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Una ricerca proveniente dal Canada ha confermato che la sigaretta elettronica può rappresentare un aiuto molto valido per chi ha intenzione di smettere di fumare. L’American College of Cardiology lo scorso 30 marzo ha presentato online uno studio in cui viene confermato che la Sigaretta Elettronica è un dispositivo utile nel contesto di una terapia finalizzata all’abbandono del vizio del fumo. Sponsorizzata dall’Istituto Canadese di Ricerca sulla Salute, l’indagine in questione si chiama Efficacy and Safety of E-Cigarettes for Smoking Cessation – E3, ed è stata condotta da Anthony A. Bavry e da Mark J. Eisemberg, professore di medicina alla McGill University di Montreal e cardiologo del Jewish General Hospital del Quebec.
I risultati dello studio
Anche se si sta parlando di uno studio limitato, i risultati della ricerca che è stata svolta dall’American College of Cardiology meritano di essere considerati un passo in avanti rispetto all’attitudine nei confronti della sigaretta elettronica. A differenza di quello che avviene in Italia, infatti, negli Stati Uniti le e-cig non beneficiano di una fama molto positiva. Spesso le cattive interpretazioni di episodi di cronaca riportati dai mezzi di comunicazione hanno alimentato e accresciuto la disinformazione in relazione a questo argomento, soprattutto per ciò che concerne gli effetti dei vaporizzatori personali rispetto alla salute degli individui.
L’uso improprio delle sigarette elettroniche
Alla fine dello scorso anno, infatti, negli Usa si era diffusa un’epidemia di malattie polmonari, che in un primo momento era stata correlata all’uso delle sigarette elettroniche. Indagini successive eseguite in modo più approfondito avevano permesso di scoprire che sì le e-cig erano coinvolte, ma solo perché erano state utilizzate in maniera irregolare o comunque impropria, per esempio con il ricorso a liquidi che contenevano tra gli ingredienti un olio al THC: una situazione che è stata provocata anche a un mercato regolamentato in maniera troppo limitata. Come si può intuire, invece, in Italia e nel resto d’Europa lo scenario è molto differente, dal momento che la distribuzione dei dispositivi da svapo e degli accessori correlata è disciplinata da regole alquanto restrittive. Per esempio i liquidi rientrano addirittura nel novero dei prodotti del Monopolio di Stato; di conseguenza possono essere venduti unicamente in negozi fisici che distribuiscono articoli per il tabacco o comunque da rivenditori che siano stati autorizzati dall’Agenzia per le Dogane e i Monopoli, anche su Internet.
I benefici della sigaretta elettronica
Ma quali sono i motivi per i quali la ricerca canadese permette di concludere che le e-cig siano utili per smettere di fumare? Prendendo in esame i dati ottenuti, gli studiosi sono arrivati a intuire che la sola consulenza per i fumatori attivi si è rivelata meno efficace, in relazione all’abbandono del vizio del fumo, rispetto all’abbinamento tra la consulenza e il trattamento con i dispositivi da svapo alla nicotina. Un effetto di minor rilievo si è registrato, invece, con l’abbinamento tra la consulenza e le sigarette elettroniche prive di nicotina. L’astinenza continuativa, a dispetto dei miglioramenti, si è mantenuta modesta per tutti i campioni che sono stati presi in esame.
Come è stata svolta la ricerca
Entrando più nel dettaglio, l’indagine si è basata su un campione costituito in totale da 376 persone, ognuna delle quali impegnata in una consulenza per abbandonare il vizio del fumo. A 128 soggetti sono state consegnate sigarette elettroniche con la nicotina, mentre a 127 sono state concesse e-cig senza la nicotina. Il counseling, della durata di 100 minuti, è proseguito per entrambi i campioni, oltre che per altre 121 persone che hanno continuato a usufruire della consulenza ma senza adoperare le sigarette elettronica. L’età media delle persone che hanno preso parte alla ricerca era di 52 anni, con una lieve prevalenza di uomini rispetto alle donne: 53% contro 47. Tutti i soggetti sono stati seguiti per tre mesi; la ricerca era stata concepita per durare per più tempo ma è stata sospesa per colpa di inconvenienti riguardanti la disponibilità degli articoli da utilizzare. Tutti erano fumatori attivi con l’obiettivo di abbandonare il fumo: in media fumavano da più di 30 anni circa 20 sigarette ogni giorno.
Perché la sigaretta elettronica funziona
Il numero di sigarette che venivano fumate ogni giorno si è ridotto in misura più rilevante tra i soggetti del campione a cui sono state consegnate le e-cig con la nicotina, mentre il dato sull’astinenza continua è stato superiore proprio in questo gruppo. L’astinenza prevalente nel campione con le sigarette elettroniche con la nicotina era del 22%, molto superiore agli altri gruppi.
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa segnalazione-denuncia inviataci da un cittadino abitante a Torre in Valfreddana a seguito dell'investimento di una donna avvenuto nella giornata di ieri:
Ieri, poco dopo le ore 13, si è verificato l'ennesimo incidente sulla Via provinciale per Camaiore: vittima una donna di 45 anni che è stata investita da un'automobile mentre attraversava la strada in località Cappella (di fronte al Bar Bao) ed è stata ricoverata all'ospedale con trauma cranico.
La zona (che è individuata, peraltro, come centro abitato) è estremamente pericolosa e pur in presenza di esercizi pubb lici (bar edicola-ufficio postale e, poco distante, un asilo comunale) non è dotata di un pur minimo elemento di protezi one, in effetti:
a) manca uno spazio dedicato a parcheggio che regolamenti l'attuale sosta caotica delle auto sul fronte strada;
b) non c'è un minimo di marciapiede su tutto il tratto di strada indicata come centro abitato;
c) il limite di velocità dei 50 km/h, le strisce pedonali e il piccolo segnale luminoso che indica pericolo non riescono a
produrre alcun effetto concreto per garantire l'incolumità fisica dei cittadini;
e) la via provinciale ha una larghezza stradale del tutto inadeguata ed è tale che la rende difficilmente accettabile per
essere riconosciuta con caratteristiche di strada provinciale (ma in questo tratto si potrebbe raddoppiare facendo
passare un senso di marcia oltre le piante poste sul lato nord ?).
In attesa, quindi, di interventi più radicali ritengo necessaria l'installazione di un semaforo a chiamata - che blocchi il traffico, così come è stato fatto in diversi punti a rischio lungo la circonvallazione di Lucca.
Giova ricordare che la Via provinciale per Camaiore, per lungo tempo, ha detenuto il triste primato di strada provinciale da "bollino rosso" e cioè con più incidenti registrati tra le strade provinciali presenti in tutto il territorio della Regione Toscana: ma sembra, purtroppo, che niente sia cambiato !!!!