"Difficile pensare che Elisa Baciocchi alias Napoleone, nel 1806, con l'intervento di riqualificazione urbanistica di Lucca, avesse in mente di destinare piazza Napoleone, cuore della vita politica e sociale della città, sede del potere nobiliare, a scenario di importanti eventi quali il Lucca Summer Festival".
Ad affermarlo è il consigliere comunale del Pd Gianni Giannini, che non risparmia critiche all'amministrazione Pardini per quello che - a suo dire - è un atteggiamento troppo passivo nei confronti del festival appena concluso.
"Ridicolo pensarlo - prosegue Giannini - eppure interrogando l’intelligenza artificiale, appare proprio questo, a riprova di una ancora approssimativa educazione culturale della nuova tecnologia destinata a stravolgere gli assetti del nostro mondo attuale con informazioni non corrette o finalizzate ad uno scopo. Eppure qualcuno deve aver preso ispirazione da questo fake destino e lentamente sta operando per assoggettare il salotto buono della città al servizio di iniziative imprenditoriali private, trasformando l'assetto di tradizione storica della piazza, a tutto beneficio delle sole moderne esigenze di razionalizzazione logistica e commerciale".
"Con la scusa di necessari interventi nella pavimentazione non particolarmente ammalorata - rincara il consigliere comunale di opposizione - si è proceduto alla rimozione degli storici pilastri in marmo intorno alla statua di Maria Luisa, sostituendoli con inserzione di panchine di dubbio gusto in marmo bianco, oggettivamente poco integrate con il contesto di contorno. Lavori di ammodernamento che hanno stravolto l'immagine della piazza ma che hanno oggi il grande merito di facilitare l'allestimento della stessa, durante il mitico LSF del mese di luglio, che tanto beneficio dà alla immagine della città e tanto ritorno economico alla società organizzatrice, che oltre ai proventi dei biglietti, viene integrato da sostanziosi contributi comunali. Dopo un primo stanziamento per i lavori di 540 mila euro, siamo oggi ad aggiungerne altri 240 mila, per una svista nella sistemazione iniziale, e quindi si procederà alla cementificazione della cintura intorno la piazza per abolire il ghiaino, reo di intasare i tombini di scolo, ma giusta causale per trovare soluzioni alternative alle antiche panchine in pietra di Guamo che andrebbero a frenare eventuali evacuazioni di emergenza durante il "mitico LSF", così come definito dall'assessore Buchignani in commissioni lavori pubblici".
"Cifre importanti stanziate per adattare la piazza alle richieste/pretese che il patron della kermesse musicale ci ha abituato ad ascoltare ogni anno, e che regolarmente vengono soddisfatte anche a costo di forzare pareri della Sovrintendenza per la realizzazione. In tutto questo dispendio di risorse a nostro parere eccessive ed ossequiose, mancano totalmente i riferimenti ad un vero e interessato ripristino dell'assetto storico della piazza, ricordando che anche il riposizionamento della colonna improvvidamente abbattuta da un furgone circa due anni fa, attuale parte mancante dell'originario disegno urbanistico di posizionamento delle "quattro colonne della Torre del fiume", poi adattate a celebrazione delle quattro battaglie più importanti vinte da Napoleone, fanno parte di volontà storico/conservative e parte integrante della ricomposizione di arredo della piazza. Fino a pochi giorni fa, il basamento della torre abbattuta, era utilizzato come appoggio di una torre faro funzionale allo spettacolo musicale estivo. La Torre del Fiume urtata dal furgone cadde a terra rovinosamente spezzandosi, ormai anni fa e da allora non se ne ha più notizia, nonostante non ci manchino aggiornamenti su ogni singola amena e giornaliera iniziativa di questa amministrazione. Visti i consistenti avanzi di bilancio, suggeriamo di ispirarsi all'arte giapponese Kintsugi nel ricomporre i cocci utilizzando oro o altri metalli nobili per unire i pezzi, filosofia di una metafora della resilienza, che insegna a trasformare in elementi di bellezza le ferite fisiche ed emotive".
"Il sindaco Pardini - chiude Giannini - troverà sicuramente il modo di volgere a suo vanto il valorizzato tardivo riposizionamento".