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Scritto da Redazione
Cultura
13 Aprile 2021

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Si riaccende la grande musica nella Chiesa di Santa Maria dei Servi, capolavoro lucchese dall’acustica perfetta, che ospiterà nei mesi di aprile e maggio i concerti di primavera organizzati dal centro di promozione musicale Animando all’interno della rassegna Il Settecento musicale a Lucca, giunta alla sua settima edizione.

Saranno tre gli appuntamenti introdotti dal professor Marco Mangani, musicologo e presidente del Centro studi Luigi Boccherini di Lucca, che ribadiscono l’impegno di Animando nella promozione di musica di qualità, a volte dimenticata o non eseguita da secoli, nel valorizzare giovani talenti e nel coinvolgere le orchestre di maggior spessore anche grazie al sostegno del Comune di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

A causa delle norme per evitare la diffusione della pandemia gli eventi non saranno in presenza ma saranno visibili in diretta streaming sul canale YouTube di Animando, su quello del Comune di Lucca Live Love Lucca, sulle pagine Facebook di Animando e del quotidiano online Lucca in Diretta e in prima serata alle 21,15 su Vuemme (canale 813 del digitale terrestre), con replica alle 17,10 della domenica successiva su NoiTv. Un modo, questo, anche per ribadire l’impegno costante dell’associazione nel raccogliere l’appello degli artisti, colpiti duramente dallo stop agli eventi dal vivo.

“La musica - commenta Paolo Citti, presidente di Animando - come ogni altra espressione artistica è stata fortemente danneggiata dalla pandemia. Gli artisti vivono un momento durissimo e l’associazione Animando ha scelto di non interrompere il proprio sostegno a questa categoria di lavoratori: i tre Concerti di Primavera ne sono un esempio. Ma è soprattutto al pubblico, sempre in crescita, che continuiamo a rivolgerci, per seminare cultura del linguaggio universale espresso con le note. Anche per questo 2021 abbiamo concentrato l'impegno dell'associazione, come da tradizione, verso il coinvolgimento di orchestre, affermate o emergenti, andando a scovare spartiti non sempre noti, chicche da riscoprire e apprezzare insieme anche grazie alle introduzioni del professor Mangani, fine divulgatore, che ringrazio. La speranza, ovviamente, rimane quella di poter organizzare prima possibile eventi alla presenza del pubblico”.

“Il Settecento è il secolo più prolifico dal punto di vista della storia musicale di Lucca – affermano il sindaco Alessandro Tambellini e l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti – questa rassegna, realizzata con la collaborazione fra diversi soggetti, enti e associazioni, ha il merito di aver elaborato negli anni una programmazione di alta qualità non solo dal punto di vista degli esecutori e della letteratura musicale proposta, ma anche da quello musicologico e divulgativo, offrendo uno spaccato davvero completo per accompagnare e invogliare l’ascolto di un pubblico ampio e curioso. La ripresa de Il Settecento musicale è davvero un’ottima notizia per la città, ci auguriamo che possa essere presto accompagnata da un ritorno alla musica dal vivo, il più importante simbolo del ritorno alla normalità”.

Il tris di appuntamenti si apre domenica (18 aprile) alle 18 con Musica inglese fra Settecento e Novecento, un percorso fra i compositori di area culturale britannica nell’arco di tre secoli.

Diretta da Alan Freiles Magnatta, l’orchestra Nuove Assonanze aprirà la serata con il Concerto in fa maggiore per violino e orchestra (Moderato, Adagio, Rondeau) di Thomas Linley Jr., un’assoluta prima italiana per ripercorrere anche l’amicizia nata nella scuola fiorentina di Nardini fra l’appena quattordicenne Mozart e l’altrettanto giovanissimo violinista Thomas Linley. 

Nel concerto si esibirà come solista la talentuosa Lucilla Rose Mariotti, violinista italiana classe 2001 ma già famosissima sulla scena musicale nazionale ed internazionale.

A seguire, l’Adagio per violino e orchestra, K 261 di Wolfgang Amadeus Mozart, con il violinista solista Massimo Nesi uscito dal conservatorio di Firenze col massimo dei voti sotto la guida del grande russo-italiano Antonio Abussi e del celebre violino di 'spalla' del teatro Maggio Musicale Fiorentino.

In conclusione, The Charterhouse Suite(Preludio, Slow Dance, Quick Dance, Slow Air, Rondò, Pezzo ostinato) e Five Variants on ‘Dives and Lazarus’, tratta dalla parabola del ricco epulone. Due capolavori di Ralph Vaughan Williams.

È Giochi d'acqua il secondo appuntamento previsto per sabato 24 aprile, sempre alle 18. Elemento ispiratore di generazioni di compositori, l'acqua è il filo conduttore di un concerto che parte da una canzonetta del lucchese Gioseffo Guami, di Guamo, per arrivare fino ai giorni nostri con il contemporaneo perugino Carlo Pedini.

Diretta da Gianmaria Griglio, si esibirà la giovane orchestra Animando con la presenza del primo violino Massimo Coco, diplomato al Conservatorio Paganini di Genova sotto la guida di Renato De Barbieri, con il quale si è successivamente perfezionato all'International Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo. 

Al pianoforte Stefano Teani, compositore, direttore d’orchestra e pianista classe 1994, diplomato al Boccherini con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore.

Il programma si apre con la Sinfonia da La Senna festeggiante, di Antonio Vivaldi. A seguire Gioseffo Guami e la suacanzonetta francese La Ondeggiante (arrangiata dal maestro Griglio), Giacchino Rossini con la Sonata a 4 n.6 La tempesta; di Jacques Offenbach sarà eseguita la Barcarolle da Les contes d'Hoffmann (arrangiamento di Griglio) e di Reynaldo Hahn Sopra l'acqua indormenzada, dal ciclo Venezia (sempre nell'arrangiamento di Griglio). A chiusura della serata con H20 Concerto per pianoforte e orchestra d’archi di Carlo Pedini.

Terzo e ultimo appuntamento di primavera sarà il Concerto per violino ed orchestra sempre alla chiesa dei Servi alle 18 di domenica 16 maggio. Protagonista sarà di nuovo l’orchestra Nuove Assonanze diretta da Alan Freiles Magnatta, che eseguirà ad iniziare il Concerto in Mi min. D56 per violino, archi e cembalo di Giuseppe Tartini, con solista Lavinia Soncini. Nata a Ferrara nel 1994, Lavinia è una giovanissima e preziosa interprete del virtuosismo violinistico e della cantabilità tipica della scuola Italiana, diplomatasi a soli 18 anni con il massimo dei voti, lode e menzione d'onore al conservatorio Buzzolla di Adria.

A seguire, il Concerto a quattro strumenti in Re maggiore per violino principale e archi di Pietro Nardini, che avrà come solista il violinista Massimo Nesi e le Dodici Variazioni e Fuga su tema di Corelli per orchestra d’archi e cembalo, di Antonio Illersberg.

I concerti sono realizzati grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, del Comune di Lucca e di Gianluca La Villa, presidente del Comitato per i grandi maestri di Ferrara. Sponsor della rassegna sono Audi Center Terigi e Mondialcarta Spa. Il Settecento musicale a Lucca è patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Lucca e dal Teatro del Giglio, in collaborazione con il Centro studi Luigi Boccherini.

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