bicicletta dimostra. Ci auguriamo dunque che la politica, specie in tempi difficili come i presenti, abbia il coraggio necessario per proporre ed attuare idee veramente innovative".
"In ogni caso - sottolinea -, se al comune unico si può arrivare dopo alcuni passaggi, si potrebbe già da oggi cominciare a fare passi avanti per una vera integrazione dei tre comuni lucchesi. Per esempio avere strumenti urbanistici comuni ed un corpo di polizia municipale unico sono cose possibili a cui pensare da oggi. Si potrebbe anche sollecitare lo stato e la regione a riconoscere con leggi apposite le realtà urbane articolate su vari comuni, cosa che non riguarda solo Lucca, ma molte altre città italiane".
"Per questi motivi - conclude - Per Lucca e I Suoi Paesi chiede con forza ai sindaci di Lucca, Capannori e Porcari di iniziare quel processo di integrazione che appare sempre più urgente e non rimandabile".
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Questo periodo di lockdown così drammatico è probabilmente l’inizio di una serie lunga di cambiamenti che sconvolgeranno profondamente i nostri usi, e il modo in cui questi rilanceranno o penalizzano la nostra comunità dipende anche da noi: a questi “cambiamenti" si appella il coordinamento donne SPI CGIL provincia di Lucca, che esordisce con “l’epidemia del Covid-19 è stata così devastante che ci ha tolto molte delle nostre sicurezze e dei nostri riferimenti, ma nello stesso tempo ha messo in evidenza le contraddizioni della nostra società.
Abbiamo capito che per ripartire, molte cose devono e possono essere cambiate: innanzitutto il nostro modello di sviluppo, basato sul profitto e sulla rendita finanziaria che hanno prodotto le diseguaglianze e sulla mancanza di tutela dell’ambiente. Questa terribile pandemia ha fatto emergere quanto sia stato importante il lavoro di donne e di uomini, nella sanità soprattutto, ma anche in tutti gli altri settori.
Sono state le lavoratrici e i lavoratori che, anche a rischio della propria vita, nel momento più acuto del contagio, hanno portato avanti un Paese impaurito e smarrito. E’ doveroso da ora in poi dare un giusto riconoscimento al lavoro in diritti, sicurezza, salari dignitosi. Sarà necessario rivedere l’orario di lavoro: mai come ora “lavorare meno per lavorare tutti” è diventato di impellente attualità. qUn lavoro in cui la presenza femminile sia sempre più presente, importante ed equamente riconosciuta e retribuita.”
A seguire, il gruppo spiega nel dettaglio i mutamenti che andrebbero effettuati: “si richiede, da parte dello Stato, sostegno e supporti alle famiglie: con asili nido, scuole dell’infanzia, orari scolastici sempre più adeguati alle esigenze del lavoro femminile, dato che è sulle donne che si basa ancora in gran parte l’economia familiare, mentre nel contempo è necessario tendere ad un riequilibrio del lavoro domestico ad esempio ampliando il periodo dei congedi parentali per i padri lavoratori.
Proprio nel momento in cui si chiede alle scuole una grande riorganizzazione è necessario un incisivo progetto nazionale che interessi tutti gli ordini di scuole: dalla creazione di un numero di asili nido pubblici adeguati alla popolazione, all’aumento del numero di insegnanti, alla revisione del tempo scuola, alla sicurezza strutturale degli edifici scolastici.
Scuola, ricerca, tutela del territorio, cura dell’ambiente, sanità: tutti questi settori, se potenziati con investimenti pubblici, potrebbero essere un forte volano per la ripresa dell’economia nazionale.”
Parlano anche di medici e infermieri, elogiando il loro indubbio merito in questa emergenza, e di sanità a livello nazionale: ”durante la fase più difficile del contagio, tutti abbiamo assistito all’abnegazione di medici, infermieri, personale di supporto alla sanità che hanno svolto il loro lavoro allo stremo delle loro forze, con rischio e, per molte e molti di loro, con il sacrificio della loro vita.
Durante il nostro isolamento li abbiamo ringraziati sui social e dai balconi, consapevoli che la nostra vita e quella dei nostri cari erano nelle loro mani e nel loro impegno estremo.
Nello stesso tempo abbiamo capito quanto fosse importante, in un momento così tragico, avere una sanità pubblica e universale, ma anche quanto fossero numerosi i limiti di questa sanità a causa dei 37 miliardi di tagli dal 2010 al 2019, dell’aver ceduto troppa compartecipazione alla sanità privata incentivando la logica ospedale centrica a scapito della logica della medicina del territorio, della mancanza di personale, del numero limitato di posti di terapia intensiva.
Gli anziani hanno pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane ed è stata una vera e propria strage nelle residenze per anziani e nelle case di riposo. La pandemia ha messo in evidenza come la logica del risparmio, la mancanza di controllo, oltre alle responsabilità di scelte gravemente colpevoli, abbiano reso fragili queste strutture che dovranno essere ridefinite in termini organizzativi e nel loro ruolo politico-sociale.”
Infine concludono: “E’ indispensabile che la sanità pubblica e universale sia dotata di risorse e di formazione al personale adeguate e sia potenziata nelle strutture e nei territori. Chiediamo come Coordinamento donne dello SPI CGIL controlli sulle case di riposo, sia pubbliche che private, per quanto riguarda i livelli di assistenza, di attrezzature e di condizioni di vita per quella che è la fascia di popolazione più fragile della nostra società.”


