Lo scorso venerdì sono arrivati gli ispettori ministeriali per verificare le procedure relative all’impianto di Salanetti: “Possiamo ringraziare l’onorevole Riccardo Zucconi che si è interessato al problema; non possiamo però negare una certa delusione per la totale mancanza di contatti degli ispettori con la popolazione locale- riferisce Liano Picchi del coordinamento comitati ambientali della piana- Poiché l’acquisizione della documentazione poteva essere fatta per via telematica, pensavamo che la visita sul posto sarebbe servita loro per inquadrare meglio il problema e, soprattutto, capire le criticità già presenti. Se avessero ascoltato la voce di chi ci vive, sarebbero tornati a Roma con più e migliori elementi di quanti non ne abbiano potuti acquisire da Retiambiente e Del Chiaro, fortemente schierati in favore dell’impianto”.
“Attendiamo con pazienza il responso, senza illuderci: sappiamo quanto forti siano gli interessi in gioco e quanto deboli invece le voci di chi dovrebbe tutelarci. Un esempio il problema dei PFAS, che nessun ente aveva preso in minima considerazione prima che noi lo sollevassimo- conclude Picchi- Ci rincuora solo il fatto che in passato l’istituto superiore di sanità ha definitivamente fermato l’impianto dell’Italcarta, già approvato da buona parte di quegli enti che oggi ci hanno ignorato”.