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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
10 Ottobre 2022

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Settori di eccellenza, che si segnalano per efficienza, innovazione, attenzione per l'ambiente e per le risorse umane: questo il quadro che definisce le imprese della carta e della meccanica per la carta del distretto di Lucca e Pistoia. Imprese che tuttavia sono inevitabilmente anch'esse alle prese con i gravi problemi che affliggono il manifatturiero europeo e in particolare italiano, fra bolletta energetica fuori controllo e aumenti dei costi di materie prime e trasporti.


I dati del 1° semestre 2022 sono eloquenti: rispetto allo stesso periodo del 2021, la produzione ha segnato +1,1% per la carta e +5% per la meccanica per la carta; l'export, rispettivamente, +66,2% e +26,4%. Numeri, questi ultimi, che danno il senso non soltanto di un positivo dinamismo commerciale, ma anche delle distorsioni prodotte dagli aumenti dei prezzi: i dati Istat a livello provinciale sono espressi unicamente in valori ed evidenziano quindi incrementi dei prezzi che rincorrono - senza tuttavia arrivare a coprirle interamente - le impennate dei costi aziendali. L'onerosità della bolletta energetica, del gas in particolare, colpisce duramente il settore cartario, andando paradossalmente a penalizzare gli investimenti aziendali nella cogenerazione (autoproduzione di energia elettrica e vapore a partire dal metano) che pure rappresentano per il fabbisogno energetico delle imprese una soluzione ad alta efficienza e a basso impatto ambientale.

"Viviamo un momento delicato e difficile, che espone le aziende a stress molto pesanti - commenta Tiziano Pieretti, presidente della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord, oltre che vicepresidente della stessa associazione -. Le sollecitazioni che arrivano dalle imprese, incluse quelle della carta, alla politica europea ed italiana sottolineano l'estrema urgenza di provvedimenti che quantomeno attenuino la pressione che sta schiacciando i conti aziendali. Rischiamo di perdere competitività, con tutte le conseguenze del caso sul piano economico e sociale. Occorrono interventi su più piani: per il contenimento dei prezzi, in primo luogo, e il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell'elettricità, con decisioni concertate a livello europeo; ma anche il legislatore italiano potrebbe aiutare con provvedimenti nazionali, alcuni dei quali a costo zero, come lo snellimento delle pratiche per gli impianti per le energie rinnovabili e la possibilità di estendere la costituzione delle comunità energetiche anche all'industria. Rimane poi ferma la necessità che l'Italia cerchi di affrancarsi il più possibile dalla dipendenza dall'estero attraverso il potenziamento della produzione nazionale. Tutti questi temi sono seguiti dal mondo cartario con particolare attenzione, data l'alta incidenza che la bolletta energetica ha sulle nostre produzioni. Per contenere i consumi è anche fondamentale il contributo di innovazione che arriva dalla meccanica per la carta: il MIAC sarà l'occasione per toccare con mano le novità che giungono dalle aziende del settore, che a Lucca hanno un nucleo forte e di assoluta eccellenza."

"Le turbolenze del mercato energetico e la volubilità dei costi e degli approvvigionamenti delle materie prime e della componentistica elettrica-elettronica, rappresentano tuttora un'incognita per le aziende del nostro territorio - aggiunge Mauro Celli, coordinatore del gruppo Meccanica per la carta della sezione Metalmeccanica di Confindustria Toscana Nord -. In particolare preoccupa la situazione del mercato europeo e del Far-East; ci sono invece buoni segnali dal mercato americano. Il distretto della meccanica per la carta presente nel territorio di CTN si dimostra comunque resiliente e reattivo nel recepire i cambiamenti del mercato globale, come ci confermano i dati del primo semestre 2022, che evidenziano, per quanto riguarda le esportazioni, un aumento di valore del +26,4% sullo stesso periodo del 2021. In conclusione posso confermare che gli investimenti di R&D per migliorare l'efficienza energetica e più in generale l'impatto ambientale delle macchine e degli impianti nel settore cartario, si dimostrano ancora una volta un punto di forza e un driver fondamentale per proseguire la crescita negli anni futuri."

Il distretto cartario di Lucca e Pistoia conta 243 aziende con 7.582 occupati; il fatturato è di 3.663 milioni di euro, di cui il 30% è rappresentato dall'export, quasi interamente (90%) verso paesi europei.
La meccanica per la carta lucchese conta 88 imprese con 2.647 occupati; il fatturato è di 933 milioni di euro, di cui il 65% è rappresentato dall'export, per lo più (52%) verso l'Europa, anche se il primo mercato nazionale di destinazione è rappresentato dagli Stati Uniti (17%) e il secondo, a pari merito con la Grecia, dalla Cina (8%).
(per entrambi i settori i dati - elaborati dal Centro studi di Confindustria Toscana Nord su fonti proprie, Istat e Bureau Van Dijk - sono gli ultimi disponibili: 2021 per l'export, 2019 per gli altri)
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