Sport
Il Natale del Basketball Club Lucca
Quale miglior momento se non il periodo delle vacanze di Natale per sperimentare e vivere esperienze uniche, fatte di divertimento, pallacanestro e nuove amicizie

Il Basketball Club Lucca presenta Andrea Ierardi
Andrea Ierardi, allenatore, istruttore e formatore per i corsi federali per il CNA, ovvero corsi allenatori settore giovanile di primo livello ed anche per…

Serie D, serata storta per il volley lucchese: la Pantera perde il big-match del Palacoverciano e il Porcari affonda in casa contro l'Ambra Cavallini
Una serata storta per il volley lucchese: la Pantera perde il big match dell' 11.a giornata del Palacoverciano contro Dga Impianti per 3-1 (27-25/ 25-18/ 20-25/ 27-25)

Le Mura Spring chiude l'anno con la vittoria contro Nicobasket
Ancora una vittoria per le ragazze del Greenlucca, stavolta a spese di un Nicobasket che ha il merito di restare in partita fino alla fine del primo tempo. Al rientro le lucchesi piazzano un parziale di 28-1 che chiude la gara

Basketball Club Lucca torna a vincere al Palatagliate: Olimpia Legnaia sconfitto 80 a 74
Il Basketball Club Lucca vince l’ultima partita del 2025, superando al Palatagliate per 80 a 74 un’Olimpia Legnaia mai doma che, dopo due quarti giocati con grande intensità e quasi sempre in vantaggio, chiusi sul 37 a 39, ha dovuto subire un veemente ritorno dei ragazzi di coach Oliveri

Il Porcari vince al tie-break contro Calenzano e la Nottolini espugna il Palastopponi
Giornata positiva per le squadre della piana lucchese. Il Porcari vince una partita difficile e lottata fino in fondo contro Emmegel Calenzano, ma c'è voluto il set corto…

Al Palatagliate il Basketball Club Lucca vuole la vittoria casalinga contro l'Olimpia Legnaia
Meno tre al giro di boa, un rush finale per decretare chi sarà il campione d'inverno, una lotta per ora riservata a due sole squadre, Note di Mens Sana e la Vismederi Costone, due senesi per il primo traguardo del campionato

Mattia Vita al via del Rally Il Ciocchetto: obiettivo podio e debutto storico per OnlyFans nel motorsport italiano
Sarà un fine settimana ricco di adrenalina e novità quello che attende Mattia Vita, pronto a scendere in prova speciale al 34° Rally Il Ciocchetto – Memorial Maurizio…

Le Mura Spring al Palatagliate per il derby di Natale con Nicobasket
Una delle gare più attese e più temute, il derby con Nicobasket negli ultimi anni è diventata una classica del Palatagliate. Vero è che fino ai playoff dello scorso…

Serie D, una Pantera gagliarda supera Capolona 3 a 1 mentre il Porcari crolla a Cortona 3 a 0
Grande impresa della Pantera che senza la sua regista titolare Emma Bianchini e con Dora Granucci a mezzo servizio, entrambe febbricitanti, con grinta e voglia di collaborare fra i reparti riesce ad avere la meglio su Capolona Subbiano nel big-match della 10.a giornata

- Scritto da Redazione
- Sport
- Visite: 159
Prosegue nel ciclismo la storia del bustocco Dario Andriotto, 48 anni, dopo una lunga carriera agonistica che lo ha visto professionista dal 1995 al 2010, prima di attaccare la bicicletta al chiodo e dedicarsi a guidare l'ammiraglia arrivando lo scorso anno alla Kometa Xstra.
Da ciclista riusciva a mantenere l'andatura veloce e regolare per decine di chilometri. Gli allenamenti costanti determinarono una sua evoluzione anche a livello di risultati inquadrando la sua tipologia di cronomen. La sua attività fisica gli fortificò robustezza ma anche carattere acquisendo, dopo una lunga carriera, i valori e i principi positivi tanto da riscuotere la fiducia di un grande Team come Eolo Kometa, la squadra bustocca di licenza professional gestita dalla Fondazione Contador presieduta da Alberto Contador con General Manager Ivan Basso e Francesco Contador, fratello di "El Pistolero".
Da ciclista Andriotto riuscì a ritagliarsi qualche momento di gloria riuscendo a passare professionista da campione del mondo nel quartetto della 100 km a cronometro, vincendo il titolo nel 94 a Palermo assieme a Gianfranco Contri, Luca Colombo e Cristian Salvato. Correva per la Mobiexport Fanini del presidente Giancarlo Casani, l'allora serbatoio giovanile di Amore & Vita, la squadra professionistica di patron Ivano Fanini, tutt'ora a distanza di tanti anni sulla breccia. Nel 95 l'ingresso nel professionismo e le sue prime vittorie. La prima nella cronocoppie del G.P. d'Europa assieme a Vitalij Kokorin, bissata nel 97 in coppia con il padovano Cristian Salvato (attuale presidente dell'ACCPI), che lo misero in luce fra i più forti cronometristi europei. Il 97 è stato l'anno magico della sua carriera, dando un contributo notevole al bilancio di Amore & Vita con 4 successi personali fra cui il titolo italiano crono individuale (il 57.o della storia Fanini), il G.P. Nobili Rubinetterie e l'ottava ed ultima tappa a cronometro individuale al Tour de Pologne.
"Ricordo molto bene l'ultima tappa di Cracovia-dice l'ex campione del mondo-perchè l'allora D.S. Giuseppe Lanzoni voleva che puntassi alla classifica. Gli risposi che avrei rischiato di rimanere con un pugno di mosche in mano, magari finendo soltanto con un piazzamento. Invece ottenni di correre il giro senza forzare riservando più energie per l'ultima tappa a cronometro, promettendo di vincerla perchè contro il tempo mi sentivo più sicuro. Quando a Cracovia mantenni la promessa fu per me una emozione indimenticabile. Vincere a cronometro mi dava la stessa gioia come quando uno stradista vince una classica monumento. Poi ricordo la reazione sadica di Ivano Fanini. Il presidente mi trasmetteva coraggio, autostima e sicurezza. Le sue reazioni a volte erano per me incentivi psicologici importanti. Per i ciclisti la vittoria nel professionismo è il momento più significativo, quello che ti ripaga di anni di sacrifici e ti fa capire che ne è valsa la pena."
ANDRIOTTO: "ALLA CORTE DI FANINI HO IMPARATO MOLTO"
"Ivano Fanini-sottolinea Andriotto-è un vulcano, un trascinatore che dalla sua scrivania ti dà una carica notevole. Con Amore e Vita ho imparato molto. A 22 anni passai professionista con la squadra lucchese. Imparai le regole del ciclismo per crescere, perchè questo sport comunica dei valori, è una scuola di esperienza. Con Fanini sono stati quattro anni stupendi. Lui era un tipo che non ti proponeva stipendi elevati, ma quello che ti prometteva ti dava e non sempre era così in altre squadre. Dopo Amore e Vita passai ad uno squadrone come la Saeco, mettendomi a disposizione di grandi campioni come Mario Cipollini e di Paolo Savoldelli. A volte contribuivo a tirare le volate a Super Mario che ritrovai qualche anno dopo alla Liquigas. Portai a termine 6 giri d'Italia ed 1 Tour de France, chiudendo la carriera nel 2010 con Acqua e Sapone."
TALENT SCOUT DI ALBERTO CONTADOR
Una esperienza affascinante quella che sta vivendo attualmente Andriotto alla Eolo Kometa, la squadra della Fondazione Alberto Contador, uno fra i più grandi campioni di sempre che ha smesso di correre soltanto tre anni fa. Uno dei sette corridori ad aver vinto almeno una volta Giro, Tour e Vuelta. Uno dei soli due corridori, assieme a Bernard Hinault, ad aver vinto almeno due volte le tre corse a tappe più importanti.
"Questa esperienza mi sta affascinando-conclude l'ex cronomen-ho il compito di individuare nuovi corridori. Dopo aver lanciato già dalla categoria juniores il milanese Stefano Oldani (oggi alla Lotto Soudal ndr) che diverrà nei prossimi anni uno fra i corridori più forti nelle corse di un giorno, questa nuova avventura in un grande team come Eolo Kometa mi consente di individuare ciclisti promettenti da valorizzare e lanciare, seguendone lo sviluppo cognitivo delle loro basi per svilupparle a livello fisico e psichico, perchè l'aspetto motorio è un fattore importante per la formazione di un giovane. Ho anche l'opportunità di maturare la mia esperienza di direttore sportivo stando a stretto contatto con il primo D.S. Stefano Zanatta, il tecnico che ha lanciato alla Liquigas campionissimi come Nibali e Sagan. Abbiamo una squadra giovane con due ciclisti di esperienza come Gavazzi e Belletti a fare da chioccia. Siamo fiduciosi della crescita dei numerosi giovani che abbiamo a disposizione"
Lanciato da un talent scout (Ivano Fanini) da corridore a nuovo talent scout per le future generazioni. Dario Andriotto alla corte di Contador e Basso è alle prese con una nuova carriera al volante dell'ammiraglia e non più sui pedali ma a disposizione dei giovani per trasmettere loro le sue lunghe esperienze ciclistiche. Nello stesso tempo Ivano Fanini continua la sua marcia anche nel 2021, essendo sempre sulla breccia assieme a suo figlio Cristian a scoprire ciclisti talentuosi, sperando di pescare nuovi Andriotto.
- Scritto da Redazione
- Sport
- Visite: 165
La 70^ edizione della Coppa Giuseppe Cei è andata agli archivi con un grande successo di partecipazione e soprattutto organizzativa.
Non era facile in questo periodo allestire una gara con tanti partecipanti, sono partiti in duecento numero massimo consentito dalla federazione Ciclistica Italiana, rispettando tutte le normative legate al COVID-19, ma gli organizzatori della Societa' Sportiva Giuseppe Cei, supportati in questo dal Comitato provinciale di Lucca e da quello regionale toscano, hanno messo in piedi una competizione che e' staat presa subito da esempio da altre societa' non solo toscane.
Indubbiamente ha avuto un ruolo importantissimo la concessione da parte del Comune di Lucca del Foro Boario a Monte San Quirico , che e' stato un luogo perfetto per poter riunire in sicurezza corridori, accompagnatori e staff organizzativo.
L'unico dispiacere e' stata la caduta nelle fasi finali quando stava per iniziare lo sprint del pupillo locale Edoardo Cipollini, che in un agguerrito e qualificato lotto di concorrenti , era stato capace di rimanere nel gruppetto dei migliori, dopo essere scollinato secondo al Gran premio della montagna di San Martino in Vignale, e stava per lanciare la volata che gli era stata “tirata” dal compagno di colori Lorello.
In Italia la Coppa Giuseppe Cei gode di grandissimo prestigio e considerazione come e' stato testimoniato dalla presenza al via di atleti provenienti da molte regioni italiane e considerando che gli organizzatori sono stati costretti a dire di no a molte altre societa' che avevano chiesto di essere al via.
Grande soddisfazione da parte degli organizzatori anche per il riscontro mediatico che la gara ha avuto, con le immagini riproposte da NoiTV, dal TG3 regionale e dalla trasmissione Radio Corsa sui canali di RAI Sport, oltre ai quotidiani locali che hanno dato ampio risalto alla corsa.


