Cultura
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"E lucevan le stelle...", torna la magia della notte di San Lorenzo con le Mura protagoniste
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Ritmo e stile inconfondibili: a Mont'Alfonso è la notte degli AbbaDream
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Lucca: bella, misteriosa e violenta
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Pubblicato il nuovo numero della rivista della Fondazione Ragghianti «Luk»
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Una giornata di visite guidate all'ex ospedale psichiatrico di Maggiano
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Taglio del nastro a Palazzo Guinigi per "Antonio Bueno, fenomenologia di una neo retroguardia"
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Cerbone, storia di un santo e di un convento nelle pagine di Sergio Mura
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Otto autori in corsa per il Premio dei Lettori Lucca-Roma
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"Navi di carta. Cento anni di emigrazione italiana oltre oceano". È aperta al pubblico a ingresso libero nella sala Tobino del Palazzo Ducale di Lucca una mostra che espone manifesti e materiali pubblicitari dei viaggi transoceanici che caratterizzarono le migrazioni da tutta Italia nei primi anni del Novecento.
Al taglio del nastro avvenuto stamani, oltre ai curatori Massimo Cutò (giornalista, collezionista, amico di Paolo Cresci) e Pietro Luigi Biagioni (direttore della Fondazione Paolo Cresci), c'erano il presidente Provincia di Lucca, Luca Menesini, il sindaco di Lucca, Mario Pardini, il prefetto Francesco Esposito, l'assessore regionale Stefano Baccelli, l'arcivescovo Monsignor Paolo Giulietti, la presidente della Fondazione Paolo Cresci, Ave Marchi, la presidente dell'associazione Lucchesi nel Mondo, Ilaria Del Bianco, il vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Raffaele Domenici. L'attore Alessandro Bertolucci ha letto brani scelti dal libro di Edmondo De Amicis "Sull'Oceano".
Marchi e Biagioni hanno ricordato che la mostra celebra il 20° anniversario della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell'emigrazione italiana e, insieme, i 25 anni trascorsi dalla scomparsa di Paolo Cresci, instancabile raccoglitore di testimonianze sull'emigrazione italiana. È stata proprio la figlia di Cresci, Irene, a tagliare il nastro dell'esposizione (nella foto). Nel pomeriggio la visita dedicata ai Lucchesi nel Mondo.
"Se lo scorso anno la Fondazione Cresci ci ha regalato una splendida mostra sui giocattoli d'epoca che ha appassionato giovani e meno giovani facendoci emozionare, in questa occasione l'oggetto riguarda il fenomeno migratorio raccontato attraverso i documenti, le fotografie in bianco e nero, i manifesti pubblicitari, alcuni filmati, e gli oggetti di uomini e donne che, in possesso di un mestiere specializzato o mossi dall'indigenza, sono andate in altri Paesi perché offrivano migliori occasioni per raggiungere traguardi economici e sociali difficilmente conseguibili in Italia – ha detto il presidente della Provincia, Luca Menesini -. 'Navi di Carta', quindi, è una testimonianza emblematica della nostra emigrazione: ricordiamo che, tra i Paesi industrializzati, l'Italia è l'unico che ha avuto un'emigrazione di massa, protrattasi dagli ultimi decenni dell'Ottocento sino agli anni Settanta del Novecento, e caratterizzata da una dispersione geografica in tutto il mondo. Circa la metà degli emigrati raggiunse paesi europei mentre il resto ebbe come destinazione principale le Americhe e, in minima parte, l'Australia. Un ringraziamento quindi alla Fondazione Cresci che da vent'anni conserva, custodisce e cataloga la nostra emigrazione che fa parte della storia del nostro paese aiutandoci a capire quanti sacrifici possano aver fatto certi italiani, abbandonando affetti e luoghi di origine, per un nuovo inizio che per molti era un vero e proprio un arduo salto nel buio nel percorso della vita".
Il sindaco di Lucca, Mario Pardini, si è soffermato sulla propria esperienza in Argentina dove ha conosciuto tanti figli e nipoti di migranti italiani mentre il vescovo Paolo Giulietti, di ritorno dal Giappone, proprio sul viaggio compiuto sulle orme di un "migrante per testimoniare il vangelo", il missionario domenicano lucchese beato Angelo Orsucci.
"Il nostro territorio ha una lunga storia di proiezione nel mondo. E anche oggi, e credo per il futuro, la scelta è e sarà sempre di più quella di partire per poi decidere se rientrare o proseguire la propria storia all'estero – ha detto la presidente dell'associazione Lucchesi nel mondo, Ilaria Del Bianco -. L'impegno nostro e delle istituzioni è quello di mantenere un legame tra la città e queste persone".
Nei saluti portati dal vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Raffaele Domenici, il ricordo di un tipo di migrazione lucchese "molto forte e rappresentativa: quella delle balie, che in particolar modo da Lucca e dalla Mediavalle, sono partite anche arrivando ad allattare principi e principini francesi".
A visitare la mostra c'era anche un gruppo di studenti del Liceo artistico Passaglia, impegnati in un percorso PCTO, accompagnati dalle insegnanti Enrica Giannasi e Barbara Baroncelli.
La mostra e il catalogo sono realizzati dalla Fondazione Paolo Cresci grazie al contributo della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Banca del Monte di Lucca e nell'ambito del festival "I Musei del Sorriso" (http://www.museiprovincialucca.it/eventi) organizzati dal Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, di cui la Fondazione Cresci è ente coordinatore. L'evento inaugurale è organizzato in collaborazione con l'associazione "Lucchesi nel mondo". Il progetto scenico è di Alessandro Sesti mentre la colonna sonora, "Salpando", composta appositamente da Gianmarco Caselli.
"Navi di carta. Cento anni di emigrazione italiana oltre oceano"
Immagini e documenti dalla collezione di Massimo Cutò e dall'Archivio della Fondazione Paolo Cresci.
Museo Paolo Cresci per la storia dell'emigrazione italiana - Fondazione Paolo Cresci
Palazzo Ducale – sala Tobino
Palazzo Ducale, Cortile Carrara, 55100 Lucca
Dal 13 settembre al 23 ottobre 2022
Giorni e orari di apertura: tutti i giorni con orario 9.30-12.30 e 15-18.
Ingresso libero.
Per informazioni
Tel. 0583 417483
www.fondazionepaolocresci.it
www.museoemigrazioneitaliana.org
email: