Acque agitate all’interno del gruppo Valmet, azienda del comparto cartario con sede anche a Lucca. Come reso noto dalla Rsu, infatti, la proprietà ha annunciato la volontà di procedere al taglio di 22 dipendenti.
“È una situazione sconcertante – afferma la Fiom Cgil Lucca in una nota - quella presentata oggi (giovedì, ndr) dal gruppo Valmet nei vari stabilimenti italiani collocati a Lucca, Bologna, Milano e Gorizia. Dopo l’annuncio di 1150 tagli di dipendenti da parte della sede centrale finlandese, avvenuto poco più di un mese fa, dovuto alle performance del titolo peggiori rispetto alle attese degli azionisti, l’impresa ha oggi manifestato l’intenzione di procedere ad una pesante riduzione del personale anche in Italia”.
“Un taglio – prosegue la nota - che avrà gravi conseguenze anche per gli stabilimenti lucchesi. Nella sola Valmet sono infatti previsti ben 22 licenziamenti, mentre per le ditte collegate ad essa, ovvero Fold e Valmet Spa, il numero di esuberi non è ancora stato definito esattamente. L’annuncio del gruppo sul non voler aprire una procedura di mobilità per questi ulteriori esuberi lascia però intendere che saranno meno di 5 le persone mandate a casa in ciascuna delle altre aziende”.
“Una situazione incomprensibile – rincara il sindacato - visti gli ottimi risultati registrati dalla succursale lucchese sia dal punto di vista delle ordinazioni che del fatturato. Gli stabilimenti del nostro territorio avrebbero infatti ordini in programma a ritmo serrato fino alla fine del 2026. Anche il risultato economico dell’anno passato mal si sposa con la giustificazione di una performance negativa utilizzata dall’ impresa. Nel 2024, infatti, i soli stabilimenti di Lucca e Bologna avrebbero prodotto utili per 20 milioni e 900mila euro, con ricavi pari a 171 milioni di euro. La scelta della Valmet sarebbe quindi da intendersi come di natura puramente finanziaria con risvolti borsistici, che niente hanno a che fare con il lavoro, la sua tutela e la responsabilità sociale di impresa cardini del nostro ordinamento costituzionale”.
“Una scelta – chiude il sindacato - alla quale la Fiom Cgil di Lucca si opporrà con tutte le proprie forze, consapevoli di quanto tale decisione sia scellerata non solo per la vita dei lavoratori di Valmet, ma anche per la stessa impresa, che è una presenza storica nel tessuto economico e manifatturiero del territorio lucchese e che da sempre è un leader mondiale nel settore del converting. La vertenza che si va aprendo chiama a raccolta anche le istituzioni locali e regionali, per fare fronte ad un’azienda multinazionale dalle scelte imprevedibili, le cui logiche non sembrano compatibili con una strategia di buon senso che possa fornire garanzie per il mantenimento e lo sviluppo di un settore imprescindibile per l’economia del nostro territorio”.
Nel pomeriggio di giovedì verrà svolta un’assemblea con i lavoratori della Valmet per condividere tutti assieme le iniziative del caso.