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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
31 Marzo 2020

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La Regione Toscana ha deciso i primi interventi di emergenza sul credito e la liquidità delle imprese. Il risultato del provvedimento recepisce le richieste discusse dalla Cna che ne aveva fatto un documento inviato a suo tempo alla giunta regionale.

“Il dibattito con la Regione – dice Andrea Giannecchini, presidente della Cna di Lucca - si è concentrato sul riposizionamento dello strumento “Garanzia Toscana”, fortemente voluto dalla nostra associazione e finanziato con 60 milioni di euro in occasione della firma del “Patto per lo sviluppo”.

Sul fronte delle associazioni coinvolte si è registrato un sostanziale accordo tra le associazioni dell’artigianato, del commercio e della cooperazione.

“La misura adottata fa riferimento al decreto “Cura Italia” – continua Giannecchini - e permette alle imprese associate a Cna di attivare per i loro prestiti il fondo centrale di garanzia attraverso il consorzio fidi Artigiancredito, già organizzato per la predisposizione delle pratiche. Dai contatti intercorsi, abbiamo ritenuto opportuno avanzare alcune proposte in un’ottica di riposizionamento futuro, arrivando a definire con gli assessori regionali le linee di intervento”.

Le richieste della Cna sono le seguenti: mantenimento della lettera “r” (legge Bassanini) fino alla soglia di 250mila euro, oltre la quale è previsto l’intervento delle banche per la garanzia diretta; i costi sostenuti dalle imprese saranno rimborsati sotto forma di voucher per i quali è stata decisa l’estensione a tutte le garanzie previste da “Garanzia Toscana” e il raddoppio della percentuale (dall’1% al 2%) con un tetto massimo di 10mila euro; tempi di istruttoria rapidissimi per la gestione delle pratiche (non oltre 15 giorni); intervento da parte della Regione sugli istituti di credito per la riduzione dei tassi in convenzione con i consorzi fidi per una ulteriore riduzione delle spese totali; le spese di istruttoria saranno eventualmente determinate nelle prossime settimane.

“Permangono condizioni di favore per le imprese toscane – conclude Giannecchini - che, oltre a beneficiare di forme di accesso al credito certamente non più onerose di quelle che devono sostenere le aziende di altre regioni, potranno fare affidamento sulle garanzie dei consorzi toscani e continuare ad usufruire degli altri strumenti previsti dal bando, come ad esempio il Fondo Regionale. Le imprese che già beneficiano di una agevolazione regionale in forma di prestito rimborsabile legata agli interventi già previsti da “Garanzia Toscana” potranno rinviare il pagamento delle rate fino al 30 settembre”.

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