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Scritto da Redazione
Piana
09 Luglio 2024

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L'amministrazione comunale di Villa Basilica si unisce alle richieste inviate in questi giorni da Confindustria Toscana Nord e Fondazione Collodi alla Regione Toscana per chiedere ristori nei confronti delle aziende costrette ad affrontare le conseguenze economiche della chiusura del Ponte all'Abate. 
 "Confindustria Toscana Nord e Fondazione Collodi - spiega il primo cittadino Giordano Ballini - hanno chiesto aiuto alla Regione Toscana, facendosi portavoce del disagi che le attività economiche di Pescia e Villa Basilica stanno vivendo da tempo. Infatti in questi ultimi mesi le aziende hanno subito prima le difficoltà per l'attivazione del cantiere per la realizzazione del marciapiede all'interno dell'abitato di Collodi, con la sospensione dei passaggi dei mezzi pesanti in ingresso e in entrata a Villa Basilica, dove sono presenti oltre una quindicina di aziende del settore cartario, per 6 ore al giorno e per i 7 mesi di durata del cantiere". 
 "Una volta chiuso questo cantiere - prosegue - si è aperto quello per la messa in sicurezza del Ponte all'Abate: un'opera imprescindibile, che anche stavolta grava non solo sui cittadini ma anche e soprattutto sulle attività economiche della zona, entrambi costretti ad effettuare percorsi alternativi gravosissimi e disincentivanti". "Lo sforzo richiesto alle imprese è notevolissimo: per i sette mesi di chiusura del ponte è stato previsto un percorso alternativo che moltiplica anche per 100 la distanza da percorrere per giungere alla stessa meta. Ad esempio per arrivare da Collodi a Lappato (300 metri) bisogna percorrere oltre 30 km passando dall'autostrada per uscire al Casello di Capannori. Ciò significa per le attività costi maggiori ed una diversa programmazione dei tempi di lavoro e quindi riduzione dei fatturati e un impatto ambientale certamente maggiore". 
 "Ecco quindi che la realizzazione della Variante di Collodi, per poter consentire ai cittadini e alle aziende di poter vivere e lavorare in tranquillità, diventa ancora più urgente".  
"Come sindaco di un Comune limitrofo che ospita non poche aziende, confido anche io, come la Fondazione Collodi e Confindustria, nell'intervento della Regione Toscana affinché preveda ristori per le aziende vittime incolpevoli di questi eventi. Un primo passo, in attesa di avviare in via definita lavori di messa in sicurezza, progettazione e realizzazione di opere viarie necessarie al superamento di questo, ricorrente e non più sostenibile, stato di crisi".
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