Retiambiente ha prodotto uno studio circa l’uso dei filtri a carboni attivi nell’eliminazione dei Pfas, che parrebbe essere risolutivo; non ci sta però Liano Picchi del coordinamento comitati ambientali della piana, che si è rivolto alle fonti scientifiche internazionali interrogando l’intelligenza artificiale.
“Questa la risposta: i filtri a carboni attivi sono efficaci nella rimozione dei Pfas dalle acque di falda, ma la loro efficacia può essere significativamente influenzata dalla presenza di elevati livelli di materia organica totale, specialmente in acque industriali- riferisce Picchi- Trattandosi dell’impianto dei pannoloni, le cui acque reflue sono industriali a elevatissima presenza di materia organica, ci sembrerebbe già questo sufficiente a chiarirne la pericolosità e impedirne la costruzione”.
Picchi si domanda poi se l’impianto sia veramente in grado di chiudere il ciclo dei rifiuti. “Non ci risulta nessun contratto firmato dalle cartiere per l’acquisto delle materie risultanti dalla separazione dei materiali; solo generiche dichiarazioni d’intenti”, è la conclusione.
Filtri a carboni attivi per l’eliminazione dei Pfas, Picchi: “Non adatti ad acque industriali a elevati livelli di materia organica totale, lo dice l’intelligenza artificiale”
Scritto da Redazione
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14 Luglio 2025
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