Anno XI 
Sabato 13 Settembre 2025

Scritto da aldo grandi
Politica
08 Marzo 2022

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Che vergogna! Che schifo! Non basta, a queste latitudini, il danno che la Lega ha provocato a livello politico alla causa comune del centrodestra. Non è sufficiente la figura di... barbina che sta facendo il partito di Matteo Salvini in caduta libera ovunque, il cui commissario provinciale sta cercando disperatamente un candidato che partecipi (con aspirazioni... suicide aggiungiamo noi) alla competizione elettorale lucchese. No, ci dovevano mettere anche il carico da 11 tirando in ballo nientepopodimeno che il nostro giornale, la mitica Gazzetta di Lucca, che fino a quando tifava per la politica anti immigrazione indiscriminata tanto cara al suo segretario, era lodata e cercata, poi, quando ha preso a criticare pesantemente i voltafaccia e gli errori locali, è stata odiata.

Addirittura Francesco Fagni, consigliere comunale della Lega ad Altopascio, che prima era tra i nostri fedelissimi lettori nonché tra i pochi sponsor commerciali con la sua azienda per una modesta quota annuale, ce l'ha ritirata spiegandoci in una mail che conserviamo gelosamente e a futura memoria, che non voleva più associoare il suo nome alla Gazzetta non condividendone la linea politica non spiegandosi le ragioni del nostro (sic!) cambiamento.

Questa volta, però, l'hanno fatta troppo grossa chiunque sia stato. A noi risulta, infatti, che l’altro ieri una lettera di richiesta di espulsione dalla Lega è stata recapitata da parte del commissario regionale Lolini - ma chi è? - al nostro amico e collaboratore Francesco Pellati, 86 anni, una persona seria, intelligente, di grande spessore umano e culturale oltreché professionale.

Due le motivazioni: la più pesante è quella dei ripetuti interventi pubblici pubblicati su un quotidiano on line della provincia lucchese, in cui ha cercato di mettere in cattiva luce l’operato della Lega e del centrodestra nel suo complesso sul territorio lucchese.

A noi di ciò che accade all'interno di questo partito che fa, persino, rimpiangere Umberto Bossi e i suoi pretoriani separatisti, frega il giusto, ossia niente. Ma se qualcuno ci tira in mezzo, per di più a nostra insaputa, ci incazziamo di brutto. 

Francesco Pellati è una persona che il sottoscritto si vanta di aver invitato a scrivere per il proprio giornale, un uomo di grande rettitudine morale, una di quelle persone che non si capisce come siano potute finire in politica, ma, evidentemente, si tratta dell'eccezione che conferma la regola della mediocrità imperante. La Gazzetta di Lucca è orgogliosa di ospitare la rubrica che da anni, con il titolo La lanterna, Pellati conduce su queste pagine. Ancora una volta ci confermiamo, a destra e a sinistra, liberi di scrivere sempre ciò che vogliamo, come vogliamo, quando vogliamo. A differenza di tutti e sottolineiamo, di tutti, gli altri, noi ce ne fottiamo delle imposizioni politiche, economiche e di qualunque altro genere. Quindi ribadiamo la più totale e incondizionata fiducia a Francesco Pellati, tra l'altro consigliere di amministrazione della Fondazione Versiliana. E ci auguriamo che alla richiesta di fornire spiegazioni, risponda con il gesto tanto caro ad Alberto Sordi.

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