Anno XI 
Mercoledì 5 Novembre 2025
claudio5
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Confcommercio
13 Febbraio 2021

Visite: 240

Rabbia, amarezza e sconcerto: sono questi i sentimenti prevalenti fra gli imprenditori del settore dei pubblici esercizi – in particolar modo fra i ristoratori – dopo la notizia del ritorno a partire da domenica 14 febbraio della Toscana nella "zona arancione" di rischio covid, con tutto ciò che questo comporta dal punto di vista delle restrizioni anti contagio.

Confcommercio, nel farsi interprete di questi stati d'animo di una categoria che sin dall'inizio della pandemia è stata e continua ad essere una delle più colpite dal punto di vista delle ricadute economico – lavorative, esprime alcune considerazioni: "Nonostante le nostre richieste – si legge in una nota -, presentate dal Sistema Confcommercio a tutti i suoi livelli locali, regionali e nazionali, ancora una volta le notizie ufficiali sui nuovi colori delle regioni sono arrivate soltanto nel tardo pomeriggio del venerdì, ad appena 30 ore circa dalla loro entrata in vigore. Questa delle tempistiche last minute non è mai stata una procedura accettabile. E la nostra associazione lo ha ribadito più volte: va dato modo e tempo agli imprenditori coinvolti dai cambi di colore di una regione di potersi organizzare. Render loro note le decisioni con così poco preavviso è una mancanza di rispetto e un danno intollerabili per le imprese. Perciò sin da ora ci rivolgiamo in modo accorato al nuovo Governo, affinché questo metodo di comunicazione venga modificato immediatamente e che ogni cambio di colore sia reso noto già a metà della settimana".

"Resta poi – prosegue Confcommercio – il mancato accoglimento della richiesta di spostare per questa volta al lunedì l'entrata in vigore dei nuovi colori per le regioni. Una mossa, questa, che avrebbe consentito ai pubblici esercizi di salvaguardare il pranzo nel giorno di San Valentino, con centinaia di ristoranti che avevano registrato da giorni prenotazioni sold out. Una preziosa boccata d'ossigeno negata dal Governo con una rigidità che risulta del tutto incomprensibile e che non possiamo che stigmatizzare con forza, una volta di più". "In queste ore – termina la nota – i nostri ristoratori si stanno organizzando per dare vita a nuove forme di protesta. La rabbia è tanta, perché qua in ballo c'è la sopravvivenza di migliaia di attività e di decine di migliaia di posti di lavoro".

Pin It

ULTIME NOTIZIE BREVI

Il corso della storia è stato plasmato da invenzioni che hanno reso la vita quotidiana più semplice e…

Questa mattina (martedì) in occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate…

Spazio disponibilie

«Desidero esprimere un sentito ringraziamento a Sistema Ambiente e a tutti gli operatori che, con grande professionalità e…

Un'Assemblea dei Sindaci sempre più occasione di confronto e ascolto per sviluppare strategie e metodi di programmazione a favore del…

Spazio disponibilie

Giuseppe Aldi, alias "Giuseppeilpittore" presenta le artiste emergenti che hanno preso parte al corso di pittura da…

L'amministrazione comunale continua nell'azione di sostegno dei cittadini che si trovano in difficoltà…

Il piano terra di Mandorla accoglierà, giovedì 6 novembre alle ore 18, "Arte di Marte" con…

Spazio disponibilie

Mercoledì 5 novembre alle ore 14 in diretta sulle frequenze di Punto Radio Cascina e in diretta fb Luca Doni intervisterà il poliedrico Ivan Cattaneo in occasione dell'uscita del nuovo lavoro dell'artista bergamasco

Dopo la pausa per i Comics   riprendono le attività dell’UNIDEL con due importanti conferenze:1 - Martedì 04 novembre…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie