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Normativa e fiscalità 2025: le novità per il settore delle scommesse online in Italia
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Giannoni e Fantozzi uniti più che mai: "Lettera firmata sì, ma da chi?"
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Due persone in difficoltà cercano un affitto urgente: appello da un luogo isolato
Un appello disperato per due persone che stanno cercando un appartamento in affitto senza, però, riuscire a trovarlo. Ancora una volta ecco emergere il problema della mancanza totale di alloggi in affitto

Elezioni regionali viste da "un deluso della politica"
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"Alla Regione Toscana e alla Provincia di Lucca. Nuovo ponte sul fiume Serchio"
Riceviamo e pubblichiamo questa breve riflessione sul nuovo Ponte sul Serchio inviataci da un lettore

Il coraggio di rinascere: la Lucchese ci riprova ancora e la Pantera vuole ruggire, di nuovo
Un club storico, simbolo identitario della città di Lucca, si ritrova ancora una volta davanti al bivio tra estinzione e ripartenza

Gli italiani abbracciano sempre di più le esperienze virtuali
In pellicole cinematografiche come Matrix abbiamo ipotizzato per la prima volta la possibilità che potesse esistere una dimensione parallela alla nostra, ma non meno reale. Oggi questa ipotesi è una certezza di cui facciamo quotidianamente esperienza

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E' una bella domenica di settembre, calda, soleggiata, piena di gente per le strade di Vila Real, e così quasi senza pensare o programmare nulla, decido di regalarmi una giornata fuori porta.
Prima tappa della domenica in movimento è una puntata ad Ayamonte, la cittadina spagnola poco oltre il confine portoghese, dove ho trovato in una tabaccheria i miei amati sigari toscani, e dove faccio scorta.
Imbarco sul piccolo ferry boat, e dopo poco più di quindici minuti arrivo in.... Spagna.
C'è gente a giro, è festa e si avverte nell'aria la voglia di uscire, d'incontrarsi, qui la situazione come nel resto della Spagna è più rigida che in Portogallo. La mascherina è obbligatoria, sempre, e se non sei solo, non puoi nemmeno fumare per strada.
Arrivato, scendo, mi rifaccio la strada che dal porto fluviale arriva al porto marittimo, passando per la splendida piazza principale, mi addentro nel dedalo di stradine che portano alla piazza dove c'è la tabaccheria, e noto che molti negozi sono chiusi, con settembre qualcuno ha ripreso già l'orario invernale e ha deciso di non aprire la domenica.
Arrivo e mi rifornisco per qualche giorno, così da avere la scusa per tornare in settimana, e poi m'incammino verso il porto, non ho un programma definito, vivo alla giornata questa domenica settembrina, ma passando davanti ad un'insegna che recita " Tasca la Pena" tapas e cerveza, non ho incertezze.
Il richiamo è troppo forte, mi siedo, ordino e poco dopo, finalmente senza mascherina mi portano un piattino di Jamon iberico leggendario, pane tostato e l'immancabile aggiunta spagnola di pomodoro e olio, per farti una bruschetta per conto tuo. Mangio con gusto e con tranquillità, e la signora mi dice, anzi mi fa capire: che siccome non c'è nessuno vicino posso anche fumare.
Regalo inatteso e gradito, mi accendo il mio toscano e mi gusto il sole alto nel cielo e questo momento di assoluta tranquillità.
Pago, un'occhiata all'orologio e decido di prendere il traghetto di ritorno che parte fra poco più di dieci minuti.
Senza correre, qui non c'è fretta e il tempo scorre come tu desideri, arrivo al porticciolo, m'imbarco e ritorno in Portogallo.
E' da poco passata l'una e non ho voglia di tornare a casa, allora senza quasi avere in mente qualcosa di prestabilito, decido di vivere l'esperienza di un viaggio su di un treno portoghese.
Faccio un pò di strada e arrivo alla stazione, guardo e c'è un convoglio che sta partendo: destinazione Faro.
Salgo, pago il biglietto sul treno al controllore, qui in molte stazioni la biglietteria è chiusa, e decido di scendere a Tavira, una bella località sempre in Algarve, dove si sono insediati diversi connazionali.
Scendo dopo un pò di fermate e grazie ai potenti mezzi del telefonino, che mi guida, mi incammino verso le vie del centro.
Non ho niente in mente, non so cosa voglio fare, voglio decidere così come viene, e la decisione arriva improvvisa: passo davanti ad un ristorante, sono le 14,30 passate e vedo in bella vista del bel pesce e accanto anche il menù.
Piatti tipici e non, pesce o carne e l'immancabile baccalà.
Consigliato dal cameriere scelgo un'orata che mi pare veramente bella e senza strafare di antipasti o pasta, me la faccio servire così alla brace. Un pò di olio, un pò di limone e il sapore del mare si sente ancora.
Qui si può fumare e chiedendo ovviamente ai vicini se il sigaro da noia, e avendo avuto un cenno di assenso, mi fumo il mio secondo e ultimo toscano.
Mi faccio due passi e poi ritorno verso la stazione, aspetto un treno che mi riporti verso casa e intanto il tempo scorre.
Poco dopo arriva il treno, salgo, mi siedo e mi godo il panorama di quel breve ma piacevole viaggio.
Arrivo nel tardo pomeriggio a Vila Real, e mi siedo su una panchina del lungo fiume, il sole piano piano sta tramontando e si porta via anche questa domenica.
Una domenica non " bestiale" come titola la canzone ma sicuramente diversa, una domenica fuori porta, una domenica in trasferta, ma con tante immagini e tanti momenti che resteranno a lungo impressi nella mente.
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Ricevimao e pubblichiamo questa lettera aperta, a firma di associazioni onlus e società sportive, per richiedere all'amministrazione lucchese un consiglio straordinario aperto alla cittadinanza in cui si dibatta della ristrutturazione della palestra Bacchettoni:
"Buongiorno,
Sono il vicepresidente della associazione “Vengo anch’io Astrolabio onlus” che da anni si occupa nel territorio Lucchese di realizzare attività “ludico/motoria” in acqua a bambini che presentano “neuro diversità” di vario genere.
La nostra Associazione ha seguito fin dall’inizio la vicenda della “vasca riabilitativa” a Lucca, siamo stati i promotori della petizione, con quasi 5000 firme raccolte, che cercava di spingere la Regione, sollecitando una presa di posizione del Comune di Lucca, ad investire nel Campo di Marte per realizzare un centro di eccellenza per la riabilitazione, e una vasca riabilitativa sarebbe potuta essere un fiore all’occhiello.
Nei mesi che sono seguiti, perché parliamo di oltre un anno fa, questa ipotesi è andata via via accantonata e ripresa a seconda del periodo storico contingente e del “personaggio politico” che ne rilanciava l’opportunità.
La nostra associazione ha richiesto e ottenuto più volte udienza al Sindaco di Lucca, ha spiegato le carenze che il nostro comune presenta dal punto di vista delle accessibilità alle “attività motorie”, di come sia impossibile per una certa fascia di utenza accedere ad alcune palestre e soprattutto alla piscina comunale. Gli abbiamo raccontato di come alcuni cittadini, proprio quelli che per esempio frequentano la nostra associazione, sono svantaggiati e di come da decenni debbano accedere (pagando ingenti somme di denaro) a strutture private dedicate ad attività ricreativo/sportiva in acqua.
Abbiamo illustrato come queste vasche (che hanno dimensioni ridotte e temperature dell’acqua più elevate rispetto alle piscine) possano essere usate per svariate attività ludico/sportive da una eterogenea fascia di popolazione; dai giovani amanti del fitness in acqua, alle gestanti, dai neonati agli anziani che possono fare attività motorie “dolci”, e per ultimo da persone con disabilità che avrebbero finalmente accesso facilmente ad una vasca e che potrebbero scegliere di svolgere una delle attività sopra elencate “mescolati” al resto della cittadinanza.
Il sindaco ci ha ricevuti, ascoltati e, dopo aver riflettuto e compreso le nostre richieste, memore della mancanza di una struttura pubblica come questa su tutto il territorio comunale, ha dato il suo benestare annunciando pubblicamente che avrebbe potuto realizzare questo tipo di vasca nella palestra Bacchettoni poichè a breve sarebbe stata ristrutturata diventando la “palestra della città”.
In un primo momento qualcuno ha frainteso, pensando che la realizzazione e l’uso di questa infrastruttura potesse essere ricondotta ad attività riabilitativa sanitaria.
Più e più volte è stato spiegato questo fraintendimento ma mai avrei pensato che alcune società sportive Lucchesi si potessero risentire di questa scelta, tanto da coalizzarsi firmando una lettera intitolata “salviamo la bacchettoni”.
Se lo sport è per tutti allora un luogo che può garantire non solo l’accesso ma anche la fruibilità, la socialità e l’aggregazione di persone “diverse” tra loro, allora dovrebbe essere ben visto soprattutto dalle società sportive soprattutto se intendono lo sport come “strumento di formazione e di valorizzazione della persona e come veicolo di solidarietà tra gli uomini ed i popoli”
Quindi se non è lo stigma della disabilità a far paura e chiarito che quella vasca NON SARA’ REALIZZATA PER FARE ATTIVITA’ RIABILITATIVA allora penso che la scelta del Sindaco non possa essere messa in discussione, perché in una palestra comunale possono svolgersi molte attività e il fitness in acqua potrebbe essere appetibile ai cittadini quanto il gioco delle bocce o il curling.
Dispiace leggere in questi giorni sulle testate nazionali prese di posizione di persone vicine al mondo della disabilità e dello sport che distorcendo la realtà cercano di fare pressione sull’amministrazione dando una personale, parziale ed errata visione della faccenda.
Ho conosciuto in questi anni di attività in associazione, tanti bambini/ragazzi/adulti che con le loro “abilità” non potrebbero mai accedere a sport agonistici (di certo neppure Para olimpiadi) eppure gioiscono e si entusiasmano a provare attività sportive che gli consentono di fare movimento (non riabilitazione) gli consentono di socializzare (non solo tra persone con disabilità) gli consentono di stare in un ambiente sano (e non sanitario)
Il nostro sfogo non vuole certo far cambiare idea agli esponenti delle società sportive o agli “esperti di sport” tout court, questa lettera è indirizzata alla cittadinanza tutta, con o senza disabilità, sportivo o nullafacente perché è giusto che non venga travisato il messaggio che la palestra Bacchettoni sarà un luogo aperto a tutti una palestra per TUTTI i cittadini.
Con questa lettera abbiamo chiesto ad alcune associazioni presenti sul territorio un parere su questa ingiusta contrapposizione (perché di questo si tratta) tra mondo dello sport agonistico e un mondo che predilige fruire il movimento come sano stile di vita senza competizioni (persone che per varie ragioni non ha accesso ai giochi agonistici per intenderci) e in molti hanno aderito a voler chiedere alla amministrazione pubbliche spiegazioni.
Se come cittadini pensate di avere lo stesso diritto di altri di fruire dei luoghi per lo sport allora chiediamo formalmente che venga indetto un Consiglio Comunale straordinario aperto a tutti nel quale possa essere dibattuta la definitiva destinazione della palestra Bacchettoni, per conoscere una volta per tutte quale “angolo” ci riserveranno".
Elena Piantanida – vicepresidente “Vengo anch’o Astrolabio Lucca onlus”
Associazioni, Community e Società Sportive che sottoscrivono la richiesta:
Ass. “Vengo anch’io Astrolabio Lucca Onlus”
A.S.D. Sport & Fun
Ass. “Andare Oltre si Può”
S.S.D. Happy Gym s.r.l.
Ass. “L’amore non conta i Cromosomi”
SOUL DANCE centro formazione danza A.S.D.
Ass. “Casa Alfa”
Compagnia di Teatro “TcomeTeatro”
“Pedana Sensoriale”
A.S.D. DanzarE’
Ass. “Lucca Senza Barriere”
A.S.D. Sporting S. Donato
Ass. L.A.S.A.
Community “Genitori H”
Ass. Pod. “Marciatori Marliesi” FIDAL
Ortopedia Nardini
Ass. “Parco di S. Anna”