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Que se passe-t-il avec le bonus actif lorsque vous changez la devise de votre compte dans un online casino?
Lors de l'inscription à un casino en ligne, l'utilisateur choisit généralement la devise principale de son compte. Mais il arrive parfois qu'il soit nécessaire de la remplacer par…

Normativa e fiscalità 2025: le novità per il settore delle scommesse online in Italia
Il 2025 si è aperto con un quadro normativo profondamente rinnovato per il settore delle scommesse e del gioco online in Italia. La Legge di Bilancio 2025, approvata a fine…

Giannoni e Fantozzi uniti più che mai: "Lettera firmata sì, ma da chi?"
Relativamente alla "lettera firmata" che pubblica sul suo quotidiano online ci preme rappresentare quanto sia completamente distante dalla realtà la rappresentazione del rapporto che ci sarebbe tra di noi nel quale, stante a quanto scrive il "firmatario", ci sarebbe un "interdetto" (Riccardo Giannoni) e un "despota" (Vittorio Fantozzi)...

Due persone in difficoltà cercano un affitto urgente: appello da un luogo isolato
Un appello disperato per due persone che stanno cercando un appartamento in affitto senza, però, riuscire a trovarlo. Ancora una volta ecco emergere il problema della mancanza totale di alloggi in affitto

Elezioni regionali viste da "un deluso della politica"
In vista delle elezioni regionali anche in provincia di Lucca il partito di Fratelli d'Italia si sta interessando di fare le liste elettorali, ma qua, a quanto risulta, e a differenza delle altre province della Toscana dove le liste sono praticamente fatte, si è impantanato clamorosamente

"Alla Regione Toscana e alla Provincia di Lucca. Nuovo ponte sul fiume Serchio"
Riceviamo e pubblichiamo questa breve riflessione sul nuovo Ponte sul Serchio inviataci da un lettore

Il coraggio di rinascere: la Lucchese ci riprova ancora e la Pantera vuole ruggire, di nuovo
Un club storico, simbolo identitario della città di Lucca, si ritrova ancora una volta davanti al bivio tra estinzione e ripartenza

Gli italiani abbracciano sempre di più le esperienze virtuali
In pellicole cinematografiche come Matrix abbiamo ipotizzato per la prima volta la possibilità che potesse esistere una dimensione parallela alla nostra, ma non meno reale. Oggi questa ipotesi è una certezza di cui facciamo quotidianamente esperienza

Ricordando Guido Pellegrini a quattro anni dalla scomparsa
Voglio ricordare Guido Pellegrini, venuto a mancare il 12 agosto 2021. Figura tecnica di riferimento per il palcoscenico del Teatro del Giglio Giacomo Puccini. Un amico e collega…

Il sistema calcio-scommesse in Italia: un ecosistema da 26 miliardi tra passione, economia e regolamentazione
Come il binomio calcio-betting genera ricchezza per oltre 26 miliardi di euro, crea 130.000 posti di lavoro e richiede un sistema di controlli sempre più sofisticato per tutelare i consumatori

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La commessa è un lavoro molto ambito per tanti fattori. Innanzitutto può essere svolto tanto dagli uomini che dalle donne di qualsiasi età. Molti studenti e studentesse universitarie, che vogliono arrotondare a fine mese, svolgono questo lavoro part time così da portare avanti senza problemi gli studi. Chi invece ha già maturato una certa esperienza e punta ad avere uno stipendio più consistente, può tranquillamente candidarsi per un posto di lavoro full time e di maggiori responsabilità.
La retribuzione può variare sensibilmente a seconda del ruolo ricoperto. Esistono fino a 7 livelli professionali ad ognuno dei quali corrisponde una specifica retribuzione. Per il primo e il secondo livello la retribuzione mensile può arrivare a 1.800 euro, mentre per il terzo livello fino a 1.400 euro. Per il quarto e il quinto livello la retribuzione mensile oscilla tra i 1.200 e i 1.000 euro, mentre per il sesto e il settimo livello si aggira sugli 800 euro. Lo stipendio può inoltre variare in base agli straordinari, tenendo conto che il sabato è un giorno lavorativo e che può esserlo considerato anche la domenica per chi lavora nei centri commerciali.
Altri fattori da prendere in considerazione sono il luogo e la tipologia di lavoro. Una commessa/o che lavora in una boutique di grido in una metropoli, come Roma, Milano o Napoli, avrà maggiori responsabilità e quindi potrà ambire ad uno stipendio maggiore rispetto a chi lavora in un piccolo negozietto di quartiere o di un piccolo paesino.
Tra l'altro a chi lavora in grandi centri commerciali o comunque in zone a forte vocazione turistica può essere richiesta la capacità di parlare fluentemente una o più lingue straniere, condizione che consente di percepire una retribuzione più alta e di ottenere un vantaggio strategico e competitivo rispetto agli altri candidati.
Il mondo della commessa è sicuramente variegato e proprio per questo motivo è un lavoro molto ambito da uomini e donne di qualsiasi età, soprattutto considerando che offre la possibilità di avanzare di carriera.
Per avere una panoramica più ampia delle offerte di lavoro come commessa e aumentare le proprie possibilità di essere assunte, è consigliabile consultare commesse.it, filiale digitale di Jobtech che mette in contatto le aziende e le candidate. Chi cerca lavoro viene notevolmente agevolato nella ricerca, poiché può compilare il suo CV digitale e accedere direttamente a quelle offerte in linea con le competenze acquisite nel tempo. I vantaggi sono evidenti per gli stessi negozi che, una volta delineate le caratteristiche che deve avere il candidato ideale, può accedere ad una lista già scremata di figure professionali.
Aziende e candidati possono ridurre notevolmente i tempi di attesa e la ricerca risulta decisamente più fluida e snella. I titolari di negozi per di più possono tagliare notevolmente le spese per la selezione del personale, affidando questo compito così impegnativo ad un terzo attore, per l'appunto magazzinieri.it, che utilizza strumentazioni digital e smart per far incontrare rapidamente domanda e offerta di lavoro.
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa 'lettera aperta' inviata tramite social dal proprietario della Real Academy Claudio Polonia all'assessore allo sport Fabio Barsanti che continua imperterrito la 'guerra' all'impianto di S. Cassiano a Vico e alla sua gestione:
Anche questa volta – l’ennesima – nonostante l’ultimo invito, l'assessore Barsanti non si è presentato, nemmeno “in campo neutro”. Ancora una volta ci ha delusi ed abbandonati e, soprattutto, ha deluso i genitori dei nostri ragazzi. Ieri non è venuto perché impegnato a vedere la lucchese, stamattina invece era impegnato al campo rugby di Lucca; e i nostri tesserati e genitori non riescono ad avere una risposta alle loro domande. Il destino della Real Academy Lucca non è più nella dirigenza della società, ma bensì in quelle di un’amministrazione volutamente sorda a qualunque nostra richiesta.
Il Campo di San Vito, dove siamo stati gentilmente ospitati per disputare le partite casalinghe di ieri e di oggi, si è dimostrato non idoneo per tutta una serie di motivi. Prima di tutto quello della sicurezza, in quanto non sono presenti bagni per gli spettatori; l'unico ingresso per gli spettatori è attraverso una scala e, pertanto, non accessibile a persone diversamente abili che usano carrozzine; la tribuna non sappiamo se sia a norma o meno. Senza contare il fatto che le squadre che hanno giocato alle 11, non essendoci uno spazio idoneo complementare, non hanno potuto effettuare il riscaldamento in campo, visto che la prima partita dei ragazzi del 2010 è terminata proprio alle 11.
La conseguenza è stata che nel secondo tempo alcuni giocatori hanno accusato problemi muscolari come crampi, contratture e stiramenti, considerando anche la giornata fredda. Noi società ed i genitori di 130 ragazzi, ancora una volta, chiediamo all'assessore Barsanti se crede che la nostra società abbia diritto ad un campo per giocare oppure se ci sta mettendo (volutamente?) nelle condizioni di essere costretti a ritirare le squadre dai campionati. L’impianto di San Cassiano (che sarebbe perfettamente utilizzabile e che è migliore rispetto a tutto il resto degli impianti comunali), per il Comune non può essere utilizzato; lo stesso Comune ci invita a cercare altri spazi dove giocare, che però non ci sono e che non è stato capace di individuare.
I paradossi di questa vicenda sono davvero tanti e l’ultimo è uno dei tanti: il comune ci ha dato sette giorni per liberare l’impianto di San Cassiano, quando in sei mesi l’Amministrazione comunale non è stata in grado di individuare ed indicare alla nostra società ed ai genitori dei nostri ragazzi un impianto idoneo, regolare, conforme e funzionante dove proseguire con le attività sportive. Eppure, a volte basterebbe usare un po' di buon senso per risolvere le cose.