Politica
Gerusalemme, i missili dei tagliagole dell'Iran non piegano la voglia di vivere di un popolo
Una nostra collega e amica residente in Israele e, nella fattispecie, nella capitale dello stato ebraico, sta passeggiando per le strade nonostante la guerra imperversi con lanci di missili provenienti dall'Iran degli Ayatollah, il paese dove la libertà non esiste

Cucchi-Ter
Bombe più o meno intelligenti in Europa e Medio Oriente hanno coperto mediaticamente un altro atto della “saga Cucchi”, a detrimento della visibilità della senatrice Ilaria, che peraltro sui social s’è mossa come sempre

Gruppi di opposizione del centrosinistra: "Chiediamo consiglio straordinario su situazione scolastica per l'anno 2025/2026"
"Il problema della riduzione delle classi sta peggiorando una situazione di molte famiglie e dei paesi, per cui ne discuteremo in un Consiglio Straordinario, partendo dal caso…

La violenza… rivoluzionaria
"La guerra, ovvero la violenza rivoluzionaria, è la levatrice della Storia, la chiave di volta per determinare radicali cambiamenti politici economici e sociali". Così argomentava Karl Marx

Geal/Gaia risvolti economici
La vicenda GEAL potrebbe trovare posto nelle grandi narrazioni omeriche: inizia anni fa e forse è lontana dal concludersi. Geal distribuisce ”l’oro blu”, l’acqua che scende dalla Garfagnana ed entra nelle mura della città: obiettiva ricchezza del territorio, pregiata oggi, ambita in futuro

Mille giorni di amministrazione Pardini, il centrosinistra la stronca: "Il nullla più assoluto"
"Mille giorni di Pnrr, più lucine: questo dovrebbe essere il bilancio del sindaco Mario Pardini, dato che la sua amministrazione si è contraddistinta per il nulla più totale".

Il caso del gabbiano maltrattato a Lucca arriva in Parlamento: Michela Brambilla chiede l’applicazione della massima pena consentita
"Con la Legge Brambilla finisce l'impunità per chi uccide e maltratta gli animali, anche quelli selvatici". Lo ricorda l'on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell'Intergruppo parlamentare per…

Salanetti, l'opposizione di Porcari: "Bene il preavviso di diniego all'impianto, ma è presto per cantare vittoria"
“L’ottima notizia, che la Conferenza dei Servizi di ieri 18 giugno si sia conclusa con la decisione di inviare a RetiAmbiente il preavviso di diniego dell’istanza di autorizzazione dell’Impianto dei…

Futuro di Geal, il gruppo Salviamo la nostra acqua: "Sindaco, avanti tutta con la nostra battaglia"
“È notizia di questi giorni che l’Autorità idrica toscana ha di nuovo respinto la richiesta del Comune di Lucca di proseguire nella gestione autonoma della propria acqua, cosa…

Attacco agli Ayatollah
Quando Israele avviò la resa dei conti con Hamas si son profilati i prodromi dell’attuale attacco che ha il dichiarato fine di far cadere il regime teocratico di Teheran, privando di sostegno Hamas e Ezbollah

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"La notte scorsa - dichiara Augusto Gozzoli portavoce del Movimento Nazionale - La Rete dei Patrioti - i nostri militanti hanno affisso di fronte ad alcune chiese in diverse città italiane, dei manifesti che rappresentano #GiuseppeConte nei panni di un novello Erode pronto a guastare il Natale degli italiani mobilitando le forze dell'ordine a caccia di quei cittadini che oseranno sfidare i suoi arbitrari #DPCM per passare il Santo Natale in famiglia, come la Tradizione ci ha tramandato. Il premier soprattutto ne rovina il carattere religioso, con l'appoggio del Vaticano di Papa Francesco, vietando la messa di mezzanotte che verrà anticipata alle 18, come se il virus non fosse contagioso in quella fascia oraria e stravolgendo così 2.000 anni di storia".
"Ci piacerebbe - conclude Gozzoli - che le forze dell'ordine, con droni e strumenti all'avanguardia, fossero mobilitate per combattere spaccio di droga e criminalità in generale, invece di perseguire onesti cittadini e credenti, rovinati economicamente dal lockdown e condannati ad un futuro di povertà e disperazione, che vogliono solo trascorrere le feste in serenità con la propria famiglia in un sereno clima di fede e speranza".
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"La seconda proposta di project financing presentata da Coima Sgr e Rocco e Puccetti architetti è anch'essa, come la prima, radicalmente da rigettare. Salvo modeste modifiche già in precedenza ipotizzate dagli stessi proponenti, la proposta ricalca infatti interamente la prima, già respinta dalla giunta Tambellini, ed è ben lontana dal contenere quegli elementi di novità che lo stesso sindaco aveva espressamente richiesto al fine di tutelare la parte pubblica e il suo patrimonio".
Dopo i necessari giorni di approfondimento delle oltre 400 pagine protocollate in Comune dalla società di Milano e dallo studio di architettura lucchese, per conto dell'unico investitore Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il coordinamento "Salviamo la Manifattura" è giunto alle sue conclusioni attraverso un'attenta valutazione eseguita con l'ausilio degli esperti che ne fanno parte. Conclusioni riassunte in 50 schede che stamani sono state messe a disposizione del sindaco, dell'intera giunta e dei consiglieri comunali.
"Partiamo intanto dalla questione tecnica fondamentale, i numeri del project - si legge nella nota del gruppo trasversale formato da professionisti, esponenti della società civile e politici di diversi schieramenti - . La seconda proposta, come del resto la prima, non tiene minimamente conto del fatto che le aree di sosta che la società di gestione vorrebbe in concessione sono già gravate da un diritto reale a favore della Metro, la quale, proprio tramite la gestione di quei parcheggi consegue attualmente proventi che vanno in larga parte proprio al Comune di Lucca. Un esproprio che priverebbe fra l'altro l'amministrazione di un incasso di oltre 30 milioni di euro in 40 anni. Di tali proventi nella proposta di project non vi è traccia, non si computano: un'omissione che, a nostro parere, invalida completamente il progetto".
Secondo il coordinamento Salviamo la Manifattura, dunque, l'omettere di attribuire valore a tale indubbio contributo che il Comune fornirebbe al progetto, invalida qualsiasi valutazione economica del project financing stesso.
"Il Piano Economico Finanziario e la corrispondente valutazione 'Value for Money, è priva di qualsiasi validità perché appunto non tiene conto della reale situazione delle aree d'intervento - spiega ancora il gruppo -. Ma, oltre a questa evidente distonia rispetto alle norme, c'e di piu. Sono infatti gli stessi proponenti che chiedono al Comune un contributo economico e, piuttosto che quantificarlo in denaro, lo identificano in un ben determinato immobile, gli edifici della porzione sud della ex manifattura; non solo: ciò espressamente fanno allo scopo di incrementare la redditività della loro proposta di project, per passare in sostanza da un tir di progetto del 5,50% ad uno del 7,22%. Dalla lettura delle disposizioni di legge si evince, al contrario, che solo la Pubblica Amministrazione può decidere di contribuire al progetto con parte del proprio patrimonio, e per giunta nell'esclusivo fine di raggiungere l'equilibrio economico-finanziario. Non è dato in sostanza che sia il proponente a scegliersi un bene del patrimonio pubblico, né certo allo scopo di incrementare la redditività della propria proposta di partenariato pubblico-privato".
Secondo il coordinamento "Salviamo la Manifattura", anche l'apertura di Coima ad una compartecipazione futura del Comune agli incassi del privato, è fumo negli occhi.
"Nella nuova proposta di project si prevede che se le aree di sosta supereranno una certa soglia di incassi - conclude la nota - la società di Gestione ne darà una parte al Comune di Lucca, ma questa cifra sarebbe di poche migliaia di euro l'anno, cifra assolutamente risibile rispetto alla misura del danno che abbiamo valutato aggirarsi intorno a 32 milioni di euro. Comprensiva, oltre che dalla perdita degli incassi dei parcheggi (31 milioni e 447mila euro in 40 anni), anche del mancato introito della tassa di occupazione suolo pubblico Cosap (800mila euro) e la perdita definitiva della proprietà pubblica dell'ex Manifattura per 3 milioni e 200 mila euro.
"La verità - conclude la nota del coordinamento - è che quella presentata non è affatto una proposta di project financing. Invece il project financing è qui utilizzato strumentalmente al solo scopo di acquisire la proprietà dell'ex Manifattura al prezzo più conveniente possibile. Ciò che preoccupa è il danno economico incommensurabile che ne deriverebbe alla città".
Nella foto: Manfredi Catella di Coima Sgr