In pellicole cinematografiche come Matrix abbiamo ipotizzato per la prima volta la possibilità che potesse esistere una dimensione parallela alla nostra, ma non meno reale. Oggi questa ipotesi è una certezza di cui facciamo quotidianamente esperienza.
Nel mondo digitale prendono piede sempre di più anche in Italia piattaforme, siti e portali che trasformano il concetto di “vivere e condividere un’esperienza”. Siamo andati oltre la possibilità di mettere in comunicazione due soggetti non vicini, dando loro l’opportunità di svolgere insieme attività a distanza: giocare, ascoltare musica, fare sport etc...
Metaverso, intelligenza artificiale, ambienti 3D sono tutti sistemi che stanno riscrivendo le modalità in cui noi viviamo le nostre esperienze. Possiamo assistere ad un concerto nel metaverso o visitare un immobile rimanendo seduti sul divano di casa.
Sul fronte turistico non mancano tour ed escursioni virtuali, anche subacquee, che è possibile attuare con l’utilizzo di apposite tecnologie. Ad avvicinare gli italiani all’arte ci sono oggi anche le mostre virtuali, anche personalizzate, con guide esperte che assicurano lo stresso coinvolgimento che si avrebbe in loco.
A rendere entusiasmanti e non più passivi per i fruitori gli eventi digitali c’è il progresso tecnologico, che propone dispositivi e funzionalità volte a favorire l’interattività. Pensiamo ad esempio ad un visitatore che si trovi ad esplorare un luogo mediante la sfera virtuale. Egli non si limita a guardare quanto gli viene proposto, ma può interagire con la guida, porre domande, scegliere percorsi.
Allo stesso modo gli utenti che ricorrono ai giochi online possono, dopo aver reperito informazioni sui casino live, sceglierli per conversare direttamente col croupier dal vivo ed esperire l’emozione del gioco come se fosse in una sala fisica.
Molti appassionati ritrovano tale immersività nell’intrattenimento di altro genere, se pensiamo a spettacoli, workshop e sport virtuali. C’è chi ritiene che tali perfomance possano avere un impatto positivo sul fronte sostenibilità e chi ancora oggi fatica ad accettare che la dimensione digitale possa regalare le stesse sensazioni di quella fisica.
Eppure, a conti fatti, la partecipazione degli utenti è in crescita insieme alla curiosità di carpire fino a che punto la dimensione virtuale possa spingersi.