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Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di un cittadino, Franco Nolli, in cui esprime una propria considerazione sul mondo della scuola e sul diritto allo studio in piena pandemia:
"Gentile Redazione, vi scrivo per esternare una mia considerazione.
Ormai da mesi si sentono lamentele sulla supposta "chiusura" delle scuole in relazione alle disposizioni impartite dal governo per cercare di tamponare la pandemia.
Non passa giorno che qualcuno, giustamente, ci ricorda dell'importanza della scuola nella nostra società.
Posto che, nonostante tutto, gli edifici scolastici possano essere considerate al riparo della propagazione del contagio, mi sembra opportuno sottolineare, come per altro viene altrettanto giustamente fatto, che il problema maggiore è il rischio che il contagio possa essere importato nelle scuole all'estero. In relazione a ciò penso che, come dal dettato Costituzionale, si dovrebbero approntare tutte le misure necessarie per garantire a tutti il diritto allo studio, con la DAD o meno.
Mi sembrerebbe questo un modo corretto per affrontare il problema, al di là di stereotipi più o meno interessati.
D'altronde la difesa ad oltranza di questi "paladini della scuola" mi sembra un po' sospetta e mi domando dove erano tutti questi personaggi quando la scuola era oggetta di tagli a causa dei quali è stata ridotta in queste condizioni?
E poi di quale tipo di scuola parliamo?".
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Continua, imperterrito, il pluridecennale tormentone del nuovo ponte sul fiume Serchio: ma quando iniziano - in concreto - questi benedetti lavori? Se lo chiede anche un nostro lettore da Torre in Valfreddana:
Nuovo ponte sul fiume Serchio: la Provincia aggiorna il quadro economico complessivo dell'opera lunedì, 4 gennaio 2021. L'emergenza Covid inciderà sui costi di realizzazione del nuovo ponte sul fiume Serchio a Lucca e la Provincia, di conseguenza, adegua il quadro economico alla luce dei maggiori investimenti che dovranno essere sostenuti alla voce "misure di sicurezza".
Ma sul costo dell'opera incide anche l'aggiornamento del prezzario regionale 2021 (approvato dalla Giunta regionale il 30 novembre scorso) che per alcune voci ha avuto un aumento importante. Così l'ufficio tecnico della Provincia ha ritenuto di dover aggiornare le voci di prezzo che trovano riferimento nel prezzario regionale e incrementare sia la quota per gli "imprevisti", sia quella per gli "accantonamenti".
In questi giorni il presidente della Provincia Luca Menesini ha firmato, infatti, un decreto deliberativo che approva il nuovo quadro economico che passa da 17.520.000 euro, indicati con un decreto di un anno fa circa (13 dicembre 2019) agli attuali 19.700.000 euro complessivi.
Se il precedente adeguamento sui costi di realizzazione della grande opera pubblica elaborato dalla Provincia era relativo all'aumento dei prezzi di alcuni materiali che saranno utilizzati per costruire il ponte, in questo caso c'è una doppia motivazione che induce l'ente pubblico a rivedere il quadro economico.
La prima riguarda l'applicazione del prezzario regionale aggiornato al 2021 che prende le mosse da una delibera della Regione Toscana approvata a fine novembre e quindi di nuovi prezzi alle singole voci del computo metrico. Il secondo motivo, come accennato, riguarda le recenti disposizioni Covid e, in particolare, le misure da adottare sul cantiere per far fonte alla pandemia in atto da quasi un anno.
Il quadro economico dell'opera, alla luce delle nuove necessità, viene incrementato di 2 milioni e 180 mila euro, di cui 890 mila euro quota parte per i maggiori costi dovuti al Covid, e 1.290.000 euro che incrementano la voce "importo lavori e somme a disposizione".
I 19 milioni e 700 mila euro complessivi sono finanziati, nel dettaglio, per 14 milioni e 450 mila euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; per 1 milione e 650 mila euro dalla Regione Toscana che in alcuni capitoli vede la partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca); per 620 mila euro dall'amministrazione provinciale con fondi propri del bilancio 2020/2022; per 1,9 milioni di euro mediante un mutuo già contratto con la Cassa depositi e prestiti sempre da parte della Provincia; 890 mila euro sempre a carico dell'ente di Palazzo Ducale che trovano copertura finanziaria grazie ai fondi assegnati dallo Stato quali risorse a ristoro di maggiori oneri derivanti dall'emergenza sanitaria; i restanti 1 milione e 290 mila euro saranno coperti da un mutuo inserito nel bilancio di previsione 2021-2023 in corso di formazione da parte della Provincia.
Dal punto di vista dell'iter progettuale, Palazzo Ducale ha aggiornato i pareri degli enti interessati con una nuova Conferenza dei servizi che si è conclusa lo scorso 15 luglio durante la quale il progetto ha ricevuto il parere favorevole di tutti gli Enti competenti, compreso quello della Soprintendenza delle belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara sia per quanto riguarda gli aspetti archeologici, sia per quelli di natura paesaggistica; ed inoltre lo scorso 6 agosto il Consiglio comunale di Lucca ha approvato la variante urbanistica necessaria all'avanzamento dell'iter tecnico, atto divenuto esecutivo il 28 ottobre, data di pubblicazione sul BURT.
L'Ufficio tecnico della Provincia – anche alla luce di queste modifiche per le norme anticovid - perfezionerà il bando per la gara di appalto internazionale che adotterà la formula dell'Offerta economicamente più vantaggiosa (Oepv): in sostanza chiedendo alle imprese di presentare una proposta tecnica tesa a migliorare le caratteristiche e il pregio dell'opera, con un bando che definirà criteri stringenti che tengono conto di vari aspetti dell'appalto in base al rapporto prezzo/qualità.Dopo il bando di gara internazionale - la cui pubblicazione è prevista per il me se di febbraio - la Provincia nominerà una Commissione giudicatrice per poi assegnare i lavori e quindi aprire i cantieri che rimarranno aperti per due anni.