Anno XI 
Venerdì 4 Luglio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da Redazione
Politica
12 Aprile 2021

Visite: 139

Non c’è dubbio, si sta scardinando un sistema. Da una parte la presunta pandemia coi suoi provvedimenti liberticidi, dall’altra papa Bergoglio che ci mette sempre del suo. La sua ultima sortita all’omelia domenicale nel giorno della festa della Divina Misericordia va ascoltata con attenzione perché, mai come in questo caso, le parole sono pietre.

“Condividere la proprietà non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”, ha detto il pontefice, che ha coniato anche il nuovo termine “misericordiati”, facendo rabbrividire la lingua italiana. I “misericordiati” sono i discepoli diventati, grazie al messaggio cristiano, misericordiosi. E così tutti noi: se non ci accorgiamo di essere “misericordiati”, non potremo trasformarci in misericordiosi.

Va beh, orrido giro di parole a parte, la sostanza è un’altra. Ed è in quell’invito/obbligo a condividere la proprietà, se vuoi essere un vero cristiano. Come i discepoli, i quali mettevano in comune tutto quanto possedevano. Concetti belli, bellissimi, se non fosse che la proprietà privata è sancita dalla nostra Costituzione. E il tempo dei deliri sessantottini per i quali la “proprietà è un furto” è finito da un pezzo. O almeno lo si sperava.

Cosa significano dunque queste parole di Francesco? Sono un attacco diretto e plateale alla proprietà. Che torna a essere un furto, un illecito, una vergogna se non la condividi. Ma “est modus in rebus”, esiste una misura nelle cose. Tutti sappiamo ovviamente che esiste gente con enormi ricchezze e altri che non hanno nulla e che il cristiano vero non è colui che se ne frega, ma colui che dà, nei limiti del possibile. Ma Francesco è andato oltre, ha usato, non a caso, il termine “comunismo”: condividere la proprietà non è comunismo, bensì cristianesimo. E’ tornato a sancire in modo ufficiale il “catto-comunismo”, tipico dei gesuiti sudamericani e tanto in voga dal dopoguerra in Italia, anche se ultimamente un po’ in ribasso, visti i risultati economici non proprio eccellenti ottenuti dai rappresentanti di questa ideologia finiti in massa in Parlamento da decenni.

Di questo passo, continuando a colpevolizzare la proprietà (quella normale, intendiamoci, di una casa, di un’auto, non quella di chi possiede tutto, che comunque se ne sbatte delle parole di Francesco) si finisce dritti dritti nell’inferno di regimi che si sperava archiviati. Fateci caso, l’attacco alla proprietà ormai arriva un po’ da tutte le parti. Gli italiani sono i maggiori proprietari di case in Europa, non va bene, bisogna alzargli le tasse, rimettere l’Imu sulla prima casa. Cos’è questa fissa del mattone quando in Germania, nazione modello, faro d’Europa, mezzo paese sta in affitto? L’Italia ha il più grande risparmio privato, non va bene. Tanti economisti si stanno scervellando su come coprire il debito pubblico coi risparmi delle famiglie, che potrebbe essere investito in progetti industriali e infrastrutture utili alla collettività. Ai risparmiatori si darebbero in cambio tanti bei titoli di stato. Insomma, lo scippo pian piano potrebbe essere messo a segno e, parallelamente, si sta procedendo a marce forzate, grazie al Covid, verso un cambiamento totale di abitudini e mentalità. Tutti zitti, tutti in casa, guai a chi protesta. Se cambi il cervello delle persone riesci a cambiare tutto. Prima la dittatura dei virologi, poi lo Stato militare, poi l’esproprio. Tutto si può fare, basta che la gente sia sottomessa e ubbidisca per paura di morire. Il primo SI’, quello più pericoloso, è stato detto a marzo di un anno fa: tutti chiusi e contenti di esserlo. Visto che ha funzionato, il gioco si può ripetere all’infinito con mille altre varianti.

E’ morto nonno quindi hai una stanza libera? E sei così egoista da tenertela tutta per te? No, devi aprire casa tua ai tanti derelitti, sfrattati, disoccupati (creati dai governanti). C’è l’avallo di papa Francesco: non sei cristiano se non condividi. Sei vedovo/vedova e vivi solo in una casa troppo grande? Basta, apriti alla misericordia e ospita chi ti diranno di ospitare. Naturalmente, bollette, tasse, manutenzione devono rimanere a carico tuo, schifoso proprietario di casa. Te la sei fatta con tanti sacrifici, e una vita di lavoro? Non importa, c’è chi non ha potuto lavorare e quindi va sostenuto.

Avete presente le coabitazioni dell’ex regime sovietico? Ecco, quelle sono cosa buona e giusta, nel nome del catto-comunismo. O gli sfollati del dopoguerra sistemati alla bell’e meglio in altri appartamenti , visto che avevano perso il loro? Ma quella fu una cosa transitoria, e soprattutto si voleva ricostruire. Adesso si vuole distruggere. E quale migliore occasione per distruggere di una guerra? Quella che TUTTI ci stanno spacciando come tale, la “lotta” al virus. Ce lo ripetono da oltre un anno in tutte le salse, e c’è pure il coprifuoco, simbolo massimo dei periodi bellici. Tanta gente è già finita per strada, apriamoci! Chi muore ha lasciato un posto libero, deve essere rimpiazzato. E soprattutto i vivi vanno colpevolizzati. Sempre e in tutti i modi possibili. Altrimenti da “misericordiati” non diventerete mai misericordiosi.

Pin It
real
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Nei prossimi giorni saranno abbattuti quattro alberi in condizioni di grave…

Una serata all'insegna della musica rock, venerdì 4 luglio si esibiranno i gruppi di musica di insieme moderna…

Spazio disponibilie

La mostra MICROMONDO di Francesco Baronti è un invito a rallentare lo sguardo in un’epoca dominata dalla velocità…

Venerdì 4 luglio il professor Stefano Fava, noto docente di letteratura e storia ed animatore del canale social…

Spazio disponibilie

Con lo slogan "Solo l'ironia salverà il mondo", torna il festival teatral - gastronomico "Utopia del Buongusto" edizione 2025…

Sabato 5 luglio  a Camigliano chiesa Parrocchiale ore 21 si terrà la prima serata della 46^…

L'Informagiovani del Comune di Lucca, in collaborazione con l'agenzia per il lavoro Orienta, organizza per martedì 8 luglio dalle…

I due giovani Lucchesi, Alessia Paoletti e Matteo Morandi, si sono distinti nel loro percorso universitario, conseguendo, con…

Spazio disponibilie

La lucchese Sarah Martinelli si è laureata all'Università di Firenze in Scienze della Formazione primaria con una tesi sui bisogni…

Redatto il verbale della conferenza regionale dei servizi del 18 giugno: “Quando serve tutto questo tempo per redigere…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Duetto - 160
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie