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Scritto da Redazione
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22 Settembre 2022

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Fino a qualche anno fa la globalizzazione stava portando nuove economie in via di sviluppo che avrebbero potuto aiutare le grandi aziende a sviluppare nuove tecnologie avanzate, riducendo i costi di produzione. Le economie emergenti erano Cina, India, Brasile e Russia (BRIC). Le aziende potevano pensare che questi Paesi sarebbero potuti essere i futuri fornitori di materie prime, beni e servizi.

Negli ultimi anni, la spesa del prodotto interno lordo di questi Paesi era cresciuta notevolmente. Inoltre, le città sono ogni anno più popolate, con un salario medio annuo raddoppiato. Tuttavia, ci sono molti Paesi che potranno diventare i fornitori mondiali. E’ soprattuto importante comprendere perché le aziende debbano pensare in maniera globale oggi. Ad esempio, Nokia ha sviluppato il suo primo telefono cellulare dal suo laboratorio di R&S (ricerca e sviluppo) negli Stati Uniti, non in Finlandia. Dopo aver osservato le tendenze dei consumatori asiatici, Nokia ha attinto alle competenze di design dell'Italia e della California per trasformare il telefono cellulare in un accessorio di moda. Nokia ha acquisito esperienza dal Giappone nella miniaturizzazione e nel miglioramento dell'interfaccia utente. Realizzando il potenziale dei telefoni cellulari per sostituire le comunicazioni su linea fissa in Cina e in India. Nokia ha cercato in Asia le competenze necessarie per ridurre i costi di produzione.

Un altro chiaro esempio possono essere anche le start-up, come in Italia nel settore Horeca nella vendita di attrezzature cucina. Una giovane azienda Allfoodproject utilizza delle piattaforme digitali Americane, per lo sviluppo tecnologico. Tuttavia, le attrezzature sono tutte sviluppate da fornitori Italiani, Tedeschi e Spagnoli per migliorarne l’estetica e ridurre i costi di produzione. Dunque, è chiaro che le imprese internazionali o le piccole medie imprese dovranno comprendere la necessità di trovare conoscenze in tutto il mondo, come l’Europa stessa o l'India ad esempio. Inoltre, le multinazionali devono essere preparate a trasferire o acquisire le proprie conoscenze a livello globale (brevetti, progetti tecnici e conoscenze di mercato). I proprietari delle aziende devono pensare in grande, ma agire localmente in questo mercato ormai Internazionale..

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