Economia e lavoro
Cerimonia di apertura dell'anno accademico Ingegneria della carta e del cartone in Confindustria Toscana Nord
Si apre con una cerimonia in Confindustria Toscana Nord il nuovo anno accademico del corso di Laurea Magistrale in “Ingegneria della carta e del cartone”, che si tiene a Lucca ed è promosso dal Dipartimento di Ingegneria Civile ed Industriale dell’Università di Pisa, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Fahre Impresa Sociale

Turismo ed edilizia guidano l'occupazione a Lucca, Massa-Carrara e Pisa: previste quasi 20mila assunzioni tra ottobre e dicembre 2025
Tiene il comparto industriale (ad eccezione di Massa-Carrara), bene l'edilizia; aumentano le richieste di personale nel settore turistico e della ristorazione in previsione di festività migliori rispetto all'anno precedente

Capobianco (Conflavoro) alla Giornata delle Professioni: "Con intelligenza artificiale, produttività imprese aumenta del 40 per cento"
Alla Giornata delle Professioni che si è svolta oggi (24 ottobre) nell'Auditorium San Francesco, è intervenuto il presidente di Conflavoro, Roberto Capobianco, per fare il punto sugli…

Il futuro delle cartiere passa dal Polo Tecnologico Lucchese: successo per "Meet IN-TEC B2B" con 60 incontri tra start-up e grandi imprese
L'iniziativa di Lucca In-Tec, Camera di Commercio della Toscana nord-ovest e Confindustria Toscana Nord, accelera la competitività del distretto

Il bando 'Eventi e iniziative rilevanti' per promuovere la cultura sul territorio
Grandi eventi, festival e manifestazioni costituiscono un elemento caratterizzante del panorama culturale della provincia di Lucca, in cui rassegne storiche e nuove manifestazioni concorrono alla definizione di…

Autunno caldo per il settore cartario: Uilcom UIL e SLC CGIL indicono 16 ore di sciopero e stato di agitazione
Si prospetta un autunno caldo per il settore cartario: per il rinnovo del CCNL è stato indetto da parte di Uilcom UIL e SLC CGIL un pacchetto di…

Intelligenza artificiale e professioni: tanta partecipazione al concorso indetto dagli ordini professionali lucchesi
Sono una quindicina gli elaborati presentati dagli studenti e dalle studentesse delle classe terminali degli istituti superiori della provincia di Lucca per vincere la borsa di studio…

Imprese, Conflavoro: per il 93 per cento delle aziende la burocrazia della Pubblica amministrazione ha un impatto critico
Il 93 per cento delle imprese italiane ritiene che leggi, regolamentazioni e adempimenti burocratici abbiano un impatto problematico sulle loro attività e di queste, oltre la metà (il 48%), lo considera significativamente negativo

Presentato il Rapporto Garfagnana 2025: tra sfide e risorse, un territorio in cerca di futuro
Presentato venerdì mattina, nella Chiesa dell'ex Convento di Sant'Anna a Pieve Fosciana, il Rapporto Garfagnana 2025, realizzato dall'Istituto di Studi e Ricerche su incarico della Camera di…

Adriano Rapaioli è il nuovo responsabile di Lucca per Confesercenti
Passaggio di testimone alla guida di Confesercenti Lucca. Adriano Rapaioli, già responsabile Massa Carrara, prende il posto di Daniele Benvenuti al quale rimangono quindi le aree di Pisa…

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Ancora segnalazioni a riguardo. Luci accese h24, week-end compresi, addirittura in questo periodo di chiusura prolungata per l'epidemia Coronavirus, all'interno del complesso scolastico di Piazza Verdi. Dopo le segnalazioni ricevute da alcuni lettori già da noi trattate in precedenza, (https://www.lagazzettadilucca.it/cronaca/2020/02/luci-accese-nella-notte-dentro-la-scuola-alighieri-di-piazzale-verdi-ci-saranno-mica-i-fantasmi/), ci viene nuovamente presentato il continuo di questo insolito fatto, ovvero che diverse stanze restano con la luce accesa fissa in maniera continuativa. La domanda che si pongono alcuni cittadini appare banale e spontanea. "A che serve tenere le luci accese H24 dentro le aule? ma soprattutto, chi paga la bolletta? Probabilmente noi contribuenti". Le foto che ci sono pervenute, sono state scattate nella tarda serata di sabato scorso 7 marzo.
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Il territorio di Lucca, Pistoia e Prato cambia status e, come il resto d'Italia, diviene area protetta a causa dell'epidemia di coronavirus: una notizia non inaspettata per le imprese, che si stanno attrezzando per far fronte a una situazione che già nelle settimane scorse le aveva viste impegnate nel fare la loro parte.
Rispetto ai giorni scorsi, la principale differenza che investe direttamente l'operatività delle imprese riguarda le indicazioni da dare ai lavoratori sugli spostamenti necessari per raggiungere il posto di lavoro: per poter meglio documentare il proprio status, i lavoratori potranno ricevere dalle imprese socie di Confindustria Toscana Nord un attestato che l'associazione ha fornito oggi in fac-simile ai propri associati. Per il resto, la raccomandazione è di osservare scrupolosamente le indicazioni che vengono dalle autorità: sulla loro applicazione, Confindustria Toscana Nord continua a fornire assistenza, aggiornamenti e interpretazioni. L'invito a ricorrere quando possibile al lavoro agile, per quanto condiviso anche dall'associazione, si scontra con la realtà di un sistema produttivo locale fortemente connotato in senso manifatturiero, che quindi non si presta facilmente a questa soluzione organizzativa.
"Il momento che stiamo vivendo è serio e grave - commenta il presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi -. Il bollettino quotidiano dei decessi e degli ammalati, in continua ascesa, ci colpisce profondamente prima di tutto come persone, oltre che come imprenditori. Nondimeno, il nostro territorio non sta vivendo la situazione drammatica che sta affliggendo altre parti d'Italia e quindi, a maggior ragione, dobbiamo essere sereni e fiduciosi che, rispettando tutti scrupolosamente le prescrizioni delle istituzioni, potremo superare l'epidemia limitando i danni. Come associazione continuiamo a rimanere operativi nei nostri uffici, per quanto pronti ad attivare forme di lavoro a distanza se si renderà necessario. Il messaggio che mandiamo alle imprese, ma anche a noi stessi è: coraggio, con serenità e senso di responsabilità ne usciremo. Nel frattempo, massima solidarietà agli ammalati e alle strutture sanitarie che se ne stanno facendo carico con sforzi enormi ed encomiabili. Per sostenere i reparti di terapia intensiva degli ospedali delle nostre tre province abbiamo deciso di promuovere una raccolta di fondi fra le nostre imprese, confidando nella sensibilità già espressa da molti colleghi."
Le sedi di Confindustria Toscana Nord rimangono infatti attive. Le riunioni sono limitate allo stretto necessario e vengono condotte secondo criteri prudenziali su igiene e distanza fra le persone; viene privilegiato in ogni caso l'utilizzo di strumenti di comunicazione a distanza. Parte dei corsi di formazione viene svolta regolarmente ma a distanza. L'associazione invita i soggetti che la convocano a riunioni da svolgersi di persona a cambiare quando è possibile, responsabilmente, le modalità organizzative.
"La gravità del momento impone di assumere decisioni responsabili - aggiunge il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini -. L'ha fatto il Governo, lo fanno gli amministratori, lo dobbiamo fare noi, a capo delle nostre imprese. In questo momento la priorità è spezzare la catena di contagio, mettendo in atto comportamenti che ne limitano la diffusione soprattutto in ambienti in cui, come nei luoghi di lavoro, la convivenza è imprescindibile. Da tempo, come Confindustria Toscana Nord, abbiamo indicato ai colleghi le regole igieniche da adottare in questa contingenza: le imprese stanno facendo ricorso a tutti gli strumenti possibili per tutelare i propri addetti. Non ce lo possiamo negare: dopo l'emergenza, ci sarà molto da ricomporre, e se noi ci assumiamo adesso il costo di fronteggiare l'emergenza, ci attendiamo a breve misure urgenti per affrontarne gli effetti. Sono certo però che la scelta che stiamo compiendo sia quella giusta, e che la produttività potrà essere recuperata lavorando insieme a tanti nostri collaboratori, che mettiamo adesso e per quanto possibile in sicurezza. Un pensiero e un ringraziamento vorrei esprimere ai nostri operatori sanitari, a prescindere da ruoli e posizioni, impegnati allo spasimo in questa circostanza, che mai ci saremmo immaginati di dover affrontare."
"Le difficoltà che stiamo vivendo e che si prospettano per l'immediato futuro non hanno precedenti da decenni - conclude il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Francesco Marini -. Noi stessi personalmente e le nostre imprese siamo chiamati a una sfida inedita contro un nemico invisibile e insidioso come il nuovo coronavirus, che sta mettendo a repentaglio la salute di tutti noi: da qui l'impegno con cui ci stiamo prodigando per assicurare in azienda condizioni di massima igiene e sicurezza. La maggior parte delle nostre imprese opera nel manifatturiero, il che significa che nella generalità dei casi l'opzione lavoro agile ci è preclusa. Il lavoro nostro e dei nostri collaboratori è fatto di materialità, delle cose belle e utili per le quali siamo famosi nel mondo. Non possiamo permettere interruzioni di un'attività che, per quanto ridotta, continua fra difficoltà di approvvigionamento e mercati statici. E' fondamentale dal punto di vista economico, oltre che da quello umano, che la malattia stia ben lontana dai nostri stabilimenti. L'associazione sta sostenendo con decisione le imprese, aiutandole a districarsi fra norme non sempre di facile applicabilità. Ora è il momento dell'impegno, della costruttività e del consenso verso le istituzioni, prime fra tutte quelle sanitarie, che con la nostra raccolta fondi vogliamo contribuire a sostenere."
Chi intenda aderire alla raccolta fondi per i reparti di terapia intensiva degli ospedali delle province di Lucca, Pistoia e Prato può versare il contributo, con la causale "EMERGENZA COVID19 - DONAZIONE ACQUISTO MATERIALI DI SUPPORTO PER TERAPIA INTENSIVA OSPEDALI LU PT PO" sull'uno o l'altro dei seguenti conti, tutti intestati a Confindustria Toscana Nord:
Lucca
Banco BPM
IT 26 W 05034 13701 0000 0012 6338
Pistoia
Monte dei Paschi di Siena
IT 35 A 01030 13800 0000 6336 2146
Prato
Intesa Sanpaolo
IT 05 F 03069 21531 1000 0000 1105


