Politica
Fratelli d'Italia replica senza tante storie a Ilaria Vietina
Fratelli d’Italia - con una nota congiunta da parte del coordinatore comunale Luca Pierotti, del coordinatore provinciale Riccardo Giannoni, e il capogruppo in consiglio regionale Vittorio Fantozzi - tiene a intervenire per rispondere a quanto apparso sulla stampa in questi giorni da parte del gruppo “Lucca è un grande Noi”

Consiglio provinciale di Lucca: eletti i membri effettivi e supplenti delle Commissioni elettorali circondariali
Da Palazzo Ducale via libera anche alla regolarizzazione delle somme urgenze del Molinetto e del Ponte di Sant'Ansano

Fantozzi (FdI) "Perché si deve fare morire il proprio cane di fame e sete? Perché continuiamo a leggere tali aberrazioni? Il caso di S.Maria del Giudice ci indigna"
"Il triste e penoso caso di una cagnolina anziana, morta perché quella che doveva essere la sua amica umana ha smesso di occuparsi di lei, accomuna S.Maria…

Variazione di Bilancio e salvaguardia degli equilibri: l'amministrazione punta a investire risorse su periferie, difesa del territorio e servizi
Presentata stamani (25 luglio) a palazzo Orsetti la manovra che reinveste l'avanzo di 12milioni e 562mila euro fin qui realizzato

Cambierà davvero?
Siamo alla svolta finale con la riforma della magistratura voluta dal ministro, e magistrato, Carlo Nordio. Se le cose in Parlamento andranno secondo logica – ovvero in base…

Allarme sicurezza, Lucca è un grande Noi stronca Comune e centrodestra: “Un fallimento totale”
“A Lucca il tema della sicurezza per la destra che amministra la città da tre anni continua ad essere uno slogan da campagna elettorale mentre gli episodi di…

Turismo e commercio, Bergamini e Santini chiedono voli intercontinentali diretti sulla Toscana
"I voli aerei intercontinentali diretti rappresentano una grande opportunità per elevare la qualità del turismo in Toscana, attrarre segmenti più alti e valorizzare l'intero territorio: peccato che da…

Catella, Coima, Carilucca ed ex manifattura: una storia da non dimenticare
Da giorni la stampa italiana è monopolizzata dalla notizia dell’indagine investigativa che vede coinvolti il ceo di Coima, Manfredi Catella, alcuni dirigenti del Comune di Milano e alcuni professionisti…

Italia Nostra contro Summer Festival e Comics all'ex Campo Balilla
Gentilissima Soprintendente dott.ssa Acordon, rallegrandoci per la sua nuova nomina alla Soprintendenza di Lucca, Massa Carrara e Pistoia, le rammentiamo un argomento che sta particolarmente a cuore alla sezione lucchese di Italia Nostra...

Visita di Abodi a Lucca, Giannoni (FdI): “Prova della vicinanza del Governo”
C'è soddisfazione all'interno di Fratelli d'Italia per il ritorno del ministro dello sport Andrea Abodi a Lucca, dopo la visita dello scorso anno. "È un gesto importante…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 1128
Nessuna notizia di reato e nessuna ipotesi di reato. Non c'è alcuna indagine né della Digos né, a quanto pare, di altri sull'evento andato in onda una settimana fa presso la struttura del centro Sandro Vignini accanto al Porta Elisa in occasione della tradizionale festa di fine anno organizzata dai sostenitori della Lucchese della curva Ovest. Era stato il consigliere comunale di opposizione Daniele Bianucci a denunciare quanto avvenuto in quella circostanza ossia la presenza di un componente della giunta Pardini alla festa durante la quale, in collegamento video, è intervenuto Andrea Palmieri, latitante ed ex ultras rossonero. Non si conoscono i contenuti dell'intervento di Palmeri, né, a quanto pare, qualcuno sui social si è sbilanciato a raccontarli ciò nonostante quello che Bianucci ha voluto sottolineare è, nel caso fosse vera - e lo è - la presenza, quantomeno, di un assessore, l'opportunità politica della partecipazione e se il sindaco e la maggioranza ne fossero al corrente.
La Digos, salvo smentite dell'ultim'ora, non ha proceduto non ravvisando alcun reato poiché è vero che Palmeri è un latitante per la giustizia italiana, ma non ci sarebbero gli estremi nemmeno per il favoreggiamento.
Non risulta e comunque sarebbe impossibile saperlo, che la procura abbia aperto un fascicolo e comunque se lo avesse fatto sarebbe stata una propria iniziativa.
A questo punto si tratta solo di comprendere se l'assessore in oggetto sapeva dell'intervento via remoto da parte di Andrea Palmeri che è rimasto sempre vicino ai colori rossoneri e idolatrato o quasi dalla curva Ovest. Comunque sia da palazzo dei Bradipi non giungono novità anche se qualche mormorio la cosa ha suscitato tra i consiglieri comunali. Nessuna meraviglia, invece, alle nostre latitudini dove si sa bene come i lupi perdano il pelo, ma non il vizio. E quel vizio, a dirla tutta, non si perde mai.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 488
Evento attesissimo, dai multiformi aspetti, dei quali mi limito ad analizzarne tre. La presenza di Papa Francesco non è nata da banale invito del governo italiano, ovviamente, ma dalla ferma determinazione del pontefice a dire la sua. Un’affermazione del proprio rilievo internazionale, ma anche il riconoscimento di esso da parte dei 7 grandi + 1, ovvero L’Unione Europea, presente un po’ ovunque ancorchè con voce reale in capitolo prossima a ben poco. Non vi erano i vertici di altre religioni, e questo dà un peso particolare alla scelta dei 7. Ne guadagna invero anche l’attuale governo, che potrà dire di aver portato l’inquilino del Vaticano al tavolo, atteso che uno dei nodi dell’intervento di Francesco ha riguardato l’esigenza di creare situazioni decorose di vita nei paesi da cui si registra quell’esodo verso l’Europa occidentale che, al netto di populistiche posizioni, nell’uno e nell’altro senso, oggi più o meno tutti i governi nella pratica vogliono arrestare. E mi par di ricordare che questo sia il progetto di base di Donna Giorgia.
La presunta ostentazione di lusso e ricchezza in un summit dedicato a trovare soluzioni per i poveri del mondo. Non credo sia da raccogliere la provocazione da chi ha gestito altre riunioni internazionali analoghe con la stessa dovizia di buon gusto. Queste riunioni sono vetrine per il Made in Italy, e le esportazioni di beni di lusso sono un’importante voce del PIL nazionale. Gli altri a casa loro agiscono nella stessa maniera, promuovendo il turismo, altra importante componente del PIL italico. E le spese affrontate per alloggio, cadeau, gite, ricadono comunque sull’economia locale. Bene quindi che questa volta sia stata privilegiata la Puglia. Rientra in una valorizzazione del Sud di cui abbiamo bisogno, per la quale non basta un ponte – su cui non mi pronuncio non avendo termini di giudizio – ma occorre condurre un piano integrato di migliorie alla rete delle infrastrutture. La Puglia è fuori dal classico tour dello straniero in visita – che include Venezia, Firenze, Pisa, Roma, Napoli e Amalfi – sta tuttavia sviluppandosi, e merita d’essere meglio inserita, come Sicilia, Calabria e Basilicata.
Con tutta questa perfezione, tuttavia, non si può mancare di osservare il trattamento inflitto a chi è stato lì inviato per assicurare l’ordine e la sicurezza pubblica. La nave destinata a caserma galleggiante è risultata essere in condizioni penose, e comprendo il disappunto di chi si è trovato ad essere trattato come un migrante raccolto in mezzo al mare, al quale è comprensibile che la ONG di turno non possa garantire standards alloggiativi da crocierista. In parte però il trattamento è stato anche autoinflitto. Rammento il campionato del mondo di calcio del 1990. A Cagliari i rinforzi di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza furono sistemati in un traghetto noleggiato e in un palazzo dell’Ist. Autonomo Case Popolari, non ancora consegnato agli aventi diritto. Quest’ultimo fu anche arredato per adeguarlo a temporanea caserma. 4-5 fra ufficiali e funzionari di polizia seguirono l’approntamento degli spazi, ricevettero e sistemarono il personale e condussero le attività di ordine pubblico. Sindacati e rappresentanza militare non ebbero motivi per insorgere. Parlo di 34 anni fa.
Inutile quindi girarci troppo su: qualcuno non ha fatto qualcosa. Armatore, ufficiali della nave e equipaggio potrebbero essersi comportati da cialtroni, ma a casa mia una volta si insegnava che i quadri direttivi e dirigenti del posto provvedono alla ricezione dei rinforzi, e se ne vanno solo quando questi ultimi sono stati sistemati. È una questione di garbo e ospitalità, ma soprattutto di professionalità. Peraltro, a livello ministeriale, era proprio il caso di voler risparmiare fittando una nave, quando l’intero apparato organizzatore del G7 era comodamente alberghizzato? Nessuno ha intuito che le organizzazioni sindacali si sarebbero scatenate, anche se le cose non fossero andate così male, come in effetti è accaduto?