“Le responsabilità di come sta finendo la questione della Lucchese, epilogo “citofonato” da almeno un anno, sono tutte di Fabio Barsanti, e del sindaco Pardini che come sempre ha dimostrato di non avere polso per gestire il suo vice. I due hanno voluto dirigere tutta la vicenda da soli, come la società fosse cosa propria, senza ascoltare nessuno: non tanto l’opposizione, che demonizzano sistematicamente così come Barsanti vuole da tre anni, ma semmai le autorevoli competenze morali e sportive cittadine che pure in questi mesi si sono levate e si sono fatte sentire, e che hanno descritto in tempi non sospetti - con precisione e puntualità - come si sarebbe dispiegata l’intera vicenda”.
E’ il consigliere comunale Daniele Bianucci ad intervenire sulla questione della Lucchese.
“Come si dice a Lucca, “alla fine i nodi vengono al pettine”, e il detto purtroppo ben si addice al modo con cui Barsanti e Pardini hanno gestito la questione della Lucchese – spiega Bianucci – I due amministratori hanno manifestato non solo mediocrità e sprovvedutezza, ma soprattutto arroganza. A partire dal sostegno che hanno dato a chi ha gestito la Lucchese, agli annunci lanciati sulla realizzazione imminente dello stadio per andare in B naufragato miseramente, alle dichiarazioni di fiducia incondizionata a chi era chiaro non se la meritava (basta leggere le loro dichiarazioni di questi anni), agli stessi proclami dell’ultima parte di questo campionato e infine alla stessa passerella della mostra di una settimana fa. Alla fine cosa rimane di tutto, se non le macerie?”.
“Ci mancherebbe altro che oggi, come fanno tutti i sindaci normali, il Comune immediatamente non si impegnasse a costituire una nuova società dilettantistica, chiedere alla federazione regionale dilettanti l’iscrizione e poi affidare a privati la gestione affinché si assumono l’oneri economici dovuti – conclude Bianucci - Auspichiamo e speriamo che questo percorso avvenga nella massima trasparenza attraverso procedure aperte gestite dal Consiglio comunale nella sua interezza e prerogative come già fatto a Lucca dai sindaci Favilla prima e Tambellini poi. La nostra collaborazione amministrativa non mancherà ma certamente le responsabilità negative del fallimento di Barsanti e Pardini rimarranno indelebili nella storia calcistica della Città di Lucca”.