Dopo 15 anni di Gazzetta di Lucca, poco meno di trenta processi e altrettanti esposti disciplinari al (dis)Ordine dei giornalisti, questo scribacchino di provincia con aspirazioni nazionali, ha sentito il bisogno di ricominciare daccapo. Così, dopo aver venduto la testata capostipite con cui aveva raccontato la vita cittadina e non solo per tre lustri e aver incassato una somma necessaria a pagare le cause perse - poche invero, ma sempre fastidiose - ha deciso di aprire Inluccaveritas.it Ci vorrà del tempo per riguadagnare fama e lettori perduti, ma ce la faremo. Si tratta di infilare nella nuova avventura lo stesso entusiasmo e la medesima carica. Questa premessa perché è giusto spiegare che l'onestà intellettuale che ha sempre caratterizzato la Gazzetta, sarà anche il tratto principale della nuova testata. Una nuova testata sulla quale, però, scriviamo adesso che quell'onestà intellettuale non alberga nelle file di una parte del centrodestra lucchese o, almeno, di alcuni esponenti che non hanno esitato a regalarci altrettante querele negli ultimi mesi di faticosa esistenza della Gazzetta di Lucca. E' rise e anche amaro accorgersi che una classe politica che a parole si sciacqua la bocca accusando la sinistra di tutto e di più, poi, nei fatti, combina di peggio e lo fa anche di nascosto. Nei dieci anni di governo Tambellini non avevamo mai avuto una querela, scontri si eccome, ma niente di più. Tutto ciò per dimostrare che noi siamo diversi al punto che questa rubrica vuole occuparsi della nuova viabilità del Foro Boario-Via dei Salicchi elogiandone la funzionalità. Lo diciamo perché, almeno tre o quattro volte al giorno, in un senso e nell'altro, percorriamo la strada che sbocca alla rotatoria. Ebbene, dobbiamo essere onesti, la situazione è migliorata eccome. Cero, in alcuni giorni il traffico è più intenso, ma è indubbio che la giunta e l'assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani hanno fatto un buon lavoro e ci hanno scommesso su un bel pezzo di credibilità. Sinistra o destra, bisognerebbe essere onesti e riconoscere, reciprocamente, i meriti. Ecco perché la politica italiana fa schifo e noi non ne abbiamo mai voluto sapere: perché manca, appunto, quell'onestà intellettuale necessaria e imprescindibile. Peccato che la sinistra lucchese non abbia riconosciuto il lavoro svolto limitandosi a criticare l'operato altrui. Non si va molto avanti così e la gene per questo non va a votare. Dispiace anche per Mario Pardini che, forse, dovrebbe seguire più da vicino l'operato dei propri compagni di ventura.



