Leggete quanto scriveva Gianroberto Casaleggio, lo scomparso fondatore e “guru” del Movimento 5 Stelle nel suo libro “Veni, vidi, web”, pubblicato nel 2015. Vi si aprirà davanti il mondo verso cui l’umanità sembra procedere a tappe forzate. E’ incredibile che, per mettere in cattiva luce i 5 Stelle, si sia perso tempo in quisquilie come i mancati rimborsi dei parlamentari. Bisognava invece divulgare questo scritto, che fa rabbrividire.
Casaleggio parla di “rieducazione, gabbie per la pubblica gogna”. Nel mondo perfetto dominato dalla Rete non c’è spazio per chi non si adegua. Dispotismo ed ecologismo vanno a braccetto.
Ecco l’ultimo capitolo del libro di Casaleggio, intitolato “Ma che pianeta mi hai fatto”. E’ un vero e proprio “manifesto finale”, decisamente inquietante. Leggetelo, e se non vi scandalizzate per fin troppe asserzioni, è chiaro che abbiamo già perso.
“Petrolio e carbone sono proibiti insieme alla circolazione di macchine private. I mezzi pubblici sono gratuiti. L’emissione di Co2 è punita con la reclusione fino a 30 anni. Taxi, tabaccai, macellerie e librerie sono scomparsi. La più grande impresa del mondo produce biciclette e monopattini. Le spiagge sono libere. I cacciatori fanno solo safari fotografici e ripongono nei nidi i piccoli caduti al suolo. Chi è sorpreso con un fucile è lasciato libero e nudo nei boschi e cacciato da personale specializzato con pallettoni di sale grezzo dall’alba al tramonto. In Spagna non si fanno più le corride. L’accesso alla banda ultra larga è un diritto universale e il telelavoro è diffuso ovunque. Il numero degli avvocati è stato ridotto a un decimo e la macchina della giustizia ha ripreso finalmente a funzionare. Molti ospedali hanno chiuso i battenti da quando sono diminuite le malattie ambientali. Gli ipermercati sono stati rasi al suolo ovunque. I beni alimentari prodotti e consumati a chilometro zero sono defiscalizzati. Le imprese di costruzione sono state riconvertite in imprese di decostruzione. Distruggono edifici e infrastrutture inutili. La decostruzione è diventata in pochi anni uno dei principali business del pianeta insieme alle opere di bonifica. I parrucchieri hanno chiuso i battenti, uomini e donne portano capelli lunghi e disordinati.
In Italia le statue di Garibaldi sono state sostituite da statue di Gengis Khan. Nei fiumi si è tornati a fare il bagno la domenica con la famiglia. Chi è sorpreso a inquinare è condannato alla raccolta differenziata a vita nel proprio condominio. Non si possono possedere complessivamente mobili e immobili per un valore superiore a cinque milioni di euro. Ogni euro in più deve andare a favore della comunità. Chi si sottrae è rieducato alla comprensione della vita in appositi centri yoga gestiti da neomaoisti. La parola leader è diventata un insulto. Ognuno è responsabile verso sé stesso e la collettività senza deleghe o intermediazioni. Le decisioni pubbliche sono prese attraverso referendum e leggi di iniziativa popolare sia a livello locale che nazionale. Le Borse, dopo l’azzeramento dei titoli sono state sostituite per sempre da parchi a tema per bambini. La società costruita sul debito è scomparsa.
Ogni Paese ha l’obiettivo di diventare ecosostenibile, di vivere delle proprie risorse. Il concetto di energia etica è insegnato nelle scuole elementari. La produzione di armi è considerata un delitto contro l’umanità e punita con l’ergastolo. Il Milan, la società calcistica di Milano, vince campionato e Champions League tutti gli anni. Le poche edicole ancora aperte si sono trasformate in fumetterie e vendono solo albi di Tex. Sono istituiti i ministeri della Pace, della Vita e della Giovinezza. Il reddito di cittadinanza consente a chiunque di vivere in attesa di un lavoro ed è un diritto di nascita in tutto il mondo. La speculazione sugli immobili è proibita. I mendicanti nelle città sono assistiti da dipendenti comunali e avviati a lavori socialmente utili. Nessuno è lasciato solo. Lo spettacolo di bambini che chiedevano la carità ai semafori o di mutilati seduti sul marciapiede è considerato una barbarie del passato. La corruzione è vista come una malattia contagiosa. Corrotti e corruttori sono esposti in apposite gabbie sulle circonvallazioni delle città. Ogni cinque anni si vota on line per una nuova costituzione e si rinnova il patto sociale nei diversi Paesi. La parola “mercato” si usa solo per il mercato rionale.
Nelle cariche politiche e istituzionali si alternano per un tempo limitato e per solo spirito civile, cittadini estratti a sorte. Ogni anno si tiene la Giornata della Solidarietà, considerata la massima espressione dello Stato. Il cittadino deve dedicare dalla maggiore età di 16 anni, due ore al giorno alla comunità. Lobby e società segrete sono proibite per legge e i loro membri considerati rei di alto tradimento contro lo Stato. All’ONU ogni Stato ha gli stessi diritti degli altri. Nessuno ha più diritto di veto. La Palestina, il Tibet e il Kurdistan sono diventati Stati membri. Il segreto di Stato non esiste più e ogni documento relativo alla storia della propria nazione è consultabile on line. I bambini sono figli adottivi per legge della comunità dove nascono che ha l’obbligo di averne cura in caso di difficoltà della famiglia di origine o di scomparsa dei genitori. L’esperanto è obbligatorio come seconda lingua. Ognuno può capire l’altro sul pianeta. La proprietà delle aziende appartiene a chi ci lavora. Le multinazionali, dopo la Seconda Rivoluzione Americana, sono state dichiarate illegali in tutto il mondo e quindi sciolte: dalla Monsanto alla Nestlè alla McDonald. I lavori pesanti sono fatti dai robot e non nobilitano più l’uomo”.
Tuttavia, nel magnificare il prodigioso mondo creato dalla Rete, Casaleggio trascura un dato fondamentale: chi siano i padroni della Rete, quindi i nuovi padroni del mondo, le multinazionali più importanti del pianeta, al cui confronto Nestlè e McDonald impallidiscono.
Ogni accesso ad internet passa da Google. E poi ci sono Microsoft e i padroni dei social media. Altroché futura libertà umana che nasce dal basso. Si sposta solamente il centro di potere che finisce nelle mani di pochissimi. I
n questa visione del mondo siamo e saremo tutti sudditi/dipendenti non di un qualche governo X, e nemmeno di banche e finanza, ma dei pochi (e stramiliardari) proprietari della Rete. Uno spostamento plateale del vero comando mondiale. In questa visione del nostro futuro, la democrazia diretta appare come il classico specchietto per le allodole per renderci schiavi di chi ha le leve del potere nella Rete.
Sta già avvenendo, adesso. E grazie ai virus presenti e futuri, il processo si sta accelerando. Paura del virus ed esistenza virtuale online, tutti connessi e tracciati. Possibile che non si capisca a cosa porterà tutto questo?