Parte il 5 novembre Sara Biagioni e ha come destinazione l'ospedale di Matany, in Uganda. Specializzanda in malattie infettive presso l'Università di Firenze, trascorrerà 6 mesi in Africa inserita in uno dei progetti di Medici con l'Africa Cuamm.
Nata e cresciuta a Molazzana, in provincia di Lucca, Sara si è laureata all'Università di Pisa poi si è trasferita a Firenze per la specializzazione. L'idea di partire, di esercitare la professione di medico in giro per il mondo, è un sogno nel cassetto da tempo:
«Sono già stata in Africa, ho fatto un'esperienza di tre mesi in Tanzania, già con il Cuamm, e di un mese in Etiopia durante e subito dopo la laurea. Ne sono uscita entusiasta, tanto che la scelta della specialità in malattie infettive è nata proprio dalle possibili applicazioni in contesti come questi. Una cosa ha portato all'altra, e ora vedo questi sei mesi come un test importante per capire se diventare medico cooperante potrà davvero essere il mio futuro».
Il Cuamm opera in Uganda dal 1958 e nel 2024 ha supportato 740 strutture sanitarie con oltre 124 operatori, soprattutto locali. L'ospedale di Aber, nel distretto di Oyam, dove andrà Silvia, è a nord-est della capitale Kampala. Lì è presente a supporto del programma "Prima le mamme e i bambini" e al fianco degli adolescenti, con attività a livello sanitario, scolastico e comunitario.
«Ho realizzato solo ora che la partenza è vicina, – continua Sara – e sono molto felice. Mi piace l'idea di portare avanti e forse concludere il lavoro iniziato da Noemi, Sara e Samuele, specializzandi appena rientrati, e di contribuire così ad un progetto costruito insieme alla mia scuola. Porto con me le aspettative nate dalle esperienze precedenti, pur sapendo che ogni contesto è diverso e che ha le sue specificità. I colleghi appena rientrati mi hanno trasmesso molta serenità e molta carica, e questo mi dà ulteriore fiducia».
L'Uganda è un paese stabile ma tuttora segnato da profonde diseguaglianze, che sta risentendo degli effetti delle numerose crisi globali, tra cui quelle climatiche e ambientali. I sistemi sanitari, come in molti altri paesi, sono affaticati e se non sostenuti rischiano di tornare indietro a causa delle pesanti ripercussioni dovute ai conflitti circostanti e all'instabilità globale. La sfida è restare accanto alle popolazioni africane nelle battaglie quotidiane. Per questo, per Medici con l'Africa Cuamm è ancora più importante dare continuità ai progetti e fornire assistenza sanitaria a chi ha più bisogno.
È possibile sostenere Medici con l'Africa Cuamm con una donazione online su www.mediciconlafrica.org



