Un ponte fra generazioni sulla strada del rispetto, contro ogni forma di maltrattamento, minaccia e coercizione: la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a Pietrasanta, ha visto scendere "in campo" giovani e meno giovani, un fronte compatto che ha unito l'esperienza del passato con la forza e la speranza per un futuro libero dalle persecuzioni di genere.
Donne adulte e anziane si sono raccolte, la mattina, alla panchina rossa di via Bernini, per l'iniziativa organizzata dall'associazione Auser di Pietrasanta e alla quale ha partecipato l'assessore alle pari opportunità, Tatiana Gliori: "Su questa panchina, simbolo di memoria e denuncia, è stata apposta anche una targa con il numero nazionale antiviolenza e antistalking, il 1522: è gratuito, attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno, garantisce l'anonimato e la riservatezza della conversazione che avviene con operatrici specializzate e multilingue. Ricordiamolo e ricordiamocelo, perché nessuna deve sentirsi sola", ha sottolineato l'amministratore, ringraziando l'associazione e la presidente Manuela Bini per l'attenzione sempre dimostrata a questa giornata.
L'iniziativa si è conclusa con la deposizione di un omaggio floreale e la benedizione della panchina rossa da parte di Don Messias Barsella.
Sempre in mattinata un corteo silenzioso di ragazzi e ragazze, vestiti di nero, ha attraversato via Mazzini con un segno di rossetto sulla guancia, simbolo di solidarietà ma anche di forza e le mani tinte di rosso. In testa al gruppo, una grande sagoma in cartone raffigurante un décolleté dello stesso colore, simbolo universale della lotta contro la violenza di genere. Gli studenti delle classi 3° A e 2° C della scuola media Barsanti, guidati dalle professoresse Ilaria Cipriani e Silvia Baldi e sostenuti dalla dirigente scolastica Maria Teresa Di Leone, hanno allestito davanti alla collegiata di San Martino un'installazione temporanea di scarpe rosse, trasformando la piazza in uno spazio di riflessione: due ragazze hanno recitato la poesia di Shakespeare "In piedi signori davanti a una donna", alternando versi in lingua italiana e inglese, mentre i compagni hanno animato il sagrato con una coreografia che, attraverso gesti e movimenti, ha tradotto le parole in azione. La piccola manifestazione si è conclusa con l'esposizione di alcuni disegni raffiguranti scarpe rosse sull'"Albero dei pensieri", presso lo skate park di via Marconi, a suggellare un percorso simbolico che ha unito giovani, adulti e anziani, uomini e donne, rimarcando come la piaga della violenza non sia "un problema delle donne" ma una responsabilità dell'intera società.



