Anno XI 
Sabato 28 Giugno 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da carmelo burgio
Politica
09 Dicembre 2024

Visite: 3786

L’uccisione di Giulia Cecchettin è cosa troppo seria per metterla in burla, e in questo pezzo me ne guarderò bene, tuttavia qualche riflessione provo a elaborarla.
Che sia stato comminato l’ergastolo a Turetta, mi pare giusto. Aggiungerei, con lavoro forzato e tutto, dico tutto, il ricavato a favore dei familiari e per pagare il mantenimento in carcere. Avrebbero dovuto comminarlo in tanti altri casi, con medesima modalità risarcitoria, privando di vitto, letto e riscaldamento in cella chi dovesse rifiutarsi di lavorare. E spero che fra 30 anni non subentrino le solite considerazioni per cui al reo si consenta di rivedere il sole senza la sovrapposizione degli scacchi dell’inferriata. Magari affidandolo a cooperative sociali e – perché no – facendogli tenere le conferenze nelle scuole.
Dove però non ci siamo è l’attenzione concessa alla sorella Elena. 
Ha già costruito la colossale fesseria del “patriarcato”, che sembrava partorita da studente ciuccio, che equivoca sul suggerimento bisbigliato dal vicino di banco durante l’interrogazione, e la spara “a zero” scatenando l’ilarità della scolaresca. Bastava una minima riflessione per comprendere che il termine nulla aveva a che fare con le condizioni delle donne vessate e uccise, e al limite potesse creare imbarazzi proprio a chi difende le minoranze islamiche, altro caposaldo della cultura di una certa sinistra. 
Ora critica la sentenza di condanna, dall’alto di non so bene quale alta preparazione filosofico-giuridica, in quanto la Corte d’Assise non ha riconosciuto le aggravanti della crudeltà e della persecuzione. Mi stupisce solo che i magistrati si siano sentiti in obbligo di replicare. E che da sinistra non abbiano sottolineato che le sentenze si accettano e non si commentano.
Non soddisfatta, attacca il legale del Turetta, stabilendo quale linea difensiva gli fosse permesso attuare. Beh, il difensore il suo lavoro lo deve pur fare, e non deve essere esposto – in una società pervasa dai social – alle più che prevedibili conseguenze da parte di qualche squilibrato, che ha già cominciato a inviare minacce.
Insomma, comprensibile il dolore, ma la ragazza sta forse esagerando, e si comincia a far strada l’idea che voglia sfruttare l’evento per ottenere magari una candidatura. Del resto siamo un’Italia che talora non va a votare per cittadini che abbiano un progetto concreto, ma per chi scateni emozioni. Non a caso in Parlamento abbiamo portato pure Gerry Scotti, dimostratosi campione di simpatia, ma anche d’assenteismo, e Cicciolina, che invece in aula ci andava.
Fra l’altro il silenzio di Elena circa i reiterati episodi che si registrano nell’Iran degli Ayatollah, induce a “pensare a male”, nell’andreottiana accezione. E altrettanto silente è stata su quel giudice che assolveva l’islamico picchiatore della propria donna, in quanto i pestaggi erano solo frutto di cultura radicata nel mondo dei “veri credenti”.
L’uccisione di Giulia Cecchettin, come quella di tante altre che non volevano accettare un partner-padrone o che veniva imposto dai familiari, merita attenzione. Che si voglia tendere a annullare certi fenomeni è corretto, ancorchè la pratica ci dica – purtroppo – che forse certi comportamenti siano insopprimibili. Che non si continui, tuttavia – questo è il mio auspicio – a giuocare di fioretto sui distinguo, blaterando che a destra si tollerino certi comportamenti vessatori, e a sinistra li si combatta. In tal caso, davvero, si dimostrerà di non rispettare chi è stata uccisa, e di saper praticare solo basso sciacallaggio.
Spiace usare questo termine “forte”, ma davvero non ne trovo altro per essere chiaro.
Che le donne – ma anche gli uomini che non vogliano proseguire una relazione – meritino rispetto, non v’è dubbio, ma se si lamentano stupri avvenuti 12 anni fa – onestamente difficilmente dimostrabili – per farne battaglia politica, si perde credibilità. E si induce al sospetto che anche la difesa della libera autodeterminazione di un essere umano a scegliere chi amare, sia solo un modo per lottare per seggi, poltrone, candidature. In sintesi: per il potere e, per risolvere il problema occupazionale senza far ricorso al Reddito di Cittadinanza.   
   

Pin It
real
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Il coordinamento lucchese del Comitato Toscano Sanità comunica alla cittadinanza che è iniziata la raccolta firme per…

"Non possiamo non commentare il botta e risposta dei giorni scorsi tra l'amministrazione comunale e il circolo territoriale…

Spazio disponibilie

Nadir Dal Grande vince il bando per il team creativo under 35: firmerà regia, scene e costumi dell’opera che debutterà al Teatro del Giglio Giacomo Puccini il 25 aprile 2026

Ladro di razza, spettacolo della compagnia piemontese “TEATRO C’ERA L’ACCA” – A.P.S., scritto da Giovanni Clementi e con…

Spazio disponibilie

C'è tempo fino all'11 luglio prossimo per partecipare al bando che servirà alla formazione di una graduatoria per il…

Giovedì 26 giugno 2025, dalle 10:00 alle 20:00, lo storico Caffè Santa Zita di Lucca ospiterà “Arte della…

Sabato 28 giugno alle 17 nella chiesa dell'ex ospedale psichiatrico di Maggiano, organizzato…

Un grido d'allarme si leva dai residenti e frequentatori della zona che da Matraia conduce verso le Pizzorne,…

Spazio disponibilie

"La piana in generale, ma Porcari in particolare, sono sotto il rischio di diventare il ricettacolo degli escrementi…

Il Festival Parole in Villa è  lieto di presentare un nuovo imperdibile appuntamento dell’edizione 2025: martedì 1 luglio, alle ore…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Duetto - 160
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie