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   Anno XI 
Mercoledì 14 Maggio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
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Scritto da Redazione
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25 Aprile 2025

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Svegliarsi a Lucca è come entrare in un dipinto rinascimentale. La città, cinta dalle sue famose mura intatte, si anima dolcemente, senza il caos delle maggiori destinazioni italiane. I locali iniziano la giornata con una passeggiata alla pasticceria, ordinando un cappuccino e una sfoglia appena sfornata, spesso ripiena di crema o marmellata di albicocche. Il ritmo è tranquillo e le conversazioni si protraggono più a lungo. Seduti fuori con un caffè in mano, si osserva la città stiracchiarsi lentamente. Per una vera mattinata lucchese, questo rito della cultura del caffè è imprescindibile: non è solo colazione, è una celebrazione del quotidiano.

Poi, i locali si dirigono verso le mura. Non come turisti, ma come parte della vita quotidiana. Il circuito di 4 km è perfetto per camminare, andare in bicicletta o semplicemente godersi la vista sui tetti e verso le Alpi Apuane. Anziani giocano a scacchi in angoli ombreggiati, jogger passano silenziosamente e coppie passeggiano mano nella mano, chiacchierando di tutto e di niente. Non è un giro turistico per i residenti: è una parte viva e pulsante della loro giornata. Le mura sono dove Lucca si connette con sé stessa, e chiunque voglia capire il ritmo della città dovrebbe seguire questo percorso elevato.

Tra coloro che apprezzano la quieta eleganza di Lucca, alcuni si concedono passatempi più moderni. Sebbene la Toscana non sia nota per i casinò sfarzosi, molti lucchesi si godono il brivido del gioco online comodamente da casa o da una tranquilla panchina in piazza. Al giorno d'oggi, non è raro sentire conversazioni su casino senza licenza aams che pagano subito, una preferenza crescente tra i giocatori esperti che apprezzano sia la privacy che i pagamenti rapidi. È un discreto cenno a un diverso tipo di intrattenimento, che si adatta allo stile di vita lucchese raffinato ma rilassato senza mai richiedere una pausa da esso.

Dopo una passeggiata, è consuetudine fare un salto al mercato locale o nei negozi a conduzione familiare per gli ingredienti. Lucca è fieramente orgogliosa della sua cultura alimentare. I locali comprano ricotta fresca, verdure di stagione e farro, un cereale antico comune in zuppe e insalate. A pranzo, una ciotola di farro e fagioli o un piatto di tordelli lucchesi – pasta ripiena di carne con ricco ragù – spesso troneggia sulla tavola. Questa non è una cena per necessità; è rituale. I pasti sono lenti, spesso a casa o in un'osteria preferita, accompagnati da vino delle vicine colline di Montecarlo.

Nel pomeriggio, i lucchesi tendono a scomparire negli angoli più tranquilli della città. Alcuni leggono in Piazza San Michele, altri si siedono sotto gli alberi all'Orto Botanico. C'è un sottile senso di ritiro, una sorta di siesta senza le persiane. È un momento per digerire non solo il cibo, ma la vita. Se ti sei unito a un pranzo locale, questo è il momento in cui la città ti incoraggia a rilassarti e riflettere. Non c'è fretta, nessuna lista di cose da spuntare. La bellezza di Lucca sta nel suo invito a soffermarsi.

Verso sera, la città si ravviva di nuovo. I locali emergono, ben vestiti e pronti per la loro passeggiata – la tradizionale passeggiata serale italiana. Lungo Via Fillungo, la principale via dello shopping di Lucca, le boutique ronzano dolcemente mentre la gente entra per curiosare o salutare gli amici. L'aperitivo segue naturalmente. In Piazza Anfiteatro o lungo Via del Fosso, i bicchieri tintinnano sopra spritz o vermouth locali, accompagnati da olive, pecorino e sottili fette di finocchiona. Le conversazioni si fanno più vivaci, le risate echeggiano leggermente e la città si sente elegante e naturalmente rilassata.

La musica spesso fluttua per le strade di Lucca – questa è, dopotutto, la città natale di Puccini. In certi giorni, musicisti locali suonano in piazze nascoste e, se siete fortunati, potrete assistere a una prova o a un'esibizione improvvisata vicino alla chiesa di San Giovanni. I locali si fermano, appoggiandosi ai muri o sedendosi sui gradini, lasciando che la musica li avvolga. Sono momenti come questo – tranquilli ma profondamente commoventi – che definiscono la vita a Lucca. Non è richiesto alcun programma di esibizioni, nessun biglietto necessario, solo la volontà di fermarsi e ascoltare.

Quando arriva l'ora di cena, i lucchesi si affidano alle loro tradizioni. I pasti si gustano più tardi, spesso iniziando intorno alle 20:00, e possono protrarsi fino a tarda notte. Le trattorie nascoste dietro porte anonime servono ricette di famiglia tramandate di generazione in generazione. Aspettatevi piatti come coniglio con olive, zuppa lucchese o cinghiale cucinato con castagne. I vini locali – rossi robusti e bianchi freschi – scorrono costantemente. I tavoli sono condivisi con amici e vicini, e cenare è tanto raccontare storie quanto mangiare. C'è un calore e una familiarità che fanno sentire a casa, anche gli estranei.

Trascorrere una giornata come un vero lucchese non significa fare turismo o indulgenze stravaganti. Si tratta di partecipazione – al cibo, alla conversazione, al rito. I piaceri sono tranquilli, ma sono stratificati e duraturi. Non si lascia Lucca con una lista di attrazioni spuntate; si lascia con il ricordo di come ci si sente a vivere bene, anche solo per un giorno.

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