Anno XI 
Lunedì 10 Novembre 2025

Scritto da Redazione
Politica
24 Luglio 2020

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L'amministrazione comunale ribadisce ancora una volta alcuni fatti specifici sul progetto di riqualificazione di piazzale Aldo Moro, parte integrante dell'azione di rigenerazione urbana “Quartieri social – San Concordio”.

"Lo stato di degrado dello spazio in questione è evidente a tutti da anni - dichiara l'amministrazione -. Il progetto interviene per razionalizzare i posti auto, ridurre asfalto e cemento, aumentare il verde pubblico senza stravolgere le funzioni della piazza che serve un importante complesso scolastico".

"In particolare - afferma l'amministrazione - rispetto ai 7 alberi iniziali concentrati nell'isola verde centrale alla fine dei lavori si conteranno ben 34 alberi di cui 30 di nuova messa a dimora. Il progetto esecutivo in fase di realizzazione è stato redatto tenendo conto delle specifiche richieste del Comitato di San Concordio che ha voluto l'aumento della superficie delle aree verdi nella parte centrale della piazza e ha scelto di privilegiare la conservazione del gruppo di alberi nella parte nord dell'aiuola centrale. La validità dell'intervento è evidente: da un parcheggio di asfalto bruciato dal sole e allagato perennemente in autunno e in inverno si passerà a uno spazio verde ombreggiato da 34 alberi con posti auto intervallati da numerose aiuole, dotato inoltre di un nuovo sistema di drenaggio e scarico delle acque che eliminerà gli allagamenti".

"La campagna social denigratoria imbastita da alcuni cittadini - conclude - si avvale anche di uno stampato con le richieste portate all'amministrazione, brandito come impegno sottoscritto dall'amministrazione. Si tratta di un documento redatto dal Comitato e portato a uno dei tanti incontri organizzati dove fu richiesto all'assessore Giovanni Lemucchi e al consigliere Gabriele Olivati di sottoscriverlo per 'presa visione'. I due, per maggiore chiarezza possibile, lo sottoscrissero con questa dicitura “per presa visione senza impegni specifici rispetto alle richieste” come si può leggere chiaramente anche nella foto diffusa su Facebook. L'amministrazione chiede quindi di non usare impropriamente tale documento definendolo una prova di impegni non mantenuti. Gli interessati e l'amministrazione comunale si riservano la possibilità di eventuali azioni legali se dovesse proseguire l'uso mistificatorio del documento".

 

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