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La commissione consiliare politiche sociali e diritto alla salute in visita alla RSA 'Don Gori' e al centro diurno di Marlia
Mercoledì scorso la Commissione consiliare n. 8 " Politiche Sociali, Diritto alla Salute, Affari Istituzionali' del Comune di Capannori presieduta dalla consigliera comunale Gigliola Biagini ha visitato la RSA 'Don Alberto Gori' ed il Centro Diurno 'Il Melograno' di Marlia

La fondazione Cassa di Risparmio di Lucca finanzia il 'Pronto dottore'
Importante contributo per acquistare i macchinari. Il sindaco Giordano Del Chiaro: "Un servizio nuovo persemplificare l'accesso al diritto alla salute"

"Frantoi aperti" 2025, alla scoperta dell'olio nuovo nel Compitese
A Pieve e Sant'Andrea di Compito visite gratuite ai frantoi, degustazioni con Slow Food, incontri, contest per il miglior olio e un menu dedicato per il pranzo di domenica 9 novembre. L'animazione musicale è affidata a Gildo dei Fantardi

Verso la fine i lavori di riqualificazione di viale Marconi: presto sarà viale Emi Stefani
Verso la fine i lavori di riqualificazione di viale Marconi: presto sarà viale Emi Stefani. Marciapiedi più ampi e nuova illuminazione per il nuovo ingresso al paese firmato Boucquillon

Ordinanza mezzi pesanti via di Carraia: circolazione con senso vietato a fasce orarie, divieto di transito in orario notturno e nei fine settimana
Circolazione con senso vietato a fasce orarie, divieto di transito tutti i giorni in orario notturno, e divieto…

Sabato 8 novembre ad Artè 'Spinnit Live Podcast' con ospite d'eccezione Aimone Romizi
Sabato 8 novembre alle ore 21 arriva presso il cinema teatro Artè di Capannori il format Spinnit live podcast con un ospite d'eccezione,…

Capannori Underground Festival: 'Not moving' prima presentazione assoluta di 'That's all Folks!'
Apertura del Capannori Underground Festival 2025 domenica 9 novembre alle ore 17.15 al Polo…

Marocchino aggredisce la moglie e minaccia i familiari con un coltello: arrestato dai carabinieri
Nella notte tra il 4 e il 5 novembre a Lucca, i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Lucca hanno proceduto all’arresto in flagranza di un 26enne di origini marocchine, disoccupato, pregiudicato, per il reato di maltrattamenti contro familiari e/o conviventi, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali

Confini, responsabilità e pratiche generative: giovedì 13 novembre Altopascio ospita il convegno sul servizio sociale di oggi
Un'intera giornata di confronto e approfondimento dedicata al ruolo e alle sfide del servizio sociale contemporaneo: giovedì 13 novembre, dalle 8.30 alle 18, al Teatro Comunale "G.

Domenica 9 novembre ad Artemisia inizia il 'Capannori Underground Festival 2025'
Al via Capannori Underground Festival 2025 organizzato da V.A.G.A. (Visioni Atipiche Giovani Artisti) con…

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Si è conclusa stamattina l’operazione di polizia che ha portato alla chiusura del rave party di Altopascio.
L’operazione, a cui hanno partecipato la polizia, i carabinieri e la polizia municipale di Altopascio, è stata condotta in maniera chirurgica al fine di evitare disordini che potessero sfociare in violenza, perseguendo però l’obiettivo di reprimere le condotte illecite.
In particolare, grazie al lavoro degli uomini impiegati sono stati identificati oltre 300 soggetti, la cui maggior parte proviene dal centro nord Italia, che saranno tutti denunciati per il reato di invasione di edifici e nei cui confronti saranno elevate le sanzioni previste dalla normativa anticovid.
Durante l’operazione, inoltre, le forze dell’ordine hanno proceduto a sequestrare due furgoni e numeroso materiale utilizzato durante l’occupazione: un generatore elettrico, due mixer, consolle, casse, amplificatori, cavi e materiale elettrico per un valore di circa 20 mila euro.
Infine, grazie all’attività di appostamento, gli uomini della Digos sono riusciti ad individuare i 3 organizzatori dell’evento, tra i 20 e i 32 anni, provenienti da Perugia e Modena, i quali sono stati denunciati anche per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e muniti di Foglio di Via Obbligatorio per 3 anni dalla provincia di Lucca.
La misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio sarà valutata dalla Divisione Anticrimine della Questura anche per gli altri 300 identificati, quasi tutti con pregiudizi di polizia, sulla base dei precedenti penali di ciascun individuo.
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La cooperativa Arborea, proprietaria da circa due anni della latteria San Ginese, ha deciso di non acquistare latte dagli allevatori di Lucca, Capannori e della Mediavalle con decorrenza dal 15 settembre recedendo dai contratti con un semplice preavviso di 30 giorni inviato lo scorso mese di agosto.
Una decisione quella della società sarda - affermano i consiglieri comunali della Lega di Capannori e Lucca Domenico Caruso e Giovanni Minniti - che rischia di pregiudicare le opportunità di lavoro dei produttori locali e l’esistenza stessa del comparto zootecnico nel nostro territorio.
Eppure - affermano i consiglieri leghisti - l’acquisto da parte di Arborea della latteria di Colognora era stato salutato come provvidenziale in un contesto di valorizzazione della filiera corta, di rilancio del marchio e di tutela del lavoro dei dipendenti e dei produttori. Propositi effimeri e nulla di più spazzati via dalle brezze estive e dalle logiche di profitto di una società che acquisterà latte dall’estero o dagli allevatori intensivi a un prezzo più basso dei 38 centesimi corrisposti alle aziende del nostro territorio che a stento riuscivano a garantire un apprezzabile margine di profitto. Si chiede ai nostri allevatori di inventare nuove opportunità di lavoro con una frase fatta del tutto irrealizzabile considerate le difficoltà di trovare spazi in un mercato chiuso e l’impossibilità, da parte di aziende a conduzione familiare, di sostenere adeguati investimenti necessari per i nuovi progetti imprenditoriali.
E’ giusto - spiegano Minniti e Caruso - salvaguardare il posto di lavoro dei dipendenti della latteria San Ginese ma è altrettanto giusto tutelare gli allevatori senza accettare passivamente la decisione di Arborea che dovrebbe essere convocata a un tavolo di trattativa con i sindaci interessati (Lucca, Capannori e della Mediavalle), le associazioni di categoria, la Regione e il Ministero delle Politiche Agricole per convincere la società sarda a recedere dalla propria decisione valutando, al tempo stesso, se sono state rispettate tutte le clausole del contratto di acquisto in particolare quelle relative alla tutela dei produttori locali di latte. Di solito, clausole del genere sono sempre previste quando vi sono rilevanti interessi collettivi in gioco.
Si tratta ora di valutarne il rispetto assieme agli allevatori che non devono essere lasciati soli dalle istituzioni concludono Minniti e Caruso.


