“È debolissima la risposta di Barsanti al consigliere Alfarano, che chiedeva più trasparenza sul Forum delle frazioni e dei quartieri. Il vicesindaco e assessore con delega alle frazioni spiega che servirà soprattutto per organizzare feste paesane, ma per fortuna i vari gruppi locali ci pensavo già da sé a tenere vive le nostre comunità: compito dell’amministrazione sarebbe organizzare, oltre alle feste, anche momenti di confronto per ascoltare le esigenze pratiche e in cui migliorare i progetti per la città. Ma c’è una totale opacità sui criteri di selezione, lasciata a poco chiare decisioni degli uffici”. Questa la denuncia dei gruppi consiliari di opposizione (PD, Lucca Futura, Sinistra Con, Lucca è un grande noi e Lucca è popolare-Volt-Lucca Civica).
“Si legge infatti nell’articolo cinque della determina che istituisce il Forum che le candidature pervenute saranno oggetto di istruttoria da parte del competente ufficio comunale, che ne verificherà l'ammissibilità e successivamente elaborerà una lista nominativa contenente le rappresentanze di ciascuna delle frazioni/quartieri della città- proseguono i consiglieri di minoranza- Questo modo di procedere è totalmente inaccettabile e l’amministrazione deve cambiare approccio, con maggiore trasparenza per i partecipanti, facendo ampia pubblicità, aumentando il periodo per aderire (attualmente scade il 31 dicembre 2025) e invitando quante più associazioni a iscriversi”.
“Nelle ultime settimane i cittadini si sono auto-organizzati convocando assemblee in tre diversi quartieri: San Pietro a Vico, San Concordio e Sant’Anna. In due casi si è trattato di incontri sorti da perplessità su iniziative della giunta Pardini, ovvero sulla nuova rotatoria di via Consani e sulle ipotesi di realizzazione di viabilità di accesso al nuovo palazzetto dello sport: progetti dal costo così elevato e così impattanti per la città devono comprendere anche una fase partecipativa. Chiediamo quindi alla giunta di uscire dal fortino in cui si è rinchiusa, coinvolgendo le persone sulle decisioni che intende prendere”, concludono le minoranze consiliari.



