Sono ormai due settimane che a Porcari molte famiglie e attività commerciali sono senza linea telefonica e senza internet. Una situazione di blackout che rende impossibile qualsiasi attività quotidiana, dai pagamenti con Pos alle comunicazioni più banali, con pesanti ripercussioni sul lavoro, sulle attività di segreteria delle scuole e sulla vita domestica.
La responsabilità non è chiara né univoca a causa di un sistema di subappalti che va dal gestore del servizio telefonico alle aziende che costruiscono e sviluppano le linee di fibra ottica, spesso appoggiandosi a imprese più piccole sui territori. "La ditta non meglio identificata nonostante le assidue segnalazioni, anche qualora stia svolgendo interventi di manutenzione – dice l'assessore alla digitalizzazione Simone Giannini – avrebbe avuto l'obbligo di informare i cittadini e le attività interessate. Invece, gli utenti si sono trovati improvvisamente privi di un servizio per il quale pagano regolarmente, senza spiegazioni né indicazioni sui tempi di ripristino".
L'assessore non nasconde la propria rabbia: "È incredibile che nel 2025 ci ritroviamo a vivere disservizi di questa gravità. Da giorni provo a ottenere informazioni precise e aggiornamenti, ma il rimpallo tra operatori continua. Non è accettabile".
Giannini lancia infine un appello agli amministratori dei Comuni vicini che registrano lo stesso disservizio: "Dobbiamo fare la voce grossa, tutti insieme. I cittadini meritano chiarezza, rispetto e interventi immediati. Porcari non può essere lasciata senza connessione per settimane, ma so di episodi altrettanto gravi che si stanno verificando anche altrove. Chi gestisce le infrastrutture deve assumersi le proprie responsabilità e trovare soluzioni rapide: l'unione, che in questo caso potrebbe tradursi in una sorta di class action, può fare la forza".
Intanto le segnalazioni continuano ad arrivare al Comune, che resta l'unico punto di riferimento per chi si trova improvvisamente senza rete. L'amministrazione ribadisce il suo impegno massimo: sollecitare interventi, richiedere spiegazioni chiare e fare pressione sulle società responsabili affinché i cittadini possano tornare a usufruire di un servizio essenziale e funzionante.