"Nessuno dovrebbe stare solo a Natale". Questa frase tratta dal film "Il Grinch" evidenzia una grande verità infatti anche se per molti questa festività rappresenta il momento più bello dell'anno per altri, specialmente chi è da solo o sta attraversando un momento di disagio, è in realtà quello più difficile. Proprio per offrire empatia e conforto a tutti coloro che ne hanno bisogno in occasione delle festività natalizie, in particolare durante il 24, il 25 e il 26 dicembre, si ripete la consueta iniziativa della maratona di Telefono Amico Italia che terrà attivo il proprio servizio di ascolto telefonico h24 per stare accanto a chi è solo o vive condizioni di disagio emotivo. I volontari risponderanno al telefono (numero unico nazionale: 02 2327 2327) dalle ore 9 della vigilia di Natale fino alla mezzanotte di Santo Stefano.
"La solitudine è un'esperienza profonda e personale - ha spiegato la presidente Cristina Rigon - dove la mancanza di connessione con gli altri può far sentire una persona come se fosse in un tunnel buio senza alcuna via d'uscita e durante il periodo natalizio la solitudine può pesare ancora di più perchè questa festività è associata a momenti di convivialità e di festa e rende il contrasto con l'isolamento ancora più evidente". La presidente ha sottolineato che la maratona natalizia di ascolto no -stop è resa possibile grazie ai circa 700 volontari che, divisi in turni, permettono di non lasciare nessun momento della giornata e della nottata scoperto. Ha poi affermato che solo così è possibile essere presenti in qualunque momento per chiunque senta il bisogno di una parola amica o di un contatto umano e ha aggiunto: "I volontari donano, quindi parte del loro tempo, anche sottraendolo ai festeggiamenti familiari, per far sì che nessuno resti inascoltato".
Regalare ascolto significa donare all'altro uno spazio protetto nel quale potersi aprire e condividere le proprie preoccupazioni, i propri problemi, le fragilità, le proprie emozioni più profonde ed autentiche, senza il timore di essere giudicato e con la certezza di trovare accoglienza e comprensione.



