Economia e lavoro
I taxi a Lucca sono pochi e verranno aumentate le licenze: il Comune dà ragione agli albergatori
Si è tenuto lunedì 7 luglio un incontro tra l’amministrazione comunale di Lucca e la commissione consultiva del servizio taxi, composta dai rappresentanti degli operatori del settore presenti…

Cercasi bagnino a Marina di Pietrasanta (Versilia), località Focette
Stabilimento balneare a Marina di Pietrasanta (Versilia), località Focette, cerca un bagnino, ad assunzione immediata con contratto nazionale. Uomo o donna, con brevetto di salvataggio in mare. Se…

Nasce il coordinamento Lucca e Versilia dei pubblici esercizi di Confesercenti
Nasce il nuovo direttivo provinciale di Fiepet, il sindacato dei pubblici esercizi di Confesercenti. Proprio per l’importanza della categoria, largamente la più rappresentata nell’associazione, è stato deciso di…

Artigianato, la forza di un comparto per un territorio: Confartigianato analizza i dati camerali
L’artigianato, sul nostro territorio, riveste un ruolo davvero importante: a livello provinciale infatti, un’impresa su quattro è artigiana. E pur se tra il 2023 e il 2024 si…

Infortunio sul lavoro alla Kme di Fornaci, la denuncia della Fiom Cgil
"Ormai possiamo dire che non si tratta di casualità. Anche stamani (martedì, ndr) abbiamo appreso dagli organi di informazione…

Rissa fra norafricani in un supermercato, tuona la Filcams Cgil: "Grande distribuzione, più investimenti nella sicurezza"
Visto quanto accaduto recentemente alla Pam di Viareggio, la…

Voci di chiusura alla Diciotto Srl di Altopascio, i sindacati proclamano lo sciopero
Nella giornata di giovedì 26 giugno, la Filctem Cgil di Lucca,…

Firmato in Regione l'accordo fra azienda Valmet e sindacati: esuberi solo su base volontaria e nuovi investimenti
Un accordo che chiude positivamente la vertenza Valmet di Lucca, con investimenti sul sito ed esuberi ridotti a 13 e solo su base volontaria.È stato firmato giovedì…

Turismo estate, Conflavoro: 268 milioni di presenze e 71,8 miliardi di spesa, boom dei borghi
Il Centro Studi Conflavoro stima per l'estate italiana 268 milioni di presenze, in aumento del 2,1% rispetto al 2024 e in linea con i livelli precedenti alla pandemia.

Il sindaco Pardini e l’assessore Granucci al mercato Don Baroni: riassetto, riqualificazione e valorizzazione le parole d’ordine
Il sindaco Mario Pardini e l’assessore al commercio Paola Granucci si sono recati mercoledì 25 giugno,…

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Un medico ucraino è stato ospite per alcuni giorni della Banca della Cornee di Lucca, diretta dal dottor Claudio Giannarini, per un confronto sulla produzione di membrana amniotica, che gli ospedali ucraini vorrebbero utilizzare in questo periodo di guerra come “patch” (piccole protesi realizzate dai chirurghi a partire da un frammento di tessuto del paziente) per le ustioni.
Il dottor Igor Aleshchenko, direttore del “Bioimplant State Enterprise” del Ministero della Salute dell’Ucraina (la banca dei tessuti di Kiev), aveva interpellato il Centro lucchese, vista la sua esperienza ormai consolidata nella produzione e distribuzione - oltre che dei tessuti corneali e sclerali - anche di frammenti di membrana amniotica.
Il Centro Conservazione Cornee di Lucca, insieme all’Azienda USL Toscana nord ovest e alla Regione Toscana, ha ovviamente subito accolto la richiesta del professionista, che nei giorni 9 e 10 giugno ha “vissuto” a fianco degli operatori lucchesi, assistendo alle moderne tecniche di laboratorio utilizzate.
La struttura diretta dal professionista ucraino dal 2014 prepara tessuti da donazioni di cornea e nel 2021 è entrata a far parte dell’associazione europea che unisce le Banche degli Occhi.
Alla fine dell’esperienza lucchese, Aleshchenko ha ringraziato il dottor Giannarini e il suo staff per la collaborazione, evidenziando la grande professionalità riscontrata ed esprimendo anche la gratitudine del suo Paese per l’aiuto fornito in un periodo difficile come questo per il popolo ucraino.
La Banca lucchese è l’unica di questo tipo in Regione Toscana. La maggior parte delle cornee viene trapiantata sul territorio toscano ma, in caso di tessuti eccedenti, la struttura riesce a soddisfare anche le molte richieste provenienti da fuori regione.
Il Centro Conservazione Cornee è ubicato all'interno dell'ospedale “San Luca” e rappresenta da anni un'eccellenza della sanità toscana. Il direttore Claudio Giannarini è supportato da validi collaboratori che hanno saputo, nel corso degli anni, aggiornare le procedure di preparazione dei tessuti da trapiantare con le innovazioni tecnologiche e chirurgiche, soprattutto in ambito oftalmologico. Il personale è composto da due biologi (Lorella Cruschelli e Marco Luporini), un medico (Caterina Coco) e tre tecnici di laboratorio (Monica Lubrano, Silvia Valsecchi e Elena Benedetti).
Il Centro si avvale di clean rooms all'avanguardia che rispondono alle norme G.M.P. (Good Manufacturing Practice ) cioè ambienti a temperatura, pressione e umidità controllata dotate di cappe a flusso laminare verticale e orizzontale, che assicurano la preparazione ottimale dei tessuti. La tecnologia all'avanguardia di supporto consente alla struttura di essere tra le poche banche degli occhi in Italia a poter offrire una completa risposta ai chirurghi nella preparazione preliminare dei lenticoli corneali da trapiantare, affiancata da un miglioramento nella conservazione in organocoltura dei tessuti donati grazie alla preparazione homemade dei terreni. Vengono distribuiti i tessuti corneali e sclerali e i frammenti di membrana amniotica ottenuti da donazioni di placenta da cesarei programmati.
Inutile precisare che tutto questo non potrebbe esistere senza i Coordinamenti locali per la donazione ma, soprattutto, senza la sensibilità dei familiari che, in un momento di grande difficoltà emotiva e con un lutto da elaborare, danno il loro consenso al prelievo dei tessuti.
L’obiettivo dell’Azienda USL Toscana nord ovest è quello che tale percorso della donazione possa continuare sempre in crescendo, e che il Centro Conservazione Cornee di Lucca risponda sempre in modo ottimale, come ha fatto finora, alle esigenze delle chirurgie.
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Una terapia preventiva contro il Covid 19 esiste già per chi ha più di 12 anni, pesa almeno 40 chili ed è un soggetto ad altissimo rischio di sviluppare forme severe della malattia a causa di patologie concomitanti tali da determinare una immunodeficienza grave.
Si tratta di una combinazione di anticorpi monoclonali (tixagevimab e cilgavimab) che ha già dimostrato di funzionare come profilassi pre-infezione da Sars-CoV-2. Il nome del farmaco è Evusheld, si somministra tramite due semplici iniezioni intramuscolari ed è un trattamento che può essere somministrato anche presso le strutture dell'Azienda USL Toscana nord ovest.
E’ indicato per i pazienti che non hanno sviluppato una reazione anticorpale efficace dalla vaccinazione Covid classica e che sono in terapia con farmaci fortemente immunosoppressivi o che hanno effettuato un trapianto di midollo.
In questi casi i dati della letteratura scientifica mostrano che Evusheld ha la capacità di prevenire l'infezione quasi nell'80% dei soggetti e che è efficace anche nei confronti delle varianti attualmente circolanti, quali Omicron, mentre i suoi effetti positivi durano circa sei mesi.
“Si tratta – spiega Enrico Capochiani, direttore dell'unità operativa complessa Ematologia dell'Azienda USL Toscana Nord Ovest - di pazienti iperselezionati, con fattori di rischio molto elevati, per i quali l’eventuale infezione Covid rischia di trasformarsi in una complicazione grave e talora, purtroppo, non risolvibile”.
“In questi casi - prosegue Capochiani – rischiamo di veder vanificati i risultati spesso positivi che i nostri pazienti ottengono nella cura di alcune importanti malattie ematologiche. Il Covid in questi pazienti è sempre stato un grande fattore di rischio e lo è ancora anche nelle sue attuali varianti, che per questi malati tutto è tranne che un raffreddore. Questa terapia verrà gestita in accordo con i colleghi delle strutture di Malattie infettive, in modo da garantire i criteri di selezione e appropriatezza che il Ministero richiede. Aver ricevuto dalla Regione Toscana l’autorizzazione al suo utilizzo è il riconoscimento del ruolo che gli ematologi hanno avuto durante tutto il periodo di pandemia e ci consentirà di poter utilizzare un fondamentale strumento a tutela dei nostri pazienti più fragili. Ed è al tempo stesso il riconoscimento del ruolo innovativo svolto dalla nostra Azienda sanitaria”.
“Anche se siamo di fronte ad un quadro sanitario meno drammatico di quello che abbiamo attraversato negli ultimi due anni, il Covid resta un grande nemico, la cui pericolosità si conserva e si mantiene proprio in quei casi, dove altre patologie importanti sono presenti. Avere la disponibilità di un nuovo farmaco anche per queste persone a rischio, ci consentirà di poter proseguire le nostre terapie con un livello di sicurezza elevato”.
In allegato foto del dottor Enrico Capochiani