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Scritto da Redazione
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20 Aprile 2025

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L’industria ippica italiana prova a voltare pagina con una proposta di riforma articolata, frutto del lavoro congiunto di 24 categorie del trotto e del galoppo. Il progetto è stato consegnato ufficialmente al MASAF (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste) durante la serata celebrativa dei 150 anni dell’Ippodromo Ghirlandina di Modena. Il documento, che contiene indicazioni tecniche e strategie operative, mira a invertire il trend negativo che ha colpito duramente il settore, oggi marginalizzato nel panorama del gioco legale italiano.
Il piano propone l’istituzione di una nuova Agenzia per l’Ippica, pensata come struttura dedicata alla gestione, promozione e sviluppo dell’intero comparto, con l’obiettivo di garantire sostenibilità economica e governance specializzata. Un passaggio considerato essenziale dagli operatori per affrontare con strumenti adeguati le sfide di un mercato profondamente trasformato negli ultimi vent’anni. L’agenzia costituirebbe inoltre il punto di riferimento per il dialogo tra istituzioni, mondo delle corse, operatori economici e tecnici del settore. Il sostegno del Ministero, testimoniato dal trasferimento del progetto all’ufficio legislativo per l’esame di competenza, apre uno spiraglio concreto per un futuro inserimento del pacchetto normativo nel collegato per l’ippica.
La crisi delle scommesse ippiche è evidente: nel 2024 la raccolta derivante da questo segmento si è attestata sotto lo 0,5% del volume complessivo del gioco legale in Italia, che ha superato i 150 miliardi di euro su piattaforme come quelle elencate su Rabona.it.com. Un dato che sottolinea la perdita di rilevanza rispetto ad altri settori come slot, VLT e giochi online, i quali da soli rappresentano oltre 87 miliardi di euro. Una marginalizzazione che rischia di compromettere definitivamente l’esistenza stessa di ippodromi, scuderie, allevamenti e centri di allenamento, con impatti diretti su migliaia di lavoratori impiegati a vario titolo nel comparto.
Le proposte operative: tra innovazione e armonizzazione europea
Il documento presentato dalle categorie ippiche non si limita a una denuncia della situazione attuale, ma propone azioni concrete e dettagliate, costruite su esperienze internazionali e adattate al contesto italiano. Tra le misure principali, spicca l’unificazione dei due totalizzatori, passaggio tecnico che consentirebbe una gestione più efficiente delle giocate e una maggiore trasparenza nella distribuzione delle risorse. A ciò si affianca l’adeguamento del prelievo erariale sulle scommesse a totalizzatore, oggi penalizzate rispetto alle scommesse a quota fissa, e l’allineamento delle formule di gioco a quelle già in uso nei principali Paesi europei, per facilitare eventuali sinergie e integrazioni con operatori esteri.
Una delle novità più rilevanti è l’introduzione di un nuovo prodotto di gioco, denominato provvisoriamente “Take Five Plus”. Ispirato ai format più performanti del panorama internazionale, questo prodotto punta a intercettare anche le fasce di pubblico più giovani e meno esperte, ampliando così la platea degli scommettitori. Si tratta di una proposta che risponde a una delle criticità più urgenti del settore: l’invecchiamento della fan base e la difficoltà di attrarre nuove generazioni, abituate a un’offerta di intrattenimento più dinamica e digitale.
Secondo i promotori, l’obiettivo è riportare le scommesse ippiche a essere una fonte di finanziamento centrale per l’intera filiera, ripristinando il loro ruolo storico all’interno del sistema gioco. Il rilancio delle scommesse, tuttavia, non può prescindere da un coinvolgimento diretto delle istituzioni, sia a livello tecnico che legislativo. Da qui la richiesta di un incontro a Roma per approfondire i dettagli della proposta e avviare un confronto operativo con il MASAF e gli altri attori interessati.
Sinergia tra istituzioni e operatori per un nuovo corso
La coesione dimostrata dalle 24 categorie firmatarie rappresenta un segnale importante di unità e maturità del comparto, che si presenta alle istituzioni con una proposta concreta e condivisa, partita dal convegno del 30 novembre alla Ghirlandina, all’incontro tecnico del 19 dicembre presso il MASAF, fino alla cerimonia del 23 gennaio, quando il documento è stato ufficialmente consegnato.
La volontà di intraprendere un percorso di collaborazione virtuosa con il Ministero viene ribadita con forza: «Le categorie sono liete di poter finalmente tornare a proporre soluzioni concrete. Ora attendiamo fiduciosi il prossimo appuntamento per iniziare un dialogo tecnico a Roma». Le aspettative sono alte, ma lo è anche la consapevolezza che solo attraverso riforme strutturali, innovazione e visione strategica sarà possibile riportare l’ippica italiana su binari di sviluppo e competitività, restituendole dignità economica e sportiva.
In un sistema del gioco in continua evoluzione, la sfida per l’ippica non è solo quella di recuperare quote di mercato, ma di ripensare profondamente la propria offerta, riallacciandosi a un pubblico che oggi guarda altrove. La riforma proposta dalle categorie va in questa direzione e rappresenta, per la prima volta dopo anni, una base solida su cui costruire il futuro del settore.

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