Una colata di asfalto che impermeabilizza, aumenta la temperatura del suolo e contribuisce all'isola di calore. Vecchi metodi insostenibili per i tempi che viviamo.
Il problema non è la rotonda, bensì i materiali usati, le dimensioni, un razionale disegno che contemperi viabilità carrabile, ciclabile, pedonale, siepi e alberature da integrare in maniera efficace. E lo studio e la realizzazione di una mobilità basata su paradigmi diversi, meno impattanti, anche dal punto di vista dell'inquinamento. Fare tutto ciò consente di recuperare la funzione trasversale delle strade sinora elemento di divisione, barriera, nelle aree urbane. Penso ai woonerf olandesi ormai da cinquanta anni realizzati.
" Nel 1976, in Olanda, la volontà di creare quartieri a misura di persone produsse la diffusione di aree residenziali dove l’auto fosse solo un ospite e non il padrone della strada.
Venne ideato così il woonerf, una strada di tipo residenziale con delle caratteristiche che la rendono non solo un canale di traffico ma soprattutto uno spazio condiviso per il vicinato.
L’ obiettivo era quello di effettuare un’operazione di rallentamento del traffico e di restituzione dello spazio pubblico alle persone. Chiunque sia stato nei Paesi Bassi, lontano dai grandi centri del turismo di massa sa benissimo di cosa sto parlando.
La rotonda a San Concordio, una colata di asfalto insostenibile e inutile
Scritto da Arch. Claudio Pardini Cattani
Politica
13 Luglio 2025
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