L'evento
Elenband in concerto al Real Collegio Estate: rock inedito con influenze celtiche
Un progetto musicale di testi in inglese firmato dai fratelli Romina e Davide Andreozzi

Con la scrittura di Debora Pioli va in scena martedì 26 agosto sulla Terrazza Mascagni di Livorno “Il Divo”, con Giancarlo Giannini e l’ensemble del Maggio Musicale Fiorentino
L’anno scorso si celebravano i 100 dalla morte di Puccini, quest’anno gli 80 esatti dalla scomparsa di Pietro Mascagni. Il Mascagni Festival sta da settimane celebrando il suo…

Longevità, un traguardo possibile: successo a Villa Bertelli per il confronto sulle nuove frontiere della medicina
La longevità non è più solo un sogno, ma un obiettivo concreto che si costruisce giorno per giorno con prevenzione, stili di vita corretti e il supporto delle nuove frontiere della medicina

Là dove tutto è cominciato: appuntamento il 5 settembre al Bagno Biondetti con Roberto Vannacci
Terzo anno consecutivo sulla spiaggia della Versilia, a Focette di Marina di Pietrasanta, in compagnia del generale più amato d'Italia intervistato dal direttore (ir)responsabile de La Repubblica di Lucca.it Aldo Grandi

Pietro Marcello primo ospite al Lucca Film Festival 2025
Pietro Marcello presenterà il suo ultimo film Duse. Sono inoltre aperte fino al 26 agosto le iscrizioni gratuite al corso di sceneggiatura "Scrivere Cinema", aperto a giovani aspiranti autori cinematografici

Sarà il soprano Valeria Sepe la protagonista di Madama Butterfly sabato 23 agosto
La Fondazione Festival Pucciniano informa il gentile pubblico che, a causa di una indisposizione della prevista Maria Agresta, sarà il soprano Valeria Sepe a interpetrare Cio-Cio San…

"Un viareggino rappresenterà la Toscana con i suoi scatti su Lecco"
Hangar Manzoni, in autunno ospiterà, pubblico e ottantasei artisti che vedono le loro opere raccolte in otto libri curati dalla scrittrice Silvia Landi, oltre a due mostre…

LidoCult 2025: gran finale con Maurizio Mannoni e Stefania Craxi
Giovedì 21 agosto, la rassegna chiude la sua IX edizione con un doppio appuntamento: il noto giornalista Maurizio Mannoni, prima, e l'illustre senatrice Stefania Craxi, poi, saranno introdotti…

LidoCult 2025: il recondito segreto familiare e il coraggio della ricerca della verità nel libro di Agnese Pini
Mercoledì 20 agosto, Tiziana Ferrario incontra Agnese Pini per raccoglierne il racconto più privato, fatto di una memoria familiare colma d’amore, ma sofferente di un segreto bruciante e…

Miss Giglio d'oro Toscana, una nuova fascia che verrà eletta a Capoliveri il 31 agosto e rinforzerà la pattuglia di ragazze toscane alle semifinali di Miss Italia
L'appuntamento il 31 agosto nella serata della finalissima regionale per la prima volta all'isola. La bellezza si unisce al ciclismo. Il premio ha 52 anni di vita ed è per i migliori corridori professionisti

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Per il terzo anno consecutivo è risultato l'agente con più contratti depositati nel settore noleggio auto a lungo termine di tutto lo stivale, vincendo così il suo personale scudetto.
C'è un lucchese che nel proprio settore si sta distinguendo a livello nazionale: Giovanni Scatena, conosciutissimo a Lucca come Jo, è il venditore di auto a noleggio lungo termine con più contratti depositati nel 2019: i festeggiamenti non sono mancati, come del resto nei due anni precedenti, per condividere con amici e colleghi questo importante quanto simpatico record.
Ecco quindi che durante la cena di rito, al Mai Mai, è apparsa una speciale torta con tanto di scudetto. Jo, che in ogni sua attività non manca di rimarcare via social l'amore per Lucca e per i suoi (scomparsi) genitori, ha avuto modo nei giorni scorsi di fare appunto queste dediche speciali.
Jo anche quest'anno sul tetto d'Italia...
E' stata dura: la svolta c'è stata nel mese di ottobre, quando in concomitanza dal MIAC sono riuscito a depositare ben 21 contratti, un record per il singolo mese. Poi un dicembre altrettanto importante e quindi la vittoria.
Quali sono gli elementi di questo successo?
Determinazione, passione per il proprio lavoro e tanta professionalità. E naturalmente come dico sempre, l'affetto per la mia amata Lucca, che nel mio lavoro sto riscontrando essere contraccambiato.
A chi vorresti dedicare questo terzo successo?
A Lucca naturalmente, e a mio padre e mia madre, che non ci sono più ma che accompagnano ogni momento della mia giornata.
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Negli ultimi mesi il dibattito sul destino e sul futuro delle Apuane sembra essersi infiammato. Ciò grazie anche al notevole successo di pubblico riscosso dal racconto per immagini, parole, suoni e rumori “Cave Cavem” del documentarista massese Alberto Grossi.
Il tema dello sfruttamento del bacino marmifero apuano sembra non esser più solo una questione di contrapposizione tra ambientalisti e concessionari di cave, ma un problema che interessa, interroga e coinvolge tutti i cittadini di questo territorio e non solo. Prova di ciò è che recentemente anche la rete culturale televisiva franco-tedesca ARTE ha realizzato e trasmesso un reportage dal titolo emblematico: “Il marmo di Carrara: una maledizione ? Le Alpi Apuane in pericolo”.
Argomentato, educativo, inclemente, poetico, scevro da tentazioni provocatorie, “Cave Cavem” restituisce lo scenario di un ecocidio annunciato fatto di devastazioni attuali e future che minacciano i monti ed il litorale apuo-versiliese, l’economia, il lavoro, le relazioni sociali e, soprattutto, la disponibilità di acqua quale ricchezza di questo territorio, fonte imprescindibile per la sopravvivenza di tutti e “diritto umano universale e fondamentale” così come sancito dalla risoluzione ONU del 2010.
Nel suo “Cave Cavem” Grossi, oltre a rendere visibile lo sfregio, non inventa dati ma li riporta fedelmente citandone la genesi e la fonte. Mentre alcuni addetti ed interessati ai lavori danno i numeri del Bilancio di Sostenibilità di Settore, Grossi nel suo filmato si concentra su quegli aspetti di natura qualitativa e quantitativa che sono alla base di una visione dello “sviluppo sostenibile” inteso come capacità di generare benessere umano ora senza danneggiare quello delle generazioni future. Il problema è di equità intergenerazionale e intragenerazionale. Il marmo non è una risorsa rinnovabile.Il suo attuale sfruttamento non può più rappresentare un modello di sviluppo sostenibile. Quando poi tale esasperato sfruttamento rischia di compromettere irrimediabilmente la futura disponibilità e l’accesso ad un bene primario comune qualeè l’oro blu, ovvero l’acqua, allora nessun meccanismo di compensazione delle generazioni future appare legittimo, giustificato ed accettabile.
Alcune funzioni degli ecosistemi sono imprescindibili per la sopravvivenza umana (ciclo dell’acqua, ecc.), in quanto servizi di sostegno alla vita non rimpiazzabili. Altri beni ecologici, pur non essendo indispensabili per la sopravvivenza, sono altrettanto essenziali per il benessere umano: il paesaggio, lo spazio, una certa pace e tranquillità, ecc. Questi beni costituiscono un capitale naturale critico e, non essendo sostituibili, devono essere assolutamente tutelati.
Per salvaguardare il futuro della nostra specie, e di tutte le altre, è necessario ed urgente abbandonare una visione tecnocratica ed antropocentrica dei territori. Non bastano nuovi piani di intervento che, rispolverando i vecchi restituiscono a questi ultimi una rinnovata giustificazione, vitalità ed intraprendenza. Non basta un bilancio di sostenibilità, diciamo indipendente, per certificare nei numeri e nelle argomentazioni che l’occupazione e le effettive ricadute economiche dello sfruttamento marmifero sono miracolose. Non basta asserire che le tasse locali sul lapideo procurano entrate per qualche milione di euro quando a pagare annualmente tutte le esternalità negative è la collettività tutta: depurazione dalla marmettola delle acque ad uso umano, rifacimento di strade distrutte dal passaggio dei camion che trasportano marmo, costruzione di tunnel dedicati, salute, incidenti, ecc. Non bastano i richiami strumentali e di facciata all’arte del David di Michelangelo.
Insomma, il messaggio di Grossi non lascia spazio ad interpretazioni: è tempo di riprendere in mano il destino di questo territorio. Non si tratta di ottusa ed astratta difesa dell’ambiente contrapposta a lavoro e sviluppo socioeconomico, bensì invito alla partecipazione per ricercare insieme future alternative di sviluppo realmente sostenibile.
Dopo Massa, Napoli nel quadro dell’XI Edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani, Carrara e Seravezza, “Cave Cavem” di Alberto Grossi è in programmazione anche sugli schermi di Lucca.
La proiezione, con ingresso libero, è prevista per giovedì 6 febbraio 2020 alle ore 21:15 presso l’Auditorium San Micheletto. Alla proiezione sarà presente Alberto Grossi autore del cortometraggio. Sono previsti interventi di Elia Pegollo, Nicola Cavazzuti, Franca Leverotti.
CAI Lucca in collaborazione con “Friday For Future” Carrara, GrIG Onlus, Assemblea Permanente Carrara, CAI TAM “Elso Biagi”, La Pietra Vivente ed Associazione “Alberto Benetti” di Massa invitano dunque la cittadinanza, le associazioni e le istituzioni a partecipare alla proiezione del cortometraggio “Cave Cavem” di Alberto Grossi ed al successivo dibattito. L’evento è patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Lucca.