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Grazie alla passione per le rose di Marie Josèphe Rose Tascher de La Pagerie, per Napoleone semplicemente Josephine, nei primi anni dell’Ottocento, i parigini svilupparono l’interesse per i roseti. Il divampare di questa moda, fece si che da centinaia di variazioni conosciute nel 1814, nella meta del secolo se ne arrivarono a contare oltre seimila.
La passione di Josephine di collezionare rose nei giardini di Malmasion, con l’aiuto del giardinare francese Andrè Dupont, non temeva rivali per le molteplici varieta e rarità. L’imperatrice dal 1804 al 1810 rese i giardini del Castello di Malmaison uno dei più apprezzati d’Europa.
Quando le passioni sono cosi sentite, non possono non contagiare chi si trova a vivervi vicino. E’ cosi che anche Napoleone non mancava di collaborarvi, impegnandosi a portare dai territori di battaglia nuove varietà di rose per la gioia dell’adorata Josephine.
Anche dopo il trauma dell’abbandono da parte di Napoleone, per inseguire il tanto bramato erede e successore, Josephine cerco di recuperare un po’ di pace proprio a Malmaison, la residenza che era stata il rifugio del loro vero e sincero sentimento, dedicandosi ancora più alle sue passioni delle rose e di altre rarità di fiori esotici come le camelie, le magnolie viola, i rododendri, i gerani, tutti comprati sul mercato di Londra, sebbene il blocco continentale vietasse qualsiasi commercio con l’Inghilterra. Questa curiosità di Joséphine verso l’esotico si manifestò anche nei confronti della fauna. Infatti fece allocare nei suoi giardini anche gazzelle, canguri e cigni neri. L’enorme varietà e soprattutto la rarità di flora e fauna della dimora di Joséphine richiamò l’interesse degli scienziati che vi svolsero opere di ricerca e catalogazione.
Mi sia adesso consentita una breve divagazione dai resoconti napoleonici che costituiscono l’oggetto del nostro periodico appuntamento.
Non posso infatti non segnalare con vero piacere la passione e l’impegno di una nostra concittadina che da anni, come Josephine, colleziona rose rare nell’importante e curato giardino della sua prestigiosa residenza sulle colline lucchesi.
Si tratta di una donna riservata e di gusto molto raffinato, che risponde al nome di Paola Legato Sgro.
Queste due donne, Josephine e Paola, vissute in epoche diverse ma amanti entrambe del bello, hanno in comune l’amore per l’eleganza, in particolare per il più raffinato Stile Impero e per i profumati roseti.
In un mondo globalizzato, dove tutto si esaurisce nella fretta e nella corsa per spostarsi da un posto all’altro, talora visitando paesi e realtà nuove senza neppure trovare il tempo necessario per stabilire un empatia con le persone e il paesaggio, è da segnalare chi ancora con pazienza cura la bellezza della natura, per tramandare tradizioni di coltivazione la cui vista scalda l’animo. Credetemi, un pomeriggio in compagnia di Paola è quanto di meglio si possa desiderare per ritrovarsi non solo sereni e rilassati, ma anche avvolti da quel benessere che emana dalle persone ricche di passioni.
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