Anno XI 
Giovedì 20 Novembre 2025

Scritto da loreno bertolacci
Politica
17 Maggio 2024

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Giocando un po' con le parole possiamo affermare che il cognome del geometra Marco Chiari la dice tutta sull’idea che ha in merito al parcheggio interrato che l’attuale amministrazione sta programmando per la città di Lucca. Con argomentazioni e concetti chiari (questa volta senza maiuscola) con una breve illustrazione ha spiegato in maniera maiuscola le motivazioni per le quali l’idea di una parcheggio interrato non è da perseguire. E questa volta le critiche a questa scelta arrivano da un tecnico, un esperto e non certo uomo di sinistra. Un personaggio ben conosciuto a Lucca che è stato anche assessore alla mobilità nella giunta Favilla, amministrazione dalla quale trae ispirazione politica anche l’attuale amministrazione.

Nel consiglio comunale aperto ha voluto dire la sua, sciolinando dati inconfutabili nei quali in modo semplice si evidenzia il perché questa operazione risulterebbe una scelta scellerata. E i dati analizzati non sono tutti “farina del suo sacco”, ma sono stati presi, come ha voluto sottolineare lui, dalla relazione di quello studio tecnico internazionale esperto in parcheggi che l’amministrazione ha deputato per l’incarico della progettazione dell’intervento.

Premettendo che ogni amministrazione comunale eletta democraticamente dai cittadini ha l’obbligo e il diritto di programmare e fare delle scelte che andranno ad incidere sul futuro della collettività, ha però ribadito che la scelta del parcheggio, secondo le sue risultanze, sarebbe stata una “scelta scellerata”. E questo perché nessuno, al di là delle valutazioni urbanistiche, architettoniche, viabili etc. ha fatto un’analisi economico-finanziaria del lavoro. Queste valutazioni, come è stato ribadito dal geometra Chiari, che forse ha dimostrato idee altrettanto chiare, sono state fatte rifacendosi a dati forniti dal famoso studio internazionale che studia la situazione dei parcheggi e stabilisce un costo medio europeo di ogni posto auto a seconda della difficoltà di realizzazione. Costo che varia da 16.000 euro a 24.000 euro.

Ogni posto auto a Lucca invece costerebbe 58.000 euro, costo non sostenibile economicamente. Sempre dallo studio internazionale relativo all’occupazione media annuale del parcheggio, l’entrata annuale risulterebbe di 1.740.000 euro. I tempi di rientro, con questi dati e considerando i costi finanziari con interessi arriverebbero a 30 anni. La domanda sorge spontanea, che interesse c’è allora nell’investire in parcheggi? L’interesse che c’è sotto sarebbe, sempre secondo lo studio internazionale, la vendita dei parcheggi. Si guadagna di più a fare i parcheggi rispetto alle case e per rientrare dei costi nel più breve tempo possibile vanno venduti una parte di quelli realizzati.

I parcheggi, sempre secondo i dati in possesso di Chiari, vengono venduti mediamente in Europa da 35.000 euro a 50.000 euro. Nel caso di Lucca andrebbero venduti nel minor tempo possibile da 250 a 300 posti auto. Quindi, a questo punto, quale sarebbe l’interesse della città di Lucca visto che ne rimarrebbero solo 100? Secondo Chiari questi posti si possono trovare in superficie con parcheggi a raso.

Ha poi proseguito Chiari: ”Chi viene a investire in questa città 25 milioni di euro vuole un ritorno, non viene certo per regalare un parcheggio alla città. E il ritorno viene dalle vendite”.

Invitando poi gli amministratori a non credere alle favole, ha voluto sottolineare nuovamente gli autori dello studio che ha portato all’attenzione dell’assise, ovvero lo “Studio Roli Associati” di Modena, studio a cui è stata affidata la progettazione del parcheggio qualche tempo prima da parte dell’amministrazione comunale. Insomma un progetto affidato a professionisti esperti che però evidenziano carenze nella scelta di fare un parcheggio interrato a quei costi e con le caratteristiche che ha la città di Lucca. Secondo questi esperti questi tipi di parcheggio trovano riscontro in realtà cittadine con popolazione superiore a 150.000 abitanti, dove le condizioni morfologiche del terreno non permettono altre soluzioni.

Insomma qualche cosa non torna in questa idea e Marco Chiari, dobbiamo dire, l’ha spiegato fin troppo bene. Ma allora, alla luce di tutte queste perplessità espresse dalla collettività in generale, ma anche da addetti ai lavori più esperti, è possibile che non vi siano altre soluzioni al problema parcheggi per Lucca? Vediamo se da questo acceso dibattito, come dovrebbe accadere sempre, non emergano nuove soluzioni progettuali che portino alle giuste soluzioni per un futuro, quello della nostra città, che si merita ben altro vista la sua bellezza che tutti ci invidiano. Magari le soluzioni sono sotto i nostri occhi, ma una sorta di “miopia politica” non le vede.

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