Indotto a tutte le categorie commerciali, internazionalizzazione in crescita e aumento della permanenza di chi giunge sul territorio: questi i dati più rilevanti che sono emersi dall’indagine statistica sui 19 concerti di Lucca Summer Festival 2025 condotta dall’università di Pisa, in collaborazione con Assoconcerti e a cura del professor Nicola Salvati.
L’indagine, che era stata condotta anche sulle edizioni del 2017 e del 2024, ha avuto come scopo quello di verificare con esattezza quale indotto la manifestazione abbia portato sul territorio, oltre a saggiare altri dati relativi al profilo del pubblico e all’impatto sul turismo. Due le parti in cui l’operazione si è scomposta: la prima è stata una fase di indagini sul campo, con domande fatte a un campione di spettatori prima dei concerti di Bryan Adams, Jennifer Lopez e Nick Cave; successivamente, a tutti gli acquirenti di biglietti per almeno un concerto di Lucca Summer Festival 2025 sono stati inviati via internet dei questionari mirati, i cui dati sono stati poi integrati con i dati tratti dalla vendita dei biglietti e forniti da Assoconcerti e dai promotori dei concerti.
Per quanto riguarda il profilo del pubblico, è stato notato un equilibrio pressappoco perfetto tra uomini e donne, con un’età media di 46,5 anni leggermente superiore rispetto allo scorso anno. Oltre il 50 per cento dei 115mila spettatori totali di quest’anno proviene non dalla Toscana, ma dal resto dell’Italia o addirittura dall’estero, mentre per quanto riguarda professione e titolo di studio il pubblico di Lucca Summer Festival 2025 mostra un livello d’istruzione elevato (più del 50 per cento ha almeno una laurea triennale) e, se una fetta consistente è costituita da impiegati, c’è pure una percentuale non iniqua di liberi professionisti (13 per cento) e dirigenti o imprenditori (11 per cento): dato rilevante, ha sottolineato il professor Salvati, perché si tratta di una fascia potenzialmente altospendente.
Particolarmente significative le informazioni relative agli aspetti turistici della manifestazione, le quali mostrano che quello di Lucca Summer Festival è un pubblico fidelizzato, con la maggioranza degli spettatori che ha dichiarato di aver già visitato Lucca almeno una volta e il 19 per cento che ha partecipato a più concerti dell’edizione 2025; tuttavia, un quarto del pubblico ha segnalato di essersi recato a Lucca per la prima volta in occasione del concerto, segnalando la capacità della manifestazione di attrarre nuovi visitatori sul territorio. Il 24 per cento dei partecipanti ai concerti ha pernottato a Lucca o provincia, e se anche si tratta di un dato leggermente in calo sale la media del pernottamento, con una media di 2,5 notti per gli italiani e di 4,7 per gli spettatori stranieri: una notte in più rispetto ai dati del 2024, che avevano registrato una media di 1,77 per gli italiani e 3,44 per gli stranieri. Aumenta in oltre la percentuale di pernottamenti negli alberghi (34 per cento), ed è rilevante che la maggior parte degli spettatori abbia dichiarato di non aver assistito ai concerti da sola, ma con famiglia (21 per cento), amici (25 per cento) o con il partner (41 per cento).
I dati relativi all’indotto hanno dato risultati particolarmente eloquenti: Lucca Summer Festival 2025 ha registrato un indotto totale di 44 milioni di euro, limitati non solo a cibo e bevande (10,43 milioni) o pernottamento (9,98 milioni), ma concentrati soprattutto nella categoria delle spese generali (16,37 milioni). “Gli eventi non portano indotto solo a qualche categoria, ma a tutte- ha dichiarato il sindaco di Lucca Mario Pardini- Questi dati sono stati presentati pochi giorni fa al ministero della cultura; è importante quando si pensa a un evento ragionare di quello che lascia, e la possibilità di rispondere con numeri esatti. Questi sono dati importantissimi, che restituiscono l’immagine di una manifestazione ormai strutturale per la città. Di questa manifestazione ne beneficiano tutti, con l’impatto che porta su attività produttive, cultura e turismo. Questi numeri, inoltre, vengono dal fatto che il Lucca Summer Festival si trova in piazza Grande e all’ex campo Balilla: quest’amministrazione, fino a quando ci sarà, tutelerà il fatto che la manifestazione si svolga lì”.
“Il Lucca Summer Festival fa bene alla città, fa bene alle attività e fa bene alle aziende: è irrinunciabile”, ha aggiunto l’assessore al commercio Paola Granucci, seguita dall’assessore alla cultura Mia Pisano, la quale ha sottolineato il valore sociale di una manifestazione come questa. “La cultura è socialità. È importante che quella del Summer Festival sia una proposta variegata che porta tutte le fasce di età: interessante il focus sui due concerti di Jennifer Lopez e dei Pet Shop Boys, il primo con una maggioranza di pubblico femminile e la media dell’età attestata intorno ai 35 anni, il secondo con spettatori in media uomini e sui 53 anni di età”.
La spesa media per spettatore è stata di circa 403 euro, un dato in crescita rispetto allo scorso anno e perfettamente in linea con quelli provenienti dalle più grandi città italiane; l’indotto economico più sostanzioso è portato dall’estero, con un totale di 20,57 milioni di euro e una spesa media di circa mille euro per spettatore. Ultimo dato presentato, ma non meno rilevante, riguarda la valutazione che gli spettatori di Lucca Summer Festival 2025 hanno dato della manifestazione; una valutazione ottima, con un voto medio di 8 assegnato a organizzazione, qualità della comunicazione e dei servizi, location e social media, 7 a merchandising, food and beverage e sostenibilità e addirittura un 9 per la gestione dei biglietti. Una valutazione in linea con quella registrata dall’amministrazione comunale, secondo cui i lucchesi mostrerebbero un indice di gradimento della manifestazione di oltre l’80 per cento.
“I dati certificano quello che tutti noi immaginavamo: sono incontrovertibili e sfatano molti luoghi comuni, come quello seguono cui la manifestazione prenderebbe senza restituire- ha asserito l’assessore al turismo Remo Santini- Eventi come questo sono il miglior veicolo proporzionale per la città, e anche nella bassa stagione l’amministrazione sta cercando di prendere spunto e ispirazione: per portare le persone in città c’è bisogno di eventi”.
“I concerti sono emozione, sono identità culturale, ma sono anche un investimento economico, e per continuare a far cantare Lucca bisogna considerare i concerti non come un evento episodico, ma come una risorsa strutturale- ha dichiarato Mimmo D’Alessandro, patron del Lucca Summer Festival- Io da 28 anni lotto per il Summer Festival, e lo faccio con passione e con piacere; ma adesso vedo una vicinanza che prima non vedevo da parte dei commercianti: stanno cominciando ad apprezzarmi. Ora ho la fortuna di avere dalla mia parte questa giunta rock, che mi sostiene e mi sta vicina, anche se non abbastanza dal punto di vista economico: dietro quest’attività ci sono tanti sacrifici, ed è sempre più difficile, ma si va avanti con passione e amore. Lucca secondo me l’ha capito, e sta al nostro fianco. Dopo l’annuncio dei Jamiroquai, il 29 annunceremo un altro concerto all’ex campo Balilla, di un’artista americana: quest’anno puntiamo ad arrivare a tre o quattro concerti sotto le mura, anche per l’incertezza data dai lavori alla facciata di Palazzo Ducale. Speriamo di puntare anche su un possibile Lucca Winter Festival, grazie alla nuova arena che sorgerà a Lucca: la nostra è una città della musica, e lo è diventato naturalmente. Vedo concerti in tante città del mondo, e gli stessi concerti a Lucca mi danno emozioni diverse. Continueremo a lottare, e cercheremo sempre di migliorarci, sperando che la giunta rock ci segua”.



